Ci sono gare e gare. Ci sono gare che nonostante tutto restano nella mediocrità ed altre che invece riescono a diventare una leggenda ed una icona del fuoristrada; il Croatia Trophy è sicuramente tra quest’ultime! Tra gli appassionati di questo sport, basta dire Croatia Trophy e subito si evocano fangaie e guadi impossibili; insomma una di quelle competizioni per persone con le palle! Ma Il Croatia Trophy non è solamente questo e se non la hai vissuta da dentro non puoi capire la vera anima di questa corsa che nel corso degli anni ha saputo riunire persone provenienti da diverse nazioni con un legame indissolubile e sincero. Merito di tutto ciò è dell’organizzatore Igor Bozikovic, sempre sorridente, gentile e disponibile ma con un carattere forte, che ha voluto mantenere per la sua corsa un alto profilo umano senza perdere però in professionalità e qualità. Quest’anno dal 29 aprile al 7 maggio si è svolta la quindicesima edizione del Croatia Trophy che ha avuto la sua base nei pressi del piccolo villaggio di Topusko. In gara teams provenienti da quasi tutta Europa e addirittura dall’Israele suddivisi in due categorie: Trophy, la più tosta, e Adventure, un po’ più alla portata di mano degli “umani”. Tra gli iscritti molti nomi noti, vecchie glorie e alcuni importanti pretendenti all’alloro. Il primo giorno di gara è stato caratterizzato dal prologo, non difficile ma con presenti tutti gli elementi classici del Croatia. Nei due giorni successivi, al contrario degli anni precedenti, la gara si è svolta nelle foreste per passare poi al Trophy Day, dove gli equipaggi a gruppi dovevano aiutarsi nel superare vari ostacoli, alla notturna incredibilmente emozionante ed infine al circuito del lunedì. Da Martedì poi tutto è ritornato nella normalità, se così si può dire, con le classiche tappe che in un’escalation sempre più estrema con vaste fangaie e profondi guadi hanno portato i partecipanti sulla linea del finish. Nella categoria regina dei Trophy, la vittoria è meritatamente andata all’ inglese Team Gigglepin, pilota Jim Marsden e navigatore Wayne Smith, che dopo un discreto decimo posto del prologo ha invece dominato la classifica di tutta la settimana accumulando un vantaggio di più di due ore. Tra gli Adventure, la vittoria è invece andata ai russi Victor Stolyarchuk e Maxim Kamishow. Segnaliamo in questa classe la presenza del team francese di Euro4x4parts che si è classificato quarto. Detto questo, è importante ribadire che la nostra più profonda stima va a tutti i partecipanti che sono riusciti arrivare alla linea del traguardo perché riuscire a terminare una competizione dura come il Croatia Trophy è sinonimo di caparbietà, determinazione e soprattutto bravura. Non ci resta quindi che aspettare un anno per il Croatia Trophy 2016, per rivivere ancora una volta queste grandi emozioni e soprattutto incontrare di nuovo questi grandi equipaggi che prima di tutto sono persone con un grande cuore.
Foto e Testo Paolo Baraldi
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