13° RALLYE DES COLOMBES

RALLYE DES COLOMBES – ALGERIA

 

Tre tappe e più di 1100 chilometri nel nord dell’Algeria, dalla capitale sino a Mascara e Orano con rientro su Algeri. Si è svolta dal 13 al 18 Maggio la 13^ edizione del Rallye des Colombes, prova di regolarità organizzata dalla FASM, la Federazione Algerina degli Sport Meccanici, riservata esclusivamente a donne pilota e copilota. Ad affrontare la competizione motoristica, che ha accompagnato le partecipanti alla scoperta del territorio sulle tracce dell’emiro Abd el-Kàder, padre della nazione Algeria, sono stati 30 equipaggi femminili provenienti non solo dal paese nord africano ma anche da Tunisia, Francia e Italia. Rigorosamente con tracciato a road book, il rallye ha preso il via ad Algeri dall’hotel El-Riadh di Sidi-Ferruch con destinazione Mascara per un itinerario di quasi 370 km durante i quali non è mancata una visita culturale a Tighenif, luogo in cui è stato riportato alla luce l’uomo di Palikao, il nostro più antico antenato risalente a 8 milioni di anni fa. Altrettanto intensa la seconda manche della competizione che dall’hotel Beni-Chougrane della stazione termale di Bouhnifia ha visto gli equipaggi dirigersi sino a Orano su un tracciato lungo poco meno di 300 km che si è concluso, dopo il pranzo sulla spiaggia Madagh nei pressi di Bouzedjar, con un interessante visita al monte Murjajo e al forte spagnolo di Santa Cruz. La terza tappa del rallye, con partenza dall’hotel Andalouses di Orano, ha infine accompagnato sino alle suggestive rovine di Tipaza, antica città romana costruita su tre colli che dominano il mar Mediterraneo, lungo un divertente zigzagare fra agglomerazioni rocciose e foreste. Ad aggiudicarsi la vittoria assoluta di questa edizione del rallye sono state le bravissime Aya Zemouli e Rafika Berrechid prime al traguardo davanti a Sana El Hadifi, navigata da Radja Yakout Grine, e all’equipaggio Fatma Zohra Benali e Djazia Kheddam. Fra le rallyste straniere le prestazioni migliori le hanno fatte registrare Celine e Mounoa Sahli (Francia), Sameh Bouzidi e Rim Aoddi (Tunisia) e le italiane Anna Canale e Giovanna Marengo, ottime portacolori del nostro paese. Interamente dedicata al turismo – l’obiettivo di questo evento sportivo è anche la promozione di città e monumenti algerini da visitare – la giornata del 17 maggio con un interessante tour alla scoperta dei labirinti di vicoli e delle pittoresche case nella qasba di Algeri. La Federazione Algerina ringrazia tutte le partecipanti, le autorità di Mascara, gli Enti di Gioventù e Sport di Mascara, Orano e Tipaza e le forze dell’ordine algerine che, assieme alla protezione civile, hanno garantito un perfetto servizio di sicurezza  durante lo svolgimento della competizione motoristica. Appuntamento al prossimo anno! Per informazioni: www.algeria-rallye.com

 

Testo & foto Sonja Vietto Ramus

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Croatia Trophy

Ci sono gare e gare. Ci sono gare che nonostante tutto restano nella mediocrità ed altre che invece riescono a diventare una leggenda ed una icona del fuoristrada; il Croatia Trophy è sicuramente tra quest’ultime! Tra gli appassionati di questo sport, basta dire Croatia Trophy e subito si evocano fangaie e guadi impossibili; insomma una di quelle competizioni per persone con le palle! Ma Il Croatia Trophy non è solamente questo e se non la hai vissuta da dentro non puoi capire la vera anima di questa corsa che nel corso degli anni ha saputo riunire persone provenienti da diverse nazioni con un legame indissolubile e sincero. Merito di tutto ciò è dell’organizzatore Igor Bozikovic, sempre sorridente, gentile e disponibile ma con un carattere forte, che ha voluto mantenere per la sua corsa un alto profilo umano senza perdere però in professionalità e qualità. Quest’anno dal 29 aprile al 7 maggio si è svolta la quindicesima edizione del Croatia Trophy che ha avuto la sua base nei pressi del piccolo villaggio di Topusko. In gara teams provenienti da quasi tutta Europa e addirittura dall’Israele suddivisi in due categorie: Trophy, la più tosta, e Adventure, un po’ più alla portata di mano degli “umani”. Tra gli iscritti molti nomi noti, vecchie glorie e alcuni importanti pretendenti all’alloro. Il primo giorno di gara è stato caratterizzato dal prologo, non difficile ma con presenti tutti gli elementi classici del Croatia. Nei due giorni successivi, al contrario degli anni precedenti, la gara si è svolta nelle foreste per passare poi al Trophy Day, dove gli equipaggi a gruppi dovevano aiutarsi nel superare vari ostacoli, alla notturna incredibilmente emozionante ed infine al circuito del lunedì. Da Martedì poi tutto è ritornato nella normalità, se così si può dire, con le classiche tappe che in un’escalation sempre più estrema con vaste fangaie e profondi guadi hanno portato i partecipanti sulla linea del finish. Nella categoria regina dei Trophy, la vittoria è meritatamente andata all’ inglese Team Gigglepin, pilota Jim Marsden e navigatore Wayne Smith, che dopo un discreto decimo posto del prologo ha invece dominato la classifica di tutta la settimana accumulando un vantaggio di più di due ore. Tra gli Adventure, la vittoria è invece andata ai russi Victor Stolyarchuk e Maxim Kamishow. Segnaliamo in questa classe la presenza del team francese di Euro4x4parts che si è classificato quarto. Detto questo, è importante ribadire che la nostra più profonda stima va a tutti i partecipanti che sono riusciti arrivare alla linea del traguardo perché riuscire a terminare una competizione dura come il Croatia Trophy è sinonimo di caparbietà, determinazione e soprattutto bravura. Non ci resta quindi che aspettare un anno per il Croatia Trophy 2016, per rivivere ancora una volta queste grandi emozioni e soprattutto incontrare di nuovo questi grandi equipaggi che prima di tutto sono persone con un grande cuore.

Foto e Testo Paolo Baraldi

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Campionato Italiano XTC 4×4 Terza tappa 2015

TERZA TAPPA XTC 4X4

9-10 MAGGIO 2015

CASTRO DEI VOLSCI (FR)

Foto e testo Paolo Baraldi

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Castro dei Volsci, nella Ciociaria in provincia di Frosinone, ha ospitato superbamente la terza tappa 2015 del campionato italiano XTC 4×4. Grazie alla grande disponibilità dell’Amministrazione Comunale ed alla sapiente e premurosa organizzazione del club locale dei Topini Randagi, che hanno supportato egregiamente lo staff di Nicola Bianchi, abbiamo potuto assistere ad un’entusiasmante ed adrenalinica gara che ha visto presenti sulla griglia di partenza ben 30 equipaggi (5 nei Superserie, 16 nei Preparati e 9 negli Speciali). Numero di iscritti pressoché simile alle precedenti tappe e che conferma l’XTC come la principale realtà italiana di questa specialità.

A Castro dei Volsci, la corsa si è sviluppata su due differenti campi di gara, poco distanti tra loro, con caratteristiche morfologiche diverse. Il “campo A” è stato creato su di un pendio nel sottobosco con passaggi stretti e rocciosi mentre il “Campo B”, sempre su di un pendio, era caratterizzato da alti gradoni ed da un letto di torrente in secca con numerose rocce. Questa terza tappa è stata contraddistinta da un alto livello tecnico che ha messo a dura prova sia gli equipaggi che i mezzi; infatti sono state numerose le rotture, molte delle quali riparate sul campo, tanto da fare ripartire alla domenica il 90% degli iscritti. Nonostante ciò, tutti i teams in gara hanno molto apprezzato la gara chiedendo addirittura agli organizzatori di rimetterla in calendario per il prossimo anno. Ancora una volta, l’XTC ha dimostrato di essere in grado di offrire ai propri concorrenti una grande varietà di terreni e di difficoltà rendendo veramente completo questo campionato che ha Castro dei Volsci è quasi ritornato alle sue origini, con una tappa disputata su terreno duro e roccioso con prove speciali che veramente hanno richiesto tutta l’abilità di piloti e navigatori.

Il sabato, gara 1, i Superserie ed i Preparati hanno corso sul “campo A” mentre gli Speciali sul “campo B”; sono state tracciate 5 prove speciali per i Preparati e gli Speciali e 4 prove per i Superserie. Nella classe regina, il primo giorno di gara è stato dominato da Luciano Collarini che ha vinto ben 3 su 5 speciali. Il campione in carica Matteo Buggiani, navigato da Mariano Pellegrini, dopo un’ottima partenza è stato protagonista di un capottamento che ha compromesso la sua intera giornata. Gli outsider Del Sorbo – Santilli chiudono in seconda posizione seguiti in terza da Simone Cognini ed Andrea Aguzzi. La classe dei Preparati è stata quella che ha visto più colpi di scena: i favoriti alla vittoria Morandini – Morganti sono stati protagonisti di un ribaltamento che li ha attardati e Gianluca Nardi e Thomas Adami del Team Traction 4×4 hanno collezionato alcune noie meccaniche che, nonostante la loro determinazione e volontà, li hanno relegati in sesta posizione. Vincono gara 1 i fratelli Arrigucci seguiti da Moretti e Veneruso con in terza posizione Benigni e Fabbri, i quali hanno portato in gara una versione aggiornata ed “abbagliante” del loro Patrol. Al contrario delle altre categorie, la Superserie ha mantenuto i pronostici con la vittoria di Santi Sturniolo, team Traction 4×4,  che ha sapientemente condotto un’ottima prestazione vincendo 3 delle 4 prove speciali.

Domenica, gara 2, i Preparati e gli Speciali si sono scambiati i campi di gara mentre i Superserie hanno corso ancora al “campo A”. Nella categoria minore, il team Traction 4×4, Sturniolo – Passino, domina di misura la giornata sugli inseguitori Alessandrini-Tiberiani e Giannetti-Proia, questi ultimi presenti per la prima volta all’XTC, aggiudicandosi così la vittoria di tappa ed ipotecando seriamente l’alloro per il campionato. Tra i Preparati Gianluca Nardi e Thomas Adami, team Traction 4×4, sono protagonisti di una grande rimonta che mostra tutta la loro bravura; riescono a recuperare importanti posizioni classificandosi terzi in gara 1 e quarti nella classifica di tappa. I fratelli Arrigucci dell’Evolution 4×4 chiudono il weekend sul gradino più basso del podio, Leo Moretti in seconda posizione e Benigni – Fabbri del team Si Fuoristrada si aggiudicano gara 2 e la vittoria di tappa. Tra gli Speciali, in gara 2, le sfortune si invertono; Luciano Collarini è succube di alcune rotture alla trasmissione che lo relegano in quarta posizione mentre Matteo Buggiano e Mariano Pellegrini vincono la gara della domenica mettendo in campo tutta la loro maestria e tecnica. Del Sorbo è secondo e Lorenzo Tadini, navigato da Paolocarlo Donati, è terzo. La tappa di Castro dei Volsci, tra gli Speciali, è stata vinta da Del Sorbo – Santilli con in seconda posizione Collarini che arricchisce il suo gruzzolo di punti per  il campionato ed in terza posizione troviamo Buggiani e Pellegrini che nelle prossime tappe dovranno fare del loro meglio per confermare in titolo di campioni del 2014.

Infine, vincitori su tutti di questa terza tappa dell’XTC sono i Topini Randagi che capitanati dal loro presidente Mauro Perfili si sono voluti mettere in gioco organizzando per la prima volta una gara di estremo riuscendo pienamente nell’intento, dimostrando tutta la loro bravura e professionalità!

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Campionato Italiano XTC 4×4 – Seconda tappa 2015

Foto e testo Paolo Baraldi

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Attimis, con la sua vasta area dell’ex polveriera di Racchiuso, è una tra le più storiche arene fuoristradistiche del campionato italiano XTC 4×4. Grazie alla vastità della polveriera, ogni anno è possibile preparare differenti prove speciali che mai smentiscono le attese dei vari equipaggi in gara. L’edizione 2015 della tappa friulana dell’XTC ha riscosso un indiscusso successo suggellato in primis dai ben 32 equipaggi iscritti (3 nei Super Serie, 18 nei Preparati e 11 negli Speciali), 3 dei quali provenienti dall’Austria, dal numeroso pubblico accorso per assistere alla manifestazione e non per ultimo dall’alto gradimento delle prove speciali da parte dei teams. Segnaliamo che 32 equipaggi in gara è il nuovo record italiano di presenze in una competizione di estremo; primato che ha superato il precedente record del 2011 a Gubbio con 31 equipaggi sempre in un evento Extreme Trophy Challenge. Questa buona riuscita della manifestazione è da imputare al gran lavoro ed esperienza del Friuli Fuoristrada che ha saputo affiancare in maniera pregevole l’organizzazione capitanata da Nicola Bianchi. Sabato mattina, dopo le iscrizioni, le verifiche tecniche ed il briefing, gli equipaggi si sono allineati sulla linea dello start del prologo per definire l’ordine di partenza per il girone del mattino che si è svolto su due differenti tracciati: uno per i SuperSerie e i Preparati ed uno per gli Speciali. In questa prima fase, i più veloci sono stati: Borzi e Ferretti per i Superserie, Arrigucci-Arrigucci e Morandini-Morganti per i Preparati e Tadini-Donati per gli Speciali. Il programma di gara per questo primo giorno prevedeva due prove a gironi che si sono svolte su due differenti percorsi che ben rappresentavano le caratteristiche e le insidie del terreno della polveriera; quindi non solo velocità ma anche passaggi tecnici e fango. Tra i Superserie gara 1 è stata vinta da Borzi e Ferretti inseguiti a breve distanza da Sturniolo e Scianna del team Traction 4×4. Tra i Preparati, gara 1 è stata dominata dai fratelli Arriguggi dell’Evolution 4×4 inseguiti dai compagni di squadra Morandini e Morganti e da Nardi e Adami del team Traction 4×4. Buggiani e Pellegrini, noti per la loro guida pulita e precisa, hanno dominato gara 1 negli Speciali. Segnaliamo in questa classe l’ottima prestazione di Cognini e Aguzzi che si sono attestati secondi e la sfortuna di Luciano Collarini e di Lorenzo Tadini, i quali a causa di alcune noie meccaniche li troviamo leggermente attardati nella classifica. Domenica, ultimo giorno di gara, ha visto ritornare protagoniste le classiche prove speciali che hanno sempre caratterizzato l’XTC sia per il loro alto grado tecnico che per la loro spettacolarità e diversità di situazioni da affrontare. Tra i Superserie il team Traction 4×4 con Sturniolo e Scianna ha dominato e vinto gara 2. Nei preparati, troviamo in testa alla classifica Morandini e Morganti inseguiti dai compagni di squadra Rubechini e Franceschini ed al terzo posto lo storico equipaggio della Traction 4×4, vincitore del campionato 2014, composto da Gianluca Nardi e Thomas Adami che hanno condotto una buona gara con ottime prestazioni in quasi tutte le prove speciali. Collarini e Koci hanno praticamente dominato e vinto gara 2 con impressionanti prestazioni in quasi tutte le prove e distaccando di misura i diretti avversari. Al secondo posto troviamo Tadini e Donati mentre in terza posizione Cognini e Aguzzi che hanno saputo esprimersi al meglio qui in polveriera. Alla fine di questo emozionante weekend, dove la sportività è stata protagonista, i risultati di tappa vedono così composti i podii finali. Nella Superserie la vittoria è andata a Sturniolo e Scianna del team Traction 4×4 con al secondo posto Borzi-Ferretti e terzi Allesandrini-Tiberiani. Tra i Preparati troviamo una classifica finale fotocopia di quella di Imperia con l’alloro che va a Morandini-Morganti dell’Evolution 4×4, team che piazza un altro suo equipaggio, Arrigucci-Arrigucci, al secondo posto; terza e meritata posizione per Nardi e Adami del team Traction 4×4 che confermano ancora una volta la loro bravura e determinazione. La classe regina di questo campionato, ovvero gli Speciali, ha incoronato vincitore Luciano Collarini con un ottimo secondo posto di Simone Cognini ed in fine, in terza posizione troviamo Matteo Buggiani navigato da Mariano Pellegrini. Chiusasi questa elettrizzante tappa che ha confermato l’XTC 4×4 come la più solida ed apprezzata realtà in questa disciplina, tutti i pensieri sono già rivolti alla terza tappa che si svolgerà il 9 e 10 maggio a Castro dei Volsci.

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IRONMAN WARRIORS CHALLENGE Francia 2-5 aprile 2015

Foto e testo Paolo Baraldi

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Sarà stata veramente l’ultima edizione dell’X-Trem France quella che si è appena conclusa? Dopo dieci anni di incredibili successi, è quello che l’organizzatore Gilles Girousse ha annunciato durante la cerimonia di premiazione. Ci doppiamo veramente credere? Se fosse così sarebbe proprio un peccato perché la gara di Montmorin, nel dipartimento francese delle Hautes Alpes, è diventata una leggenda e perché, grazie alla particolare conformazione geologica del terreno, è una delle più dure ed impegnative del panorama europeo del fuoristrada estremo. Quest’anno, come consuetudine per il periodo pasquale, si sono dati appuntamento a Montomorin i migliori equipaggi europei di questa specialità per dar luogo ad una delle più adrenaliniche competizione che mai abbiamo visto. Giovedì, dopo le verifiche tecniche, sono stati aperti i battenti dell’Ironman Warriors Challenge 2015 con la prova speciale in notturna che ha subito messo in difficoltà alcuni team. Venerdì, sabato e domenica si è disputata le vera e propria competizione con ben 35 prove speciali, divise tra nere, rosse e gialle in base alla difficoltà, da effettuare e ripetere in senso inverso una volta fatte tutte. Protagonista indiscusso di questa decima edizione è stato l’inglese Jim Marsden, navigato da Rocha Helder, del Team Gigglepin che dopo una brutta partenza del venerdì, settimo nella classifica giornaliera, ha disputato un’incredibile rimonta salendo al secondo posto del sabato per poi agguantare la vittoria domenica con un’incredibile serie positiva di risultati. Marsden è stato aiutato in questo suo successo anche dalla sua audacia nell’affrontare i punti più hard delle due “piscine” che gli hanno fatto guadagnare preziosi punti bonus in più. La lotta per il podio è stata comunque molto serrata e gli equipaggi francesi, Syre-Syre secondo, Roche-Porchere terzo e Crisc-Deluca quarto, non hanno certo lasciato vita facile all’effervescente pilota d’Oltre Manica. Se Jim Marsden è il vincitore sportivo dell’Ironman Warriors Challenge, Gilles Girousse ed il suo team sono i vincitori morali non solo per aver saputo mettere in piedi una corsa di tutto rispetto ma soprattutto per essere stati in grado di creare un ambiente altamente conviviale tra tutti i partecipanti, che una volta deposto le “armi” si sono riuniti ogni sera attorno ai tavoli per celebrare e festeggiare la loro amicizia e passione. Dopo questo emozionante ed adrenalinico weekend, dove lo spettacolo non è assolutamente mancato, quello che ci rimane è un fantastico e bel ricordo scritto con un pennarello indelebile nel nostro cuore ed in quello di tutti quelli che possono dire “io c’ero!”. Speriamo che Gilles cambi idea e che il prossimo anno ci ripensi per regalarci un’altra fantastica esperienza.

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CARTA RALLYE 2015

Il Marocco, forse una delle più nelle ed affascinanti mete del Nord Africa, è spesso teatro di molte competizioni che grazie alla particolarità del suo terreno, sempre vario ed impegnativo, ed alla bellezza dei suoi luoghi sono diventate famose e blasonate. Tutte queste corse, forse proprio per essere così grandi, hanno però perso quel fascino ed atmosfera che il Carta Rallye ha saputo trovare, mantenere vivo e farne uno dei suoi fiori all’occhiello. Questa competizione, al suo secondo anno di vita, è nata dalla caparbietà ed esperienza nonché dalla passione per il Marocco di Chris Armelin che dopo anni di collaborazione con i maggiori eventi internazionali ha voluto realizzare il suo sogno, proprio in questo unico paese. Il Carta Rallye, svoltosi dal 16 al 23 marzo, ha praticamente attraversato gran parte del Marocco toccando i principali luoghi che, fuoristradisticamente parlando, hanno reso famosa questa terra.

Non sono quindi mancate le piste dell’Atlas, le sabbie di Merzouga e i vari e sempre diversi percorsi verso sud. L’abilità dell’organizzazione, metà francese e metà tedesca coadiuvata dal Rescue Team polacco, è stata proprio quella di cucire tutti questi tracciati con una veste inedita e con un alternanza di terreni che non hanno mai stancato ed annoiato i partecipanti provenienti da Francia, Belgio, Inghilterra e Germania. Questa grande abilità di Armelin e del suo staff ha fatto si che il Carta Rallye, seppur ancora giovane, si è affacciato alla ribalta dei riflettori della notorietà facendo accendere un campanello di allarme tra le organizzazioni concorrenti. Questo grande successo è dovuto essenzialmente a due fatti: percorsi di gara tecnici e impegnativi ed una magnifica convivialità nei campi sia tra i concorrenti che tra gli organizzatori. Le categorie in gara erano tre:  auto Cross Country, side by side Cross Country e GPS Challenge. Tra le auto, partite in 18, la lotta per la vittoria è stata subito a due tra i francesi Christophe Girard e Benoit Soulas; quest’ultimo ha purtroppo perso punti nelle ultime giornate di corsa. Alla fine l’esperienza decennale, comprese molte Dakar, di Girard ha avuto la meglio, permettendogli così di aggiudicarsi la seconda edizione del Carta Rallye. In seconda posizione troviamo il quasi esordiente Renaud Jerome ed in terza Chapot Remy; quindi podio tutto francese.

 

Ottima la prestazione del tedesco Fritz Becker che ha fatto registrare con il suo Mercedes un’impressionante rimonta negli ultimi giorni di gara vincendo le ultime due tappe. Tra i side by side, in 6 sulla griglia di partenza, la vittoria è andata al belga Fabrice De La Barbera, che ha vinto anche la classifica generale. Barbera non ha avuto vita facile e ogni giorno si è dovuto curare degli assalti del francese Pitavy, secondo, e del tedesco Dechent Martin, terzo, che sulle dune marocchine si trova veramente a suo agio. Nel GPS Challenge, categoria mista auto e side by side, la vittoria è andata al belga David Frament su Can Am. La particolarità di questa categoria, molto apprezzata dai partecipanti è dovuta proprio al fatto di essere basata sulla pura navigazione premiando chi raccogliesse il maggior numero di waypoint nel minor tempo e percorrendo la minor distanza possibile. Il Carta Rallye ha visto il suo epilogo a Merzouga al Nomad Hotel con la cerimonia di premiazione trasformatasi quasi subito in una grande festa mentre gli organizzatori erano già proiettati al 2016 per studiare nuovi percorsi per rendere ancora più unica e particolare questa gara che non ha assolutamente nulla da invidiare alle sue dirette concorrenti e che può vantare gli argomenti giusti per un meritato successo.

 

www.carta-rallye.com

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Campionato Italiano XTC 4×4 1° TAPPA 2015

 

1° TAPPA 2015 XTC 4X4 – 7/8 MARZO – COLLE SAN BARTOLOMEO (IM)

Testo e foto di Paolo Baraldi

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Uno splendido e soleggiato weekend ha dato il benvenuto a Colle San Bartolomeo, in provincia di Imperia, ai partecipanti alla prima tappa del campionato italiano 2015 XTC 4×4. Sin dal tardo pomeriggio di venerdì 6 marzo sono iniziati gli arrivi dei primi team che hanno preso posizione all’interno del paddock del Crossodromo La Colla. Sabato, terminate le iscrizioni e le verifiche tecniche sono risultati regolarmente ammessi alla competizione ben 22 equipaggi, tra cui uno francese, così suddivisi: 3 nella categoria SuperSerie, ben 11 tra i Preparati e 8 nella classe regina degli Speciali. Tra i partecipanti presenti in Liguria, molti erano volti noti ed alcuni altri degli esordienti in questo campionato; tra tutti ricordiamo con piacere il ritorno sui campi di gara dopo una lunga assenza di Luciano Collarini. I campioni 2014, Nardi, Team Traction 4×4, per i Preparati e Buggiani per gli Speciali, erano presenti per mettere in lizza il loro titolo guadagnato con ragione e fatica lo scorso anno. Durante il briefing Nicola Bianchi ha ricordato ai concorrenti le novità 2015 tra le quali la nuova gestione delle classifiche che, con l’introduzione del concetto di “gara 1” e “gara 2”, avvicina l’XTC alle norme di quotati sport motoristici professionali.  Il Crossodromo La Colla è ben noto agli habitué dell’XTC, i quali conoscono perfettamente il suo terreno e le insidie che nasconde. Si è trattato quindi di una gara tecnica che è stata affrontata da tutti con la dovuta attenzione senza però inficiare il divertimento e lo spettacolo per il pubblico che è stato quello delle grandi occasioni soprattutto nella giornata della domenica.

GARA 1: sabato 7 marzo

Come consuetudine qui a Colle San Bartolomeo, la giornata del sabato è stata dedicata alla classica impostazione di gara dell’XTC, ovvero quella a singole prove speciali. L’organizzazione ha predisposto ben 7 differenti zone valutative che hanno dato del filo da torcere ai vari equipaggi.

Tra i superserie hanno prevalso Alessandrini e Tiberiani, dimostrando con il loro Wrangler TJ  di essere a loro agio tra le porte di questa disciplina. Nella categoria dei Preparati, Nardi e Adami del team Traction 4×4 hanno largamente dominato la giornata distaccando di oltre 500 punti il diretto inseguitore l’equipaggio Moretti-Veneruso alle cui spalle si è insidiata la compagine del team Evolution 4×4 con ben tre vetture che hanno costretto i ragazzi del Prato Fuoristrada, Pieraccioli e Piumi, all’inseguimento. Stessa sorte per il team HM presenti alla gara con gli equipaggi Mazzilli-Mazzilli e Gasparri-Manuali, con le vetture ancora da rodare, e per Cecchini-Papini del Team Sottosopra 4×4. Esordio a piccoli passi invece per l’equipaggio Tironi-Bassanelli, alla prima esperienza in questa categoria dopo un paio di gare effettuate lo scorso anno tra i Superserie. Per quanto riguarda gli Speciali, la prima giornata di gara è stata segnata dal ritorno di Collarini che ha bordo del suo tubolare made in USA ha dominato su tutti gli altri avversari distaccando di ben oltre 600 punti il diretto inseguitore Buggiani. Questo esordio si preannuncia evocativo di una stagione che sarà all’insegna della lotta sportiva per dominare questa categoria. Segnaliamo gli sfortunati Tadini e Cognini che a causa di alcuni imprevisti e ribaltamenti si sono visti distaccare di misura da Buggiani e Collarini. Tra gli Speciali, oltre ai simpatici e rocamboleschi ragazzi del Team Ciuenda, segnaliamo la presenza dell’equipaggio francese Fernandes-Lavedere per la prima volta in una gara XTC e che ha dovuto fare i conti con l’inesperienza in questo campionato.

GARA 2: domenica 8 marzo

La giornata di domenica è stata caratterizzata dallo spettacolo grazie alla prova cosiddetta a “gironi” con un percorso formato da giri di pista veloci affrontato da tutti i concorrenti contemporaneamente unito a prove tecniche da effettuare singolarmente e alla “speciale spettacolo” del pomeriggio. Tra i Superserie, il team composto da Scianna e Sturniolo è stato il migliore aggiudicandosi entrambe le prove.  Tra i preparati ha vinto “gara 2” Morandini soprattutto grazie all’ottimo risultato nella prova speciale 6, aperta entrambi i giorni per i Preparati e gli Speciali. Nella classifica di giornata segnaliamo un ottimo recupero di Pieraccioli salito in terza posizione ed un imprevisto calo di Nardi, team Traction 4×4, che ha perso posizioni per alcune noie meccaniche prontamente riparate ma che lo hanno penalizzato soprattutto nel girone. Buggiani, negli Speciali, ha recuperato lo svantaggio su Collarini recuperando la prima posizione grazie al vantaggio ottenuto nella prova a gironi, dove Collarini ha perso qualche minuto in attesa di poter effettuare la prova tecnica numero 5 già impegnata da un altro concorrente. Dopo due intensi giorni all’insegna del fuoristrada a tutto tondo, ecco i risultati di tappa che vedono vittoriosi tra i Superserie Alessandrini e Tiberiani seguiti da Scianna e Sturniolo e terzi Sturniolo e Scianna. Tra i Preparati la vittoria è andata a Morandini e Morganti seguiti dai fratelli Arrigucci, entrambi del team Evolution 4×4, ed in terza posizione Nardi e Adami del team Traction 4×4. Tra gli Speciali, Buggiani e Pellegrini vincono la tapa, pur avendo ottenuto i medesimi punti di Collarini-Koci. In questi casi, infatti, al fine di comporre il podio, il regolamento privilegia chi guadagna maggior punti in gara due. Tadini e Fiorenza, con una zampata in “gara 2” durante i gironi a discapito di Cognini e Aguzzi , si sono aggiudicati il terzo posto. Attenzione quindi alla classifica generale, dove Buggiani e Collarini si ritrovano appaiati a 28 punti. La stagione è appena iniziata e si preannuncia una grande sfida.

La seconda tappa è prevista per l’11 e 12 aprile 2015 ad Attimis in Provincia di Udine.

 XTC_Classifiche_imperia_2015

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KING OF THE HAMMERS – 1-6 febbraio Johnson Valley – California

KING OF THE HAMMERS
1-6 febbraio Johnson Valley – California

Rieccoci in America e più precisamente in California nella Johnson Valley per seguire una delle più spettacolari competizioni di offroad; stiamo parlando ovviamente della King of the Hammers che in soli 9 anni si è trasformata in un evento sensazionale dalla risonanza mondiale. Quello che vi descriveremo non è il semplice reportage di una gara ma il resoconto di un’intera settimana dove motori ed adrenalina la hanno fatta da padroni. Chissà se Dave Cole, l’attuale patron, e Jeff Knoll, cofondatore della Koh con Dave, pensavano nel 2007 quando hanno organizzato questa particolare gara per la prima volta di raggiungere un tale successo e un così alto numero di proseliti. Dicevamo quindi che si è trattato di un’intera settimana di show, inaugurata domenica 1 febbraio con la King of the Motos, un incredibile gara dove canyon rocciosi e tratti veloci nel deserto si mischiano per portare al traguardo finale solo i piloti più tosti. La King of the Motos è stata vinta da Colton Haaker nella categoria Pro mentre tra gli amatori il vincitore è stato Kevin Murphy. Per quanto riguarda le 4 ruote, il programma è stato aperto lunedì 2 febbraio sera con l’incredibile Vision X SRRS vs Ultra4 Shootout che ha visto sfidarsi i piloti della east coast contro quelli della west coast nella “scalata” notturna del temibile Backdoor. In questa gara al fulmicotone si sono sfidate due diverse scuole di pensiero fuoristradistico con prototipi completamente differenti: i Bouncers dell’east side contro gli Ultra4 della west coast. Se la prima edizione dell’anno scorso è stata vinta dalla west coast con Randy Slawson, quest’anno lo shootout è stato dominato dalla costa orientale che è stata ben rappresentata dal vincitore Bobby Tanner che ha scalato il Backdoor in soli 22.547 secondi. Il sessantacinquenne pilota dell’Ultra4 Bill Baird con il suo “single seat” ha ottenuto con 26.22 secondi la terza posizione. Martedì e mercoledì, 3 e 4 febbraio, si sono svolte le 4 Wheel Parts Qualifying che oltre a decretare l’ordine di partenza per la Koh, sono state anche l’ultima possibilità per alcuni piloti di poter accedere alla King of the Hammers. Già in questi due giorni la qualità dei veicoli e dei piloti si è fatta evidente e la lotta per accaparrarsi il miglior tempo e quindi la migliore posizione di partenza è stata molto serrata a tutto vantaggio dello spettacolo per il numeroso pubblico presente. Jason Scherer (01’59.500”), Erik Miller (02’06.500”) e Tom Wayes (02’09.750”) sono stati i tre più veloci nelle qualifiche. Levi Shirley, campione 2014 dell’Ultra4 Europe, con la sua nuova livrea Maxxis si è messo in luce con un ottimo nono posto (02’14.310”) mettendosi dietro nomi di tutto rispetto come Shannon Campbell, Loren Healy e Randy Slawson. Per dovere di cronaca, ricordiamo che mercoledì mattina si è svolta anche la RZR KOH UTV Race dove i side by side hanno gareggiato sul medesimo percorso dell’EMC passando quindi per il Chocolate Thunder. Si è trattato di una gara molto dura ed impegnativa sia per i veicoli che per gli equipaggi; alla partenza erano presenti ben 52 UTV e solo 4 sono riusciti ad arrivare alla fine. Mitch Guthrie con 6 ore, 20 minuti e 22 secondi ha meritatamente vinto questa gara mentre Cody Currie, figlio di John, è stato il vincitore nella categoria amatoriale. Giovedì 5 febbraio sono scesi in campo i 98 equipaggi della Smittybilt Everyman Challenge suddivisi nelle seguenti categorie: Stock, Modified, Legend e Spec. La gara partita alle otto del mattino è stata suggestiva ed emozionante. Alla fine, solo in 12 hanno tagliato la linea del traguardo in tempo utile a dimostrazione che anche l’EMC è tosto ed impegnativo come la sorella maggiore Koh. Il dominatore assoluto Brandon Currie, nipoteo di John vincitore per ben tre volte in questa corsa, ha impiegato ben 5 ore, 57 minuti e 43 secondi per portare a termine la gara aggiudicandosi anche la vittoria nella classe Modified. L’australiano Ben Napier ha vinto nella categoria Legend, Luke Johnson ha dominato nella Spec mentre Matt Peterson con il suo Grand Cherokee ha vinto la Stock. Tutto questo crescendo di tensione, spettacolo e passione ci ha portato giorno dopo giorno all’evento clou e tanto atteso di tutta questa settimana: la King of the Hammers. La Johnson Valley, come consuetudine, ha raggiunto il culmine di spettatori presenti, ben 60.000, e tutti ansiosi di conoscere il nuovo “Re” oltre che di godersi lo spettacolo che solo gli Ultra4 possono offrire. Questa edizione ha visto la presenza in gara di tutti i vincitori delle passate edizioni: Shannon Campbell (2008 e 2011 e unico vincitore con un single-seater IFS), Jason Scherer (2009), Loren Healy (2010 e 2014), Erik Miller (2012) e Randy Slawson (2013); unico assente JR Reynolds vincitore della prima edizione del 2007 con Slawson come navigatore. Altra nota di colore per questa edizione della Koh è che quest’anno è scesa in campo tutta la famiglia Campbell; oltre a Shannon troviamo il figlio Wayland di 19 anni e la figlia Bailey, di 18 anni, unica donna in corsa. Ogni anno che passa, la King of the Hammers si fa sempre più dura e quest’anno il percorso, nonostante le modifiche al tracciato nel deserto per l’espansione della 29 Palms Marine Base, è stato portato a ben 215 miglia, 17 in più del 2014, con un tempo massimo di 14 ore per percorrere i tre giri di gara. La giornata più importante di questa manifestazione unica è iniziata alle 6 del mattino con l’allineamento dei 129 partecipanti alla Koh, rappresentanti di ben 8 nazioni, lungo le via di Hammertown. Alle 8 del mattino con un atmosfera da Apocalypse Now dovuta agli elicotteri della produzione che sorvolavano Hammertow illuminati dai raggi radenti del sole che si alzava sul “lake bed” tutto è iniziato. La partenza, il Backdoor, il Chocolate Thunder e gli altri trails sono stati presi d’assalto dal numeroso pubblico che non è stato deluso affatto dalle prodezze di tutti i piloti che hanno infuocato con le loro gesta gli animi dei numerosi fans. I colpi di scena non sono mancati e fino all’ultimo non è stato ben chiaro chi potesse essere il vincitore della King of the Hammers 2015. Per un attimo il texano Clay Gilstrap ha preso la testa della corsa e con Shannon Campell e Bill Baird fuori dai giochi si pensava potesse essere lui a giocarsela con Erik Miller. Un problema meccanico di Gilstrap e un’impressionante rimonta di Randy Slawson hanno messo in dubbio il risultato finale che nell’ultimo giro si è rivelato essere una lotta tra Miller e Slawson. Alla fine, per la seconda volta il “Re” della King of the Hammers è Randy Slawson che ha chiuso la gara in 8 ore, 52 minuti e 23 secondi davanti ad Erick Miller. Il terzo e meritatissimo posto è andato al giovane, 22 anni, Levi Shirley che dopo il successo dello scorso anno in Europa, che gli ha fatto guadagnare la sponsorizzazione ufficiale di Maxxis, ha coronato la sua carriera con una prestazione da vero campione. Levi è stato l’unico sul podio a bordo di un single-seater IFS e questo gli fa ancora più onore. Quest’anno solo in 17 su 129 alla partenza sono riusciti a chiudere in tempo la gara; purtroppo dobbiamo segnalare che i 3 piloti europei, Fabio Manno (Italia), Axel Burmann (Belgio) e Ralf Kueller (Germania) non sono riusciti a portare a termine la loro impresa. A loro vanno comunque i nostri complimenti per l’impegno e la sportività dimostrata sia durante che prima della gara; è già comunque un grande onore aver potuto partecipare alla King of the Hammers. Chiusi i battenti a stelle e a strisce, la spettacolare Ultra4 si trasferisce in Europa per il campionato 2015 che prevede 4 tappe: Francia, Italia, Inghilterra e Portogallo. Tutte le informazioni sul sito ufficiale www.ultra4europe.com.
Tutti i risultati qui: http://ultra4racing.com/the-inside-line/
Foto e testo di Paolo Baraldi
www.paolobaraldi.it

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