Sicilia on the road fra mandorli e barocco

Alla scoperta di una terra immersa nel cuore del Mediterraneo a bordo di un Fiat Ducato camperizzato

Adagiata ai piedi dell’Etna, Catania racchiude un centro storico dichiarato Patrimonio Unesco: riprogettata dopo il terremoto del 1693 dall’architetto Giovanni Battista Vaccarini secondo lo stile dell’epoca, è una città che incanta per la sua architettura barocca e non solo. Non poteva allora che partire da qui l’on the road protagonista di questo itinerario che, per una settimana e qualche centinaia di chilometri a bordo di un Fiat Ducato Active Plus camperizzato, preso a noleggio da Indie Campers, accompagna alla scoperta di uno degli angoli più suggestivi della Sicilia: quello a sud ovest (ma con tanto di tappa anche a Taormina e Agrigento). Piazza Duomo, su cui si affacciano palazzi antichi e al cui centro s’innalza l’elefante in basalto, è il cuore di Catania. Da qui si diramano le vie dello shopping, fra cui l’Etnea, e sempre da qui, percorrendo pochi passi, si può raggiungere il mercato del pesce, a Porta Uzeda, nel quartiere Pescheria, che con le sue bancarelle, i profumi della gastronomia millenaria e le urla di venditori pittoreschi è un concentrato vero di Sicilia. Ci sono poi il castello Ursino con i suoi blocchi squadrati di lava e le massicce torri angolari, la cattedrale di Sant’Agata con le reliquie della santa patrona della città, villa Bellini con giardini, fontane e un padiglione in stile liberty. E se si viene colti da un languorino mentre si passeggia, non c’è che l’imbarazzo della scelta: ci si può fermare ad esempio da Scirocco, un piccolo locale informale con tavolini all’aperto che serve pesce fritto nei coni di carta. Si trova in piazza Alonzo di Benedetto 7, proprio di fronte al mercato del pesce, ed è uno dei migliori “street food” mai provati: il “cartoccio” con il pescato del giorno o quello di terra (con verdure in pastella e arancinetto al pistacchio), le polpettine di pesce e le sarde a beccafico meritano da soli la visita di Catania (e pure il viaggio in Sicilia). Cento metri più in là c’è invece l’osteria Antica Marina, in via Pardo 29, dove si possono assaporare i piatti della cucina siciliana di mare, dall’antipasto (con varietà di pesce cotto e crudo) al tris di carpacci (tonno, baccalà e pesce spada), dalla catalana di crostacei alle lasagne al pesto di mandorle di Avola e gambero rosso di Sicilia. Una delizia per il palato. E se ai dolci non si vuole rinunciare si può andare ai civici 300/304 di via Etnea per gustare cannoli, marzapane, frutta martorana e cassate della Pasticceria Savia, fondata nel 1987 da Angelo e la moglie Elisabetta. Per dormire, a due passi dalla cattedrale c’è Al Duomo Inn, ospitato in un edificio storico con tanto di loggia del XVIII secolo: dai balconi di questo B&B di via Vittorio Emanuele II 120, gestito dal signor Massimiliano (chiedetegli informazioni su cosa fare nella vostra permanenza in città, non ve ne pentirete), si vede il duomo. 

Percorrendo per una cinquantina di chilometri la A18, ecco Taormina, a nord di Catania, forse la più turistica località siciliana, con una vista impareggiabile sull’Etna e sul mare. La strada che si percorre, con i suoi stretti tornanti, anticipa le meraviglie che si vedranno di lì a poco: dimore ornate di merli, il duomo, palazzo Corvaja con il museo siciliano di arte e tradizioni popolari e piazza IX Aprile, a metà di corso Umberto (fra Porta Messina e Porta Catania). E poi lui, il teatro greco-romano, costruito nel III secolo con una struttura che all’epoca poteva accogliere sino a 20mila spettatori: dalle gradinate si può godere di un panorama mozzafiato sulla costa e chiudendo gli occhi sembrerà quasi di sentire le voci e le urla dei combattimenti dei gladiatori. Per una pausa pranzo c’è il ristorante Museo della Pasta al civico 42 di corso Umberto dove oltre a assaporare i piatti della cucina locale si può anche partecipare (su prenotazione) a una cooking class o degustare vini con formaggi e salumi. Per dormire, fra le tante proposte, c’è Vilagos Apartments & Loft, nel cuore della cittadina: alcune delle loro soluzioni includono terrazza con vista mare e centro storico. 

Una sosta la merita anche il minuscolo borgo di Castelmola, distante appena 5 km, abbarbicato sulla montagna, celebre per il vino dolce alla mandorla e i merletti fatti a mano. Per chi è amante del barocco, il sud est della Sicilia è imperdibile perché proprio qui s’incontra il trionfo di uno stile che ha fatto delle curve fluide e degli effetti di luce e ombra le sue caratteristiche più preziose. Punto di partenza Siracusa (a poco più di 65 km da Catania), antica capitale della Magna Grecia che, nonostante il trascorrere del tempo, è riuscita a mantenere intatto il suo fascino. Ecco allora che passeggiare alla scoperta di Ortigia, cuore storico della città, con le viuzze dove oggi hanno aperto boutique di stilisti emergenti, hotel di charme e ristoranti che puntano al biologico, è assolutamente da fare così come sorseggiare un aperitivo, o perché no, una gustosa granita al limone, in piazza Duomo e lungo il porto. In meno di un km quadrato ci sono resti antichi, medievali e barocchi, il teatro dell’Opera dei Pupi, il museo Leonardo da Vinci e Archimede e tanto altro. Per chi viaggia in camper o con auto attrezzate di tenda si può scegliere di appoggiarsi al Camping Rinaura (SS115 km 4 da Siracusa – strada Laganelli, 8), una suggestiva area verde con ulivi secolari.

Proseguendo verso sud, costeggiando il Mediterraneo, s’incontra poi una pianura coltivata a mandorli e limoni che arriva sino al mare. Si raggiugono Avola, famosa per il vino  prodotto da vitigni a bacca nera; la riserva naturale di Vendicari, un vero paradiso per gli appassionati di birdwatching (ospita più di 250 specie differenti di volatili fra cui fenicotteri, ibis e spatole); Marzamemi, borgo marinaro e frazione del Comune di Pachino, splendido con la tonnara che per secoli è stata la principale della Sicilia orientale, le case dei pescatori e le due chiese dedicate entrambe al patrono San Francesco di Paola in piazza Regina Margherita. Proprio qui, seduti in un set fotografico a cielo aperto, si può gustare non solo la più conosciuta granita siciliana ma anche la “cremolata”, dalla consistenza più cremosa perché ottenuta frullando la frutta (provate quella con fichi e ricotta). Se poi volete deliziarvi con una delle migliori cucine siciliane in assoluto, sempre in piazza Regina Margherita, sedetevi a un tavolo della Taverna La Cialoma (in Sicilia, la cialoma è il termine usato per indicare il canto con cui i pescatori della tonnara si davano ritmo durante le varie fasi della pesca): pesce, verdure, vini, olio e dolci sono frutto di antiche e sapienti preparazioni legate alla tradizione del luogo. 

Meno di 5 km più a sud, nell’entroterra, ecco Pachino, terra cantata da Virgilio nell’Eneide e da Dante nella Divina Commedia, nota al mondo per il suo pomodoro ciliegino e le acque verde smeraldo che ne lambiscono gli 8 km di spiaggia. Lungo la costa, percorrendo alcune strade provinciali, si raggiunge Portopalo di Capo Passero nella punta a sud della Sicilia, vivace porto di pescatori con calette di sabbia e spiagge di dune. Qui le coste, battute dai venti, sono molto amate dai surfisti. Per dormire a due passi dal mare con lo sciabordio delle onde in sottofondo, c’è l’area di sosta camper Club Dragomar sulla strada comunale Marzamemi-Portopalo: il panorama sullo Ionio è davvero unico. 

Allontanandosi dal mare per approdare alla Sicilia arsa dal sole ecco città d’arte come Noto, Modica e Ragusa, dominate da veri e propri gioielli di architettura barocca, pietra calcarea, fregi e colonne. Patrimonio Unesco per il suo splendido centro con chiese, palazzi, piazze e scalinate, a Noto sembra di passeggiare all’interno di un teatro lirico abbracciato da uliveti, su una propaggine dei Monti Iblei. Maestosi, l’uno di fronte all’altro, Palazzo Ducezio e il Duomo, l’uno simbolo del potere temporale e l’altro religioso. E poi ancora i balconi della dimora Nicolaci di Villadorata, sorretti da mensoloni in pietra con forme di cavalli, angeli, sfingi e leoni. Via Nicolaci ospita anche la celebre Infiorata di Noto, la manifestazione floreale che si tiene la terza domenica di maggio in occasione della processione del Corpus Domini. In via Ducezio 2, da Pippo Mangiafico, si possono gustare granite, cannoli alla ricotta e altri dolci della tradizione siciliana (tutti buonissimi) mentre in via S. La Rosa 17 alla trattoria Toccammia di Salvatore Rizza c’è da assaggiare, fra l’altro, la frittura di paranza, la pasta alla Norma e l’antipasto siciliano: stratosferici! 

Tramite la SS115 si percorrono poco più di 35 km per arrivare a Modica, antica capitale dell’omonima contea, che sorge alla base di due gole carsiche. Anche qui, patria del cioccolato (è conosciuta a livello mondiale per una ricetta ispano-azteca del XVI secolo), a dominare palazzi e chiese è il barocco, a cominciare da quella di San Giorgio con i suoi 5 portali e la maestosa scalinata. 

Sempre sulla SS115, attraversando suggestivi scorci panoramici, si raggiunge in poco meno di mezz’ora Ragusa in cui perdersi a piedi fra le vie e le piazze della piccola Ibla, l’antico nucleo cittadino, dove dall’alto appare imponente il duomo di San Giorgio, eccellente esempio di barocco siciliano. Una sessantina di km in direzione nord ovest portano a Caltagirone, in cima a una montagna, visibile già da lontano per le cupole e i campanili. All’imbrunire (ma a dire il vero sempre) una passeggiata la merita la scalinata di Santa Maria del Monte costruita nel 1606 con 142 gradini decorati poi nell’alzata da maioliche smaltate, con soggetti e colori della tradizione.

Prima di dirigersi a Agrigento, un’ultima deviazione di 30 km conduce a Piazza Armerina, circondata da boschi di eucalipto e frutteti. La città, che sorge su un’altura dei monti Erei meridionali, è dominata da splendide chiese austere, sparse un po’ ovunque; peccato il grigiore e lo stato di abbandono che s’incontrano passeggiando per il centro storico di quest’antica città d’impianto medievale. 

Dopo aver ammirato le pareti bianche di marna della Scala dei Turchi a Realmonte, è la splendida Valle dei Templi con il suo paesaggio costellato di ulivi e mandorli, a due passi dai moderni palazzi di Agrigento, a concludere questo “on the road” in terra di Sicilia. Il tempio di Era, quello della Concordia (in stile dorico, è il meglio conservato al mondo assieme al Partenone), le rovine del tempio di Eracle di cui restano solo 8 colonne e il colossale tempio di Zeus Olimpio sono alcune delle intramontabili testimonianze della civiltà greca classica, che dal 1998 fanno di questo luogo un Patrimonio Mondiale Unesco. Quello alla scoperta dell’area archeologica ai piedi della medievale Girgenti (antico nome di Agrigento) è un viaggio nell’antichità che da secoli non smette di incuriosire appassionati di tutto il mondo. Ad accompagnare nella visita sono stati cielo azzurro intenso e un sole splendente e pure un gruppo di amici a quattro zampe che, varcato l’ingresso del parco, diventano una sorta di guida turistica in questo percorso d’arte all’aperto. Se si ha un po’ di tempo si può infine visitare anche il Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo con i suoi quasi 5700 reperti che raccontano la storia del territorio. Per dormire, affacciato sulla costa c’è l’area sosta camper Alba Chiara, a San Leone (sempre in provincia di Agrigento), prima di ripercorrere sud ovest e sud est dell’isola lungo il litorale e risalire in direzione di Catania. 

Testo e foto Sonja Vietto Ramus

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9° Raduno 4×4 Suzuki

Il nono Raduno dedicato ai veicoli 4×4 Suzuki esplora le bellezze dell’Appennino Parmense attraversando territori di straordinaria bellezza che caratterizzano la Via Francigena: borghi dimenticati, sapori autentici, paesaggi incantevoli da attraversare e scoprire a bordo della tua Suzuki 4×4. Potrai ammirare il panorama cambiare ad ogni chilometro, i campi coltivati della pianura piano piano lasciano lo spazio a colline e montagne, con boschi e campi incontaminati. L’Appennino parmense è un ambiente ancora prettamente naturale, uno spettacolo per tutti coloro che amano il verde, l’avventura ed il buon cibo.
Al raduno possono partecipare tutti i veicoli della gamma Suzuki di qualsiasi tipologia purché siano 4×4.
I percorsi a disposizione dei partecipanti metteranno alla prova le capacità off-road dei propri veicoli, con o senza marce ridotte ma sempre esclusivamente 4×4: uno sarà dedicato ai più esperti, l’altro accessibile a tutti i veicoli Suzuki 4×4 con circuiti di bassa difficoltà.

Costi partecipazione raduno

  • € 90,00 per la partecipazione di ogni equipaggio composto da due persone
  • € 35,00 per ogni partecipante adulto che si aggiunge ad un veicolo iscritto
  • € 20,00 per i bambini da 7 a 10 anni
  • € 15,00 per i bambini da 3 a 6 anni

IL PACCHETTO DÀ DIRITTO A:

  • Pranzo del sabato per i partecipanti
  • Kit di benvenuto per ogni partecipante
  • Parco giochi aperto a tutti gli iscritti

Programma

SABATO 26 SETTEMBRE:

8.30 – 9.30 Accoglienza iscritti e consegna kit di partecipazione presso il Castello di San Pellegrino o il Castello di Varano de Melegari
9.45 Briefing per la spiegazione del percorso
10.00 Partenza Raduno
13.00 Arrivo all’Agriturismo sul fiume Ceno – pranzo
15.00 – 17.30 Parco giochi Off Road con merenda alla Casa di Caccia
18.00 Saluti finali

L’evento si svolgerà nel totale rispetto delle norme anti Covid vigenti e dei provvedimenti approvati dal Governo, in seguito all’emergenza sanitaria internazionale.

PRENOTAZIONE

Per confermare la partecipazione al Raduno è sufficiente compilare il modulo d’iscrizione online. La conferma della partecipazione al Raduno è valida solo dopo aver versato l’importo totale. Il pagamento può essere fatto tramite bonifico o carta di credito. Non sarà possibile prenotarsi in loco il giorno dell’evento.
Affrettati: l’iscrizione è soggetta a disponibilità limitata! Per garantire il rispetto delle norme anti Covid vigenti accetteremo iscrizioni fino ad un MASSIMO DI 50 EQUIPAGGI o 100 PERSONE.

Pagamento tramite bonifico bancario: drivEvent Sas di Briani Rudy & C. Agenzia Viaggi & Tour Operator
Banca Intesa IBAN: IT24 M030 6970 1331 0000 0001 405 – BIC: BCITITMM
Pagamento tramite Carta di Credito: contattare drivEvent Adventure al numero 0583.1531720 o 333.830.3079 e fornire il numero della carta di credito e la scadenza.

INFO & CONTATTI

SONO ESCLUSI DAL COSTO DI PARTECIPAZIONE:
• Eventuali pernotti (l’organizzazione è a disposizione per suggerimenti su possibili accomodation)
• Tutto ciò non espressamente indicato in precedenza

INFO AGGIUNTIVE PAGAMENTO (BONIFICO; CARTA etc.)
Per maggiori dettagli e per richiedere la disponibilità di eventuali pernottamenti è possibile contattare drivEvent Adventure:
TEL: 0583 153 1720 / CEL: 333 830 3079 / EMAIL: info@tour4x4.it

Budapest-Bamako, la grande corsa africana

Dall’Ungheria alla Sierra Leone: 17 giorni, 14 tappe, più di 8 mila chilometri (500 al giorno di media) e due progetti solidali. Il rally amatoriale più grande del mondo, la Budapest-Bamako, è pronto per la sua 13^ edizione in programma dal 31 Gennaio al 16 Febbraio 2020. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Chi non sogna (o ha sognato) la Dakar, l’Africa e il Sahara? La Budapest-Bamako, The Great African Run, è dedicata a loro, a chi il deserto e i paesaggi africani li ha nel cuore. Competizione amatoriale, avventura estrema e manifestazione solidale: insomma, uno di quegli eventi che lascia il segno. Un viaggio di migliaia di chilometri, su terreni spesso ostili, che da una delle più suggestive capitali d’Europa, Budapest per l’appunto, accompagna sino al continente africano. Giunto alla sua tredicesima edizione, nel 2020 il raduno amatoriale più grande del mondo ritorna in Africa occidentale con un tracciato che si preannuncia come il più lungo e impegnativo nella storia della Budapest-Bamako: “Non ci siamo mai avventurati così profondamente nel cuore dell’Africa occidentale: il percorso sarà spettacolare e difficile allo stesso tempo – spiega Andrew G. Szabo, creatore dell’evento – Una corsa come sempre piena di colpi di scena, tante curve e avventure inaspettate. Per le squadre in categoria racing e 4×4 il tracciato sarà sorprendente e molto molto impegnativo. Per gli iscritti in moto ci saranno paesaggi naturali mozzafiato e un itinerario tutt’altro che semplice ma che darà grandi soddisfazioni”. Provenienti da Ungheria, Spagna, Finlandia, Lituania, Romania, Repubblica Ceca, Croazia ma anche Canada, Australia e India (oltre a tanti altri paesi), più di 250 equipaggi su due e quattro ruote stanno ultimando la preparazione in vista della partenza. E per l’Italia? A tenere alti i colori del nostro paese sarà la bravissima Laura Cola in sella alla sua Honda CRF250 Rally (Team Applebanger-Horowitz). Pronti a seguire la “grande corsa africana”?

Come partecipare alla Budapest-Bamako

Quattro le categorie a cui ci si può iscrivere. Per i più competitivi l’immancabile “Racing” in cui gli equipaggi dovranno completare le tappe giornaliere partendo dal punto di start e arrivando a quello finale: lungo la strada “punti di navigazione” prestabiliti, di solito dati da coordinate GPS, dovranno essere trovati, fotografati e riportati su una tabella di gara quotidiana. A vincere, la squadra con più punti. La velocità non sarà però un fattore decisivo (anzi per gli eccessi di speed in prossimità e nelle aree residenziali saranno assegnate penalità). Conteranno di più abilità di guida e navigazione. Per chi sceglierà invece di schierarsi nella “Touring 4×4” non saranno previsti punteggi, sfide o luoghi in cui arrivare e da fotografare: gli equipaggi qui iscritti riceveranno un roadbook dettagliato con le tappe giornaliere e alcuni aiuti quotidiani alla navigazione. Avventura, scoperta, feeling con gli altri partecipanti e la visita a luoghi del mondo che non si sapeva neppure esistessero saranno gli unici elementi fondamentali. I tracciati offroad impegnativirichiedono però l’utilizzo di un buon veicolo a trazione integrale. Chi non possiede un 4×4 può iscriversi nella “Touring” e partecipare con un’autovettura (è consigliata però un minimo di preparazione) anche se stare dietro al volante di un veicolo senza quattro ruote motrici non garantisce certo l’assenza di strade sterrate o tratti difficili da affrontare. Infine, la “spirit category”. Di cosa si tratta? In pratica è la stessa del “Touring” ma vi si partecipa senza tassa d’iscrizione. A patto che si mantenga lo spirito originale della manifestazione e che, con il proprio progetto, si rientri in quei 20 posti disponibili ad ogni edizione.

Il percorso dell’edizione 2020

La manifestazione partirà ancora una volta da una delle città più belle d’Europa, Budapest, il 31 Gennaio 2020. Una lunga fase di maratona in Europa porterà poi le squadre iscritte a raggiungere Genova o uno dei porti spagnoli per la traversata in traghetto (le attività di gara si svolgeranno solo in Ungheria e Slovenia la notte della partenza).
Una volta giunti in Marocco, spettacolari strade di montagna e percorsi rocciosi attraverso l’Atlante porteranno fin sulle vecchie piste della celebre Dakar. Il tracciato si snoderà sul lato orientale più caldo e meno umido del paese cercando di evitare pioggia e neve; tappe complesse e impegnative ma più brevi per permettere di sperimentare e scoprire questo fantastico territorio. A Zagora e nell’Erg Chigaga i team potranno osservare da vicino la vita touareg e le culture sahariane prima di proseguire sulle strade sterrate del Sahara. La manifestazione trascorrerà una notte intorno alla sorgente termale segreta di Dakhla. Si raggiungeranno poi i luoghi più spettacolari della Mauritania con alcune destinazioni classiche e pura guida sahariana. Cosa attendersi? Dune di sabbia dorata, sentieri e saline veloci e, non per ultimo, il suggestivo Parco Nazionale Banc D’Arguin. Team e fuoristrada avranno la possibilità di guidare nelle sabbie più profonde del Sahara. Savane erbose daranno poi il benvenuto in Senegal: qui si potrà scoprire la vita tradizionale dei villaggi africani sotto antichi baobab, guardare ippopotami e coccodrilli nel fiume Gambia o visitare il Parco Nazionale Simenti per giocare con le scimmie. A sostituire le savane saranno aree verdi boscose e umide: gli equipaggi attraverseranno gli altipiani montuosi dalla Guinea centrale alla Sierra Leone settentrionale entrando nel territorio di una delle destinazioni turistiche più trascurate al mondo seppur caratterizzata da spiagge sabbiose con grandi palme e pittoreschi villaggi africani. Un breve soggiorno a Bumbuna Falls precederà il traguardo ospitato nella capitale costiera di Freetown. Sarà lo stadio nazionale di calcio Siaka Stevens (abbastanza grande per ospitare oltre 250 veicoli e migliaia di tifosi locali), intitolato al primo presidente della Sierra Leone che ne approvò la costruzione, a accogliere la cerimonia di arrivo. “Siamo entusiasti del fatto che le squadre potranno tagliare il traguardo nella sede sportiva più importante del paese – conclude Andrew G. Szabo – Non avremmo potuto trovare un luogo migliore e più adatto. In bocca al lupo a tutti gli iscritti: sarà un’avventura straordinaria”.

Fuoristrada e solidarietà

Da sempre la Budapest-Bamako abbina offroad e avventura a progetti soldali. Per questa edizione sono ben due le iniziative a cui gli organizzatori lavorano da tempo. Il primo riguarda il progetto “Acqua pulita per il Senegal” che ha come obiettivo quello di fornire un sistema di acqua potabile per il villaggio di Dindefelo con pompe ad energia solare e un sistema di filtrazione. La cerimonia di inaugurazione dovrebbe avvenire il 13 febbraio 2020. L’altro invece è la piantumazione di alberi da frutto e da olio medicinale in Sierra Leone per
compensare le emissioni di carbonio: il paese è stato purtroppo vittima di tagli selvaggi e numerosi incendi in agricoltura oltre che di pratiche irresponsabili di gestione delle foreste. “Puntiamo a piantare 2000 alberi che non solo miglioreranno la qualità dell’aria e forniranno ombra ma produrranno entrate in contanti per gli abitanti del villaggio per molti anni a venire. Il nostro progetto mira a distribuire e piantare alberi di Neem e altri da frutto lungo il percorso di Bumbuna Falls Freetown. E agli abitanti del villaggio verrà insegnato come gestire e prendersi cura degli alberi” – concludono dallo staff organizzatore.

Informazioni su www.budapestbamako.org

Testo Sonja Vietto Ramus
Foto courtesy Budapest-Bamako

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Raduno YPSigro 2019

Raduno aperto a tutti i tipi di veicoli 4×4: ci sarà un percorso aperto a tutti con parte soft e le varianti hard e super hard per chi vuole provare con un mezzo idoneo.
Il percorso sarà lungo circa 30 km, dopo questo giro arriveremo in una pista dove potremo esibirci e divertirci un po’ nei vari twist che abbiamo creato. La pista è suddivisa in hard esclusivamente riservata ai mezzi muniti di verricello, blocchi e gomme ramponate e pista soft per chi vuole divertirsi, aperta a tutti gli altri veicoli sprovvisti degli accessori appena elencati. Essendo in una pista partiremo tutti insieme e ci ritroveremo in un ristorante per concludere la giornata!

Mister Land Rover, 70 sfumature di… Off-Road!

Settanta equipaggi in Land Rover hanno partecipato alla Spring Edition 2018 del raduno riservato agli iscritti di Africaland. Un incontro a carattere storico, gastronomico e turistico alla scoperta delle colline fra Romagna e Toscana.

Sono arrivati da tutt’Italia – Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, Trentino Alto Adige, Piemonte, Marche e Lazio – a bordo delle loro inseparabili Land Rover per partecipare alla sesta edizione dell’incontro a trazione integrale di Africaland, il forum nazionale che riunisce gli appassionati dell’ovale verde. Organizzato in collaborazione con il club 4×4 Cinghiali del Santerno e con il patrocinio del Comune di Castel del Rio, l’evento si è svolto presso il complesso turistico Le Selve nel week end del 27-29 Aprile fra le colline che circondano questo antico borgo della provincia di Bologna, adagiato lungo il corso del fiume Santerno. Tre giorni all’insegna di natura e gastronomia in un territorio dove la promozione turistica, nel pieno rispetto dell’ambiente, è ancora in grado di abbinare sapientemente storia, tradizioni e fuoristrada. Equipaggiati da viaggio ma anche di serie, Discovery e Defender sono stati protagonisti di una passeggiata che per un centinaio di chilometri ha portato le 4×4 a percorrere sterrati e sentieri a cavallo fra Romagna e Toscana.

Per loro, un tracciato a GPS che ha permesso di ammirare paesaggi in fioritura e anche di sedersi all’ombra dei castagni secolari per un pic-nic con prodotti locali. A dare il via ufficiale al raduno è stato il briefing del sabato che ha preceduto la partenza in direzione di Monte Battaglia, nell’Appennino tosco-romagnolo, per una foto ricordo davanti ai resti della torre di epoca longobarda, parte di un’antica linea difensiva, prima di ripartire verso la chiesa duecentesca di Valmaggiore, sul crinale fra la valle del Santerno e quella del Senio. Sapevate che proprio qui nel 1506 transitò papa Giulio III°? L’edificio in pietra, con il tetto in vetro, è stata perfetta cornice per una sosta prima di raggiungere Castel del Rio. Qui ad attendere la carovana 4×4 un altro passaggio suggestivo: quello sul ponte Alidosi, a schiena d’asino e a una sola arcata di 42 metri, costruito nel 1499 da mastro Andrea Guerrieri. Dall’alto di quest’architettura rinascimentale, monumento nazionale dal 1897, si ammira riflesso nell’acqua verde smeraldo del Santerno il simbolo del genio dell’uomo che ha contribuito a rendere celebre il paese. Ancora in off-road il tour è proseguito attraverso il parco eolico e fra guadi lungo il fiume con qualche tratto più impegnativo su un terreno reso scivoloso dalla pioggia dei giorni precedenti. Alla sera, bracieri e fornelli da campo hanno sprigionato deliziosi profumi di differenti cucine regionali creando un grande ristorante all’aperto sotto un cielo stellato d’altri tempi. La mattina di domenica le Land Rover hanno invece preso parte al giro guidato che dal campeggio de Le Selve ha attraversato castagneti e sterrate per raggiungere la chiesetta di Monte Fune, l’antica borgata di Castel del Rio con la sua manciata di belle case in pietra, per poi scendere in paese.

Il parco del Palazzo Alidosi, grandiosa opera progettata dal Bramante e miglior esempio architettonico del Rinascimento Fiorentino in Romagna, ha ospitato l’esposizione dei veicoli 4×4 mentre gli equipaggi hanno potuto visitare il Museo della Guerra, con i suoi oltre 1600 preziosi reperti bellici, accompagnati da narrazioni e aneddoti del primo cittadino in persona, e La Cantinaccia, al piano terra dell’edificio alidosiano, la bottega della Pro Loco con i prodotti enogastronomici del territorio. Una passeggiata fra le viuzze del centro storico di origine medievale e l’immancabile sosta per l’aperitivo fra i suoi caffè hanno preceduto il rientro a Le Selve dove un gustoso pranzo a buffet ha accolto oltre 120 persone con antipasti, “strozzapreti” farciti con pancetta e formaggio di Fossa, piadina e Sangiovese e Pignoletto a volontà. A concludere l’evento, come ormai da tradizione, il sorteggio e la consegna dei premi messi a disposizione da sponsor 4×4 e aziende della zona: il verricello T-Max di Aylmer Motors vinto da Alessio De Cianni, il buono valido per un week end a Le Selve a Ruggero Viganò, il porta Terratrip a Flavio Andres e gli abbonamenti alla rivista Land Italia Magazine a Alessandro Bandera, Federico Mattia Frasca e Michael Fiamozzi. Il prossimo appuntamento per gli iscritti al forum degli appassionati di Land Rover e Africa (ma non solo)? Quello in programma il week end dell’8 e 9 Settembre con la prima edizione di “Africaland – Porcino Day” con nuovi itinerari off-road e degustazioni gastronomiche a base del pregiato prodotto del bosco: cornice dell’evento ancora una volta il complesso turistico Le Selve con i suoi castagneti secolari. Si ringraziano per l’ottima riuscita dello Spring Jamboree di Aprile: Comune Castel del Rio con il sindaco Alberto Baldazzi, Carabinieri Comando Stazione Castel del Rio, IF ImolaFaenza Tourism Company, Multi Car 4×4 (main sponsor), Aylmer Motors, Mabe 4×4, Land Italia Magazine, Tarroni Vigneti & Vini, Piadinaland di Marta Zuffa e esercizi commerciali di Castel del Rio.

Foto S. Vietto Ramus e Forum Africaland

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Cinghiale incazzato

Scaldate i motori! A breve una bella sorpresa incazzata!” lo dicono Fabrizio Bisbocci e Roberto Nardecchia, presidente e collaboratore  dell’Extreme4fun, l’avevano anticipato ed hanno mantenuto la promessa.

 

In collaborazione con i ragazzi dell Wild Boar Valley Challenge, con Mafia4x4 ed con Extreme4fun si terrà a Sezze (LT) il primo “CINGHIALE INCAZZATO” che porterà il vincitore direttamente con iscrizione gratuita al Wild Boar Valley Challenge di Buzet (Istria).

 

La tipologia di gara:
– primo giorno: prologo e girone.
– secondo giorno: 30 chilometri a road book con percorso da “cinghiale incazzato” sui percorsi del Very Hard nutrie4x4.
– terzo ed ultimo giorno: due prove extreme nella tenuta del ristorante Barbitto.

 

La quota di partecipazione per l’evento CINGHIALE INCAZZATO ha un costo di 350.00 euro ad equipaggio (comprensivo di iscrizione alla gara, spese di gestione ed assicurazione).
Sarà possibile iscriversi all’evento entro a data del 26 marzo 2017, COMPILANDO IL FORM scaricabile cliccando sul sito www.extreme4fun.it (modulistica) presente nel sito.
Il form deve essere compilato in ogni sua parte e inviato tramite email: 4x4extreme4fun@gmail.com.
Il pagamento potrà essere fatto tramite bonifico.

 

Termine di chiusura iscrizioni
Le iscrizioni sono aperte fino al 26/03/2017.
SOLO in casi eccezionali il Comitato Organizzativo si riserva di accettare le iscrizioni dopo la data sopra indicata.
Rimborso
Se un/una iscritto/a non si presenta al via non ha alcun diritto al rimborso del contributo organizzativo eccetto
in caso di infortunio o di malattia accompagnati da certificato medico.
Se, per cause di forza maggiore, condizioni climatiche estreme o di qualunque altro genere non imputabile all’organizzazione, la manifestazione non dovesse svolgersi, la quota di partecipazione non può essere rimborsata.
L’iscrizione è nominativa, il cambio nome degli atleti singoli già iscritti è possibile fino alla chiusura delle iscrizioni.
L’uso del casco è obbligatorio.
La manifestazione è aperta ai soli iscritti A.C.S.I.
Invitiamo tutti a consultare il regolamento e le limitazioni presenti nel sito www.extreme4fun.it (regolamento manifestazione)

 

Sperando che per ora il programma sia di gradimento agli audaci, vi lasciamo i numeri per le info INFO:

+ 39 3355878060 Fabrizio
+39 3455992618 Roberto

Pagina facebook

 

 

Valdinievole 4×4 XVI° Raduno Nazionale 4×4 F.I.F.

Domenica 26 Febbraio 2017

TRE PERCORSI A ROAD BOOK
-PERCORSO ROSSO HARD: per fuoristrada dotati di una buona attrezzatura per togliersi da ogni impaccio, gomme da fango, trip-master, bloccaggi, verricello e strops. L’assistenza non sarà garantita lungo tutto il percorso.

-PERCORSO ARANCIO CON VARIANTI HARD: per fuoristrada come sopra. L’assistenza non sarà garantita lungo tutto il percorso.

-PERCORSO GIALLO: adatto a tutti i fuoristrada con gomme da fango, strops e trip-master. L’assistenza non sarà garantita lungo tutto il percorso.

 

Localitá:
Marliana (Pistoia)

Punto di ritrovo:
Piazza del Popolo, Marliana (PT)


Per informazioni:

valdinievole4x4club@virgilio.it
Rocco Cairella: 3311188172
Valter Paoletti: 3356108927