Raduno Internazionale Off Road Italia & Tunisia 2014-2015
Dopo il grande successo della seconda edizione, svoltasi lo scorso capodanno, Desert Experience Organization è lieta di invitare tutti gli appassionati di viaggi e avventura alla 3^ edizione del Raduno Internazionale Off Road Italia & Tunisia. La manifestazione sportiva fuoristradistica, non competitiva, in programma dal 27 Dicembre 2014 al 4 Gennaio 2015, accompagnerà appassionati e offroaders alla scoperta del territorio tunisino e delle sue bellezze paesaggistiche. Una settimana a trazione integrale – sapientemente proposta con la nuova formula “raduno” dedicata a chi del continente africano conosce già tutti i segreti ma anche a chi desidera avvicinarsi a questo paese per la prima volta, in piena autonomia ma in totale sicurezza, scegliendo come affrontare tappe e percorsi – che da Tunisi accompagnerà le quattro ruote motrici sino al Grand Erg Orientale transitando dai luoghi più suggestivi ed affascinanti della Tunisia. La manifestazione fuoristradistica è rivolta a tutti i possessori di veicoli a trazione integrale, con l’obiettivo di far scoprire, anche a chi è alla prima esperienza in terra d’Africa, le bellezze naturali, storiche e artistiche di questo angolo del continente africano promuovendo al contempo scambi socio-culturali e momenti di aggregazione con la popolazione locale. Situato nel cuore del Mediterraneo, il territorio tunisino – meta fra le più interessanti ed apprezzate del nord Africa – ben si presta ad ospitare questa terza edizione del raduno off road organizzato da Desert Experience grazie non solo alla posizione geografica molto vicina all’Italia ma anche alle affinità fra i popoli italiano e tunisino che da decenni si intrecciano fra loro mettendo in risalto le radici comuni dei due paesi. Ad accompagnare in questo suggestivo raid alla scoperta della Tunisia sarà ancora una volta lo staff di Desert Experience che fornirà agli equipaggi un road book a tappe giornaliere con percorsi da affrontare in off road, totalmente immersi in una natura incontaminata e fuori dalle tradizionali rotte del turismo, o in alternativa su strade nazionali: i partecipanti riceveranno inoltre coordinate gps e cenni storici su luoghi di interesse storico e artistico da visitare durante il raduno.
Dopo il grande successo delle precedenti edizione del 2012, 2013 e 2014, Desert Experience è lieta di presentare a tutti gli appassionati di viaggi & avventura il 7° Raduno Internazionale off road che partirà dall’ Italia per sbarcare in Montenegro e raggiungere la Serbia e la Bosnia in programma dal 26 giugno al 6 Luglio. L’evento sportivo fuoristradistico non competitivo, che per la quarta volta sbarca nell’immenso territorio balcanico, per l’edizione del 2015 si svolgerà in parte in Montenegro per poi proseguire in Serbia ed in Bosnia e Rientrare in Montenegro, dal porto di Bar. Il raduno, aperto a tutti i possessori di veicoli a trazione integrale, ha l’obiettivo di far scoprire l’immenso territorio balcanico che vanta bellezze naturali, ancora incontaminate dal turismo, storia, arte e cultura che da decenni si intrecciano con quelle italiane. Quest’angolo sconosciuto della penisola balanica, grazie alla conformazione del territorio, è una meta perfetta per gli amanti dell’off road alla ricerca di paesaggi e ambienti naturali da scoprire. Ad accompagnare gli equipaggi in questo affascinante raid che si svolgerà in questo sconosciuto territorio sarà lo staff di Desert Experience che fornirà un road book a tappe giornaliere con itinerari in off road e su strade nazionali, coordinate gps e cenni storici su luoghi di interesse artistico e culturale da visitare lungo il percorso. Desert Experience ti aspetta per farti vivere questa nuova emozionante avventura!
Tre tappe e più di 1100 chilometri nel nord dell’Algeria, dalla capitale sino a Mascara e Orano con rientro su Algeri. Si è svolta dal 13 al 18 Maggio la 13^ edizione del Rallye des Colombes, prova di regolarità organizzata dalla FASM, la Federazione Algerina degli Sport Meccanici, riservata esclusivamente a donne pilota e copilota. Ad affrontare la competizione motoristica, che ha accompagnato le partecipanti alla scoperta del territorio sulle tracce dell’emiro Abd el-Kàder, padre della nazione Algeria, sono stati 30 equipaggi femminili provenienti non solo dal paese nord africano ma anche da Tunisia, Francia e Italia. Rigorosamente con tracciato a road book, il rallye ha preso il via ad Algeri dall’hotel El-Riadh di Sidi-Ferruch con destinazione Mascara per un itinerario di quasi 370 km durante i quali non è mancata una visita culturale a Tighenif, luogo in cui è stato riportato alla luce l’uomo di Palikao, il nostro più antico antenato risalente a 8 milioni di anni fa. Altrettanto intensa la seconda manche della competizione che dall’hotel Beni-Chougrane della stazione termale di Bouhnifia ha visto gli equipaggi dirigersi sino a Orano su un tracciato lungo poco meno di 300 km che si è concluso, dopo il pranzo sulla spiaggia Madagh nei pressi di Bouzedjar, con un interessante visita al monte Murjajo e al forte spagnolo di Santa Cruz. La terza tappa del rallye, con partenza dall’hotel Andalouses di Orano, ha infine accompagnato sino alle suggestive rovine di Tipaza, antica città romana costruita su tre colli che dominano il mar Mediterraneo, lungo un divertente zigzagare fra agglomerazioni rocciose e foreste. Ad aggiudicarsi la vittoria assoluta di questa edizione del rallye sono state le bravissime Aya Zemouli e Rafika Berrechid prime al traguardo davanti a Sana El Hadifi, navigata da Radja Yakout Grine, e all’equipaggio Fatma Zohra Benali e Djazia Kheddam. Fra le rallyste straniere le prestazioni migliori le hanno fatte registrare Celine e Mounoa Sahli (Francia), Sameh Bouzidi e Rim Aoddi (Tunisia) e le italiane Anna Canale e Giovanna Marengo, ottime portacolori del nostro paese. Interamente dedicata al turismo – l’obiettivo di questo evento sportivo è anche la promozione di città e monumenti algerini da visitare – la giornata del 17 maggio con un interessante tour alla scoperta dei labirinti di vicoli e delle pittoresche case nella qasba di Algeri. La Federazione Algerina ringrazia tutte le partecipanti, le autorità di Mascara, gli Enti di Gioventù e Sport di Mascara, Orano e Tipaza e le forze dell’ordine algerine che, assieme alla protezione civile, hanno garantito un perfetto servizio di sicurezza durante lo svolgimento della competizione motoristica. Appuntamento al prossimo anno! Per informazioni: www.algeria-rallye.com
Testo & foto Sonja Vietto Ramus
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Ci sono gare e gare. Ci sono gare che nonostante tutto restano nella mediocrità ed altre che invece riescono a diventare una leggenda ed una icona del fuoristrada; il Croatia Trophy è sicuramente tra quest’ultime! Tra gli appassionati di questo sport, basta dire Croatia Trophy e subito si evocano fangaie e guadi impossibili; insomma una di quelle competizioni per persone con le palle! Ma Il Croatia Trophy non è solamente questo e se non la hai vissuta da dentro non puoi capire la vera anima di questa corsa che nel corso degli anni ha saputo riunire persone provenienti da diverse nazioni con un legame indissolubile e sincero. Merito di tutto ciò è dell’organizzatore Igor Bozikovic, sempre sorridente, gentile e disponibile ma con un carattere forte, che ha voluto mantenere per la sua corsa un alto profilo umano senza perdere però in professionalità e qualità. Quest’anno dal 29 aprile al 7 maggio si è svolta la quindicesima edizione del Croatia Trophy che ha avuto la sua base nei pressi del piccolo villaggio di Topusko. In gara teams provenienti da quasi tutta Europa e addirittura dall’Israele suddivisi in due categorie: Trophy, la più tosta, e Adventure, un po’ più alla portata di mano degli “umani”. Tra gli iscritti molti nomi noti, vecchie glorie e alcuni importanti pretendenti all’alloro. Il primo giorno di gara è stato caratterizzato dal prologo, non difficile ma con presenti tutti gli elementi classici del Croatia. Nei due giorni successivi, al contrario degli anni precedenti, la gara si è svolta nelle foreste per passare poi al Trophy Day, dove gli equipaggi a gruppi dovevano aiutarsi nel superare vari ostacoli, alla notturna incredibilmente emozionante ed infine al circuito del lunedì. Da Martedì poi tutto è ritornato nella normalità, se così si può dire, con le classiche tappe che in un’escalation sempre più estrema con vaste fangaie e profondi guadi hanno portato i partecipanti sulla linea del finish. Nella categoria regina dei Trophy, la vittoria è meritatamente andata all’ inglese Team Gigglepin, pilota Jim Marsden e navigatore Wayne Smith, che dopo un discreto decimo posto del prologo ha invece dominato la classifica di tutta la settimana accumulando un vantaggio di più di due ore. Tra gli Adventure, la vittoria è invece andata ai russi Victor Stolyarchuk e Maxim Kamishow. Segnaliamo in questa classe la presenza del team francese di Euro4x4parts che si è classificato quarto. Detto questo, è importante ribadire che la nostra più profonda stima va a tutti i partecipanti che sono riusciti arrivare alla linea del traguardo perché riuscire a terminare una competizione dura come il Croatia Trophy è sinonimo di caparbietà, determinazione e soprattutto bravura. Non ci resta quindi che aspettare un anno per il Croatia Trophy 2016, per rivivere ancora una volta queste grandi emozioni e soprattutto incontrare di nuovo questi grandi equipaggi che prima di tutto sono persone con un grande cuore.
La più importante manifestazione di Spagna dedicata ai proprietari di veicoli fuoristrada si terrà a Les Comes, in una spettacolare tenuta del XVIII° secolo che si snoda su oltre 500 ettari di terreno e più di 60 km di piste off road nei pressi di Barcellona. Le iscrizioni per questa quarta edizione dell’evento a trazione integrale sono aperte e sino al 25 Febbraio sarà possibile approfittare delle tariffe a prezzi agevolati. Il 14 & 15 Marzo Les Comes aprirà dunque le porte a tutti agli appassionati di 4×4 che alla guida dei loro mezzi potranno divertirsi su sentieri di differenti difficoltà, tracciati estremi, area scuola per principianti, percorsi verdi per SUV e molto altro. Ma non solo. Al festival 4×4 ci saranno anche esposizioni, aziende di settore, circuiti per bambini, gastronomia e tutto ciò che serve per trascorrere un emozionante week end con la famiglia in uno scenario suggestivo. Per chi lo desidera sarà possibile campeggiare in un’apposita area messa a disposizione nella tenuta.
I numeri sono di quelli da Guinness World Records: 885 veicoli a trazione integrale il sabato, 690 la domenica, 1515 veicoli visitatori nel week end e 8 mila persone presenti fra pubblico e partecipanti. ¿Qué más? La quarta edizione del Les Comes 4×4 Festival, manifestazione motoristica dedicata al mondo dell’off road e ai suoi appassionati si è svolta il 14 e 15 Marzo a Les Comes (Suria), una quarantina di km a nord di Barcellona, confermandosi una delle più importanti a livello europeo. La splendida tenuta del XVIII° secolo ospitata fra le verdeggianti colline spagnole ha accolto sui suoi oltre 500 ettari di terreno gli equipaggi 4×4 – provenienti da tutta Spagna ma anche da Francia e altri paesi d’Europa – che si sono destreggiati su più di 70 km di piste di varia difficoltà, da quelle verdi per neofiti e principianti alle nere per i più temerari alla guida di 4×4 equipaggiati di verricello, ridotte e altre dotazioni da estremo. Ad affiancare i percorsi e le gare a trazione integrale di questa “due giorni” sono state molte altre attività legate a motori, fuoristrada e avventura outdoor organizzate da Les Comes e Pro Motor che hanno pensato non solo a far divertire gli offroaders ma anche le famiglie. Come ormai da tradizione non è mancato l’appuntamento con il Dakar, protagonista del week end grazie alle esibizioni di piloti come Gérard de Rooy, Van Ginkel, Jordi Juvanteny e Pep Vila (patron del Les Comes 4×4 Festival) che hanno fatto letteralmente volare sui tracciati della tenuta spagnola i camion da poco rientrati dal rally più famoso al mondo. Ma non solo: ad allietare un pubblico di grandi e bambini, da sempre affascinati dal mito della grande avventura dakariana, è stata anche la conferenza presentata il sabato sera da Rafa Tibau e Xavi Foj a cui hanno partecipato gli stessi piloti che durante la manifestazione hanno guidato sul circuito appositamente allestito per i camion del Dakar facendo provare a fortunati spettatori l’ebrezza di un emozionante giro in off road. Elemento caratterizzante di questa 4^ edizione del raduno multimarca è stata nuovamente la fiera commerciale che ha visto la presenza di ben 40 espositori che hanno presentato al pubblico accessori e prodotti dedicati al mondo della trazione integrale affiancati da concessionarie di veicoli fuoristrada, tour operator e organizzazioni di viaggi 4×4: molte delle aziende partecipanti hanno percorso migliaia di chilometri per raggiungere Les Comes fra cui l’italiana RTZ Offroad Equipment di Varese presente su questa interessante piazza fieristica che, di anno in anno, dimostra di ingrandirsi sempre più richiamando anche iscritti a livello internazionale. I veicoli meglio equipaggiati si sono inoltre esibiti in spettacolari dimostrazioni di abilità sia in prove di trial estremo che di “supertrack” a cronometro: due grandi esibizioni seguite dal numeroso pubblico che, assiepato lungo i tracciati appositamente allestiti, ha applaudito i veicoli impegnati ad affrontare ostacoli artificiali quasi insuperabili. Per l’intera durata dell’evento si è potuto scegliere fra attività ludiche di ogni genere con tracciati turistici destinati ai veicoli classici 4×4 e ai Suv, giochi per bambini, percorsi avventura con ponti tibetani e carrucole, concerti di musica (con i K-Melot) e stand gastronomici per tutti i gusti. Se i piloti del Dakar alla guida dell’Iveco Powertar Torpedo e Trakker, Man 6×6, Ginaf e del Tyota Hilux hanno emozionato per le loro esibizioni, gli spettacoli offerti dagli equipaggi più temerari a bordo di prototipi e 4×4 equipaggiati da estremo non sono stati meno interessanti soprattutto quando hanno affrontato in salita e discesa impervie scalinate di roccia e una serie di profonde vasche d’acqua e fango. E se da sempre l’abbinata motori e gastronomia è fra le più apprezzate in assoluto da chi frequenta il mondo dell’off road, Les Comes ha detto il fatto suo anche in questo ambito proponendo maialino alla brace e deliziosi panini farciti con quel jamón che porta il nome della Spagna in giro per tutto il mondo. Appuntamento al 2016 e come dice il grande Pep Vila “…gasss al ferruuu…”.
Fra le altre attività proposte: esibizioni di mezzi della Dakar, zona commerciale, Supertrack, giochi per bambini… Per informazioni e iscrizioni: www.lescomes4x4festival.com
4° Raduno Internazionale Off Road Italia & Tunisia 2013-2014
Dopo il grande successo della prima edizione, svoltasi lo scorso capodanno, Desert Experience Organization è lieta di invitare tutti gli appassionati di viaggi e avventura alla 2^ edizione del Raduno Internazionale Off Road Italia & Tunisia. La manifestazione sportiva fuoristradistica, non competitiva, in programma dal 28 Dicembre 2013 al 5 Gennaio 2014, accompagnerà appassionati e offroaders alla scoperta del territorio tunisino e delle sue bellezze paesaggistiche. Una settimana a trazione integrale – sapientemente proposta con la nuova formula “raduno” dedicata a chi del continente africano conosce già tutti i segreti ma anche a chi desidera avvicinarsi a questo paese per la prima volta, in piena autonomia ma in totale sicurezza, scegliendo come affrontare tappe e percorsi – che da Tunisi accompagnerà le quattro ruote motrici sino a Douz e all’oasi di Ksar Ghilane, da sempre famose per gli esperti africani, passando per Kairouan e Matmata, fra i luoghi più suggestivi della Tunisia per i centri artigianali e l’architettura troglodita. La manifestazione fuoristradistica è rivolta a tutti i possessori di veicoli a trazione integrale, con l’obiettivo di far scoprire, anche a chi è alla prima esperienza in terra d’Africa, le bellezze naturali, storiche e artistiche di questo angolo del continente africano promuovendo al contempo scambi socio-culturali e momenti di aggregazione con la popolazione locale. Situato nel cuore del Mediterraneo, il territorio tunisino – meta fra le più interessanti ed apprezzate del nord Africa – ben si presta ad ospitare questa prima edizione del raduno off road organizzato da Desert Experience grazie non solo alla posizione geografica molto vicina all’Italia ma anche alle affinità fra i popoli italiano e tunisino che da decenni si intrecciano fra loro mettendo in risalto le radici comuni dei due paesi. Ad accompagnare in questo suggestivo raid alla scoperta della Tunisia sarà ancora una volta lo staff di Desert Experience che fornirà agli equipaggi un road book a tappe giornaliere con percorsi da affrontare in off road, totalmente immersi in una natura incontaminata e fuori dalle tradizionali rotte del turismo, o in alternativa su strade nazionali: i partecipanti riceveranno inoltre coordinate gps e cenni storici su luoghi di interesse storico e artistico da visitare durante il raduno.
Sarà stata veramente l’ultima edizione dell’X-Trem France quella che si è appena conclusa? Dopo dieci anni di incredibili successi, è quello che l’organizzatore Gilles Girousse ha annunciato durante la cerimonia di premiazione. Ci doppiamo veramente credere? Se fosse così sarebbe proprio un peccato perché la gara di Montmorin, nel dipartimento francese delle Hautes Alpes, è diventata una leggenda e perché, grazie alla particolare conformazione geologica del terreno, è una delle più dure ed impegnative del panorama europeo del fuoristrada estremo. Quest’anno, come consuetudine per il periodo pasquale, si sono dati appuntamento a Montomorin i migliori equipaggi europei di questa specialità per dar luogo ad una delle più adrenaliniche competizione che mai abbiamo visto. Giovedì, dopo le verifiche tecniche, sono stati aperti i battenti dell’Ironman Warriors Challenge 2015 con la prova speciale in notturna che ha subito messo in difficoltà alcuni team. Venerdì, sabato e domenica si è disputata le vera e propria competizione con ben 35 prove speciali, divise tra nere, rosse e gialle in base alla difficoltà, da effettuare e ripetere in senso inverso una volta fatte tutte. Protagonista indiscusso di questa decima edizione è stato l’inglese Jim Marsden, navigato da Rocha Helder, del Team Gigglepin che dopo una brutta partenza del venerdì, settimo nella classifica giornaliera, ha disputato un’incredibile rimonta salendo al secondo posto del sabato per poi agguantare la vittoria domenica con un’incredibile serie positiva di risultati. Marsden è stato aiutato in questo suo successo anche dalla sua audacia nell’affrontare i punti più hard delle due “piscine” che gli hanno fatto guadagnare preziosi punti bonus in più. La lotta per il podio è stata comunque molto serrata e gli equipaggi francesi, Syre-Syre secondo, Roche-Porchere terzo e Crisc-Deluca quarto, non hanno certo lasciato vita facile all’effervescente pilota d’Oltre Manica. Se Jim Marsden è il vincitore sportivo dell’Ironman Warriors Challenge, Gilles Girousse ed il suo team sono i vincitori morali non solo per aver saputo mettere in piedi una corsa di tutto rispetto ma soprattutto per essere stati in grado di creare un ambiente altamente conviviale tra tutti i partecipanti, che una volta deposto le “armi” si sono riuniti ogni sera attorno ai tavoli per celebrare e festeggiare la loro amicizia e passione. Dopo questo emozionante ed adrenalinico weekend, dove lo spettacolo non è assolutamente mancato, quello che ci rimane è un fantastico e bel ricordo scritto con un pennarello indelebile nel nostro cuore ed in quello di tutti quelli che possono dire “io c’ero!”. Speriamo che Gilles cambi idea e che il prossimo anno ci ripensi per regalarci un’altra fantastica esperienza.
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Il Marocco, forse una delle più nelle ed affascinanti mete del Nord Africa, è spesso teatro di molte competizioni che grazie alla particolarità del suo terreno, sempre vario ed impegnativo, ed alla bellezza dei suoi luoghi sono diventate famose e blasonate. Tutte queste corse, forse proprio per essere così grandi, hanno però perso quel fascino ed atmosfera che il Carta Rallye ha saputo trovare, mantenere vivo e farne uno dei suoi fiori all’occhiello. Questa competizione, al suo secondo anno di vita, è nata dalla caparbietà ed esperienza nonché dalla passione per il Marocco di Chris Armelin che dopo anni di collaborazione con i maggiori eventi internazionali ha voluto realizzare il suo sogno, proprio in questo unico paese. Il Carta Rallye, svoltosi dal 16 al 23 marzo, ha praticamente attraversato gran parte del Marocco toccando i principali luoghi che, fuoristradisticamente parlando, hanno reso famosa questa terra.
Non sono quindi mancate le piste dell’Atlas, le sabbie di Merzouga e i vari e sempre diversi percorsi verso sud. L’abilità dell’organizzazione, metà francese e metà tedesca coadiuvata dal Rescue Team polacco, è stata proprio quella di cucire tutti questi tracciati con una veste inedita e con un alternanza di terreni che non hanno mai stancato ed annoiato i partecipanti provenienti da Francia, Belgio, Inghilterra e Germania. Questa grande abilità di Armelin e del suo staff ha fatto si che il Carta Rallye, seppur ancora giovane, si è affacciato alla ribalta dei riflettori della notorietà facendo accendere un campanello di allarme tra le organizzazioni concorrenti. Questo grande successo è dovuto essenzialmente a due fatti: percorsi di gara tecnici e impegnativi ed una magnifica convivialità nei campi sia tra i concorrenti che tra gli organizzatori. Le categorie in gara erano tre: auto Cross Country, side by side Cross Country e GPS Challenge. Tra le auto, partite in 18, la lotta per la vittoria è stata subito a due tra i francesi Christophe Girard e Benoit Soulas; quest’ultimo ha purtroppo perso punti nelle ultime giornate di corsa. Alla fine l’esperienza decennale, comprese molte Dakar, di Girard ha avuto la meglio, permettendogli così di aggiudicarsi la seconda edizione del Carta Rallye. In seconda posizione troviamo il quasi esordiente Renaud Jerome ed in terza Chapot Remy; quindi podio tutto francese.
Ottima la prestazione del tedesco Fritz Becker che ha fatto registrare con il suo Mercedes un’impressionante rimonta negli ultimi giorni di gara vincendo le ultime due tappe. Tra i side by side, in 6 sulla griglia di partenza, la vittoria è andata al belga Fabrice De La Barbera, che ha vinto anche la classifica generale. Barbera non ha avuto vita facile e ogni giorno si è dovuto curare degli assalti del francese Pitavy, secondo, e del tedesco Dechent Martin, terzo, che sulle dune marocchine si trova veramente a suo agio. Nel GPS Challenge, categoria mista auto e side by side, la vittoria è andata al belga David Frament su Can Am. La particolarità di questa categoria, molto apprezzata dai partecipanti è dovuta proprio al fatto di essere basata sulla pura navigazione premiando chi raccogliesse il maggior numero di waypoint nel minor tempo e percorrendo la minor distanza possibile. Il Carta Rallye ha visto il suo epilogo a Merzouga al Nomad Hotel con la cerimonia di premiazione trasformatasi quasi subito in una grande festa mentre gli organizzatori erano già proiettati al 2016 per studiare nuovi percorsi per rendere ancora più unica e particolare questa gara che non ha assolutamente nulla da invidiare alle sue dirette concorrenti e che può vantare gli argomenti giusti per un meritato successo.
www.carta-rallye.com
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KING OF THE HAMMERS 1-6 febbraio Johnson Valley – California
Rieccoci in America e più precisamente in California nella Johnson Valley per seguire una delle più spettacolari competizioni di offroad; stiamo parlando ovviamente della King of the Hammers che in soli 9 anni si è trasformata in un evento sensazionale dalla risonanza mondiale. Quello che vi descriveremo non è il semplice reportage di una gara ma il resoconto di un’intera settimana dove motori ed adrenalina la hanno fatta da padroni. Chissà se Dave Cole, l’attuale patron, e Jeff Knoll, cofondatore della Koh con Dave, pensavano nel 2007 quando hanno organizzato questa particolare gara per la prima volta di raggiungere un tale successo e un così alto numero di proseliti. Dicevamo quindi che si è trattato di un’intera settimana di show, inaugurata domenica 1 febbraio con la King of the Motos, un incredibile gara dove canyon rocciosi e tratti veloci nel deserto si mischiano per portare al traguardo finale solo i piloti più tosti. La King of the Motos è stata vinta da Colton Haaker nella categoria Pro mentre tra gli amatori il vincitore è stato Kevin Murphy. Per quanto riguarda le 4 ruote, il programma è stato aperto lunedì 2 febbraio sera con l’incredibile Vision X SRRS vs Ultra4 Shootout che ha visto sfidarsi i piloti della east coast contro quelli della west coast nella “scalata” notturna del temibile Backdoor. In questa gara al fulmicotone si sono sfidate due diverse scuole di pensiero fuoristradistico con prototipi completamente differenti: i Bouncers dell’east side contro gli Ultra4 della west coast. Se la prima edizione dell’anno scorso è stata vinta dalla west coast con Randy Slawson, quest’anno lo shootout è stato dominato dalla costa orientale che è stata ben rappresentata dal vincitore Bobby Tanner che ha scalato il Backdoor in soli 22.547 secondi. Il sessantacinquenne pilota dell’Ultra4 Bill Baird con il suo “single seat” ha ottenuto con 26.22 secondi la terza posizione. Martedì e mercoledì, 3 e 4 febbraio, si sono svolte le 4 Wheel Parts Qualifying che oltre a decretare l’ordine di partenza per la Koh, sono state anche l’ultima possibilità per alcuni piloti di poter accedere alla King of the Hammers. Già in questi due giorni la qualità dei veicoli e dei piloti si è fatta evidente e la lotta per accaparrarsi il miglior tempo e quindi la migliore posizione di partenza è stata molto serrata a tutto vantaggio dello spettacolo per il numeroso pubblico presente. Jason Scherer (01’59.500”), Erik Miller (02’06.500”) e Tom Wayes (02’09.750”) sono stati i tre più veloci nelle qualifiche. Levi Shirley, campione 2014 dell’Ultra4 Europe, con la sua nuova livrea Maxxis si è messo in luce con un ottimo nono posto (02’14.310”) mettendosi dietro nomi di tutto rispetto come Shannon Campbell, Loren Healy e Randy Slawson. Per dovere di cronaca, ricordiamo che mercoledì mattina si è svolta anche la RZR KOH UTV Race dove i side by side hanno gareggiato sul medesimo percorso dell’EMC passando quindi per il Chocolate Thunder. Si è trattato di una gara molto dura ed impegnativa sia per i veicoli che per gli equipaggi; alla partenza erano presenti ben 52 UTV e solo 4 sono riusciti ad arrivare alla fine. Mitch Guthrie con 6 ore, 20 minuti e 22 secondi ha meritatamente vinto questa gara mentre Cody Currie, figlio di John, è stato il vincitore nella categoria amatoriale. Giovedì 5 febbraio sono scesi in campo i 98 equipaggi della Smittybilt Everyman Challenge suddivisi nelle seguenti categorie: Stock, Modified, Legend e Spec. La gara partita alle otto del mattino è stata suggestiva ed emozionante. Alla fine, solo in 12 hanno tagliato la linea del traguardo in tempo utile a dimostrazione che anche l’EMC è tosto ed impegnativo come la sorella maggiore Koh. Il dominatore assoluto Brandon Currie, nipoteo di John vincitore per ben tre volte in questa corsa, ha impiegato ben 5 ore, 57 minuti e 43 secondi per portare a termine la gara aggiudicandosi anche la vittoria nella classe Modified. L’australiano Ben Napier ha vinto nella categoria Legend, Luke Johnson ha dominato nella Spec mentre Matt Peterson con il suo Grand Cherokee ha vinto la Stock. Tutto questo crescendo di tensione, spettacolo e passione ci ha portato giorno dopo giorno all’evento clou e tanto atteso di tutta questa settimana: la King of the Hammers. La Johnson Valley, come consuetudine, ha raggiunto il culmine di spettatori presenti, ben 60.000, e tutti ansiosi di conoscere il nuovo “Re” oltre che di godersi lo spettacolo che solo gli Ultra4 possono offrire. Questa edizione ha visto la presenza in gara di tutti i vincitori delle passate edizioni: Shannon Campbell (2008 e 2011 e unico vincitore con un single-seater IFS), Jason Scherer (2009), Loren Healy (2010 e 2014), Erik Miller (2012) e Randy Slawson (2013); unico assente JR Reynolds vincitore della prima edizione del 2007 con Slawson come navigatore. Altra nota di colore per questa edizione della Koh è che quest’anno è scesa in campo tutta la famiglia Campbell; oltre a Shannon troviamo il figlio Wayland di 19 anni e la figlia Bailey, di 18 anni, unica donna in corsa. Ogni anno che passa, la King of the Hammers si fa sempre più dura e quest’anno il percorso, nonostante le modifiche al tracciato nel deserto per l’espansione della 29 Palms Marine Base, è stato portato a ben 215 miglia, 17 in più del 2014, con un tempo massimo di 14 ore per percorrere i tre giri di gara. La giornata più importante di questa manifestazione unica è iniziata alle 6 del mattino con l’allineamento dei 129 partecipanti alla Koh, rappresentanti di ben 8 nazioni, lungo le via di Hammertown. Alle 8 del mattino con un atmosfera da Apocalypse Now dovuta agli elicotteri della produzione che sorvolavano Hammertow illuminati dai raggi radenti del sole che si alzava sul “lake bed” tutto è iniziato. La partenza, il Backdoor, il Chocolate Thunder e gli altri trails sono stati presi d’assalto dal numeroso pubblico che non è stato deluso affatto dalle prodezze di tutti i piloti che hanno infuocato con le loro gesta gli animi dei numerosi fans. I colpi di scena non sono mancati e fino all’ultimo non è stato ben chiaro chi potesse essere il vincitore della King of the Hammers 2015. Per un attimo il texano Clay Gilstrap ha preso la testa della corsa e con Shannon Campell e Bill Baird fuori dai giochi si pensava potesse essere lui a giocarsela con Erik Miller. Un problema meccanico di Gilstrap e un’impressionante rimonta di Randy Slawson hanno messo in dubbio il risultato finale che nell’ultimo giro si è rivelato essere una lotta tra Miller e Slawson. Alla fine, per la seconda volta il “Re” della King of the Hammers è Randy Slawson che ha chiuso la gara in 8 ore, 52 minuti e 23 secondi davanti ad Erick Miller. Il terzo e meritatissimo posto è andato al giovane, 22 anni, Levi Shirley che dopo il successo dello scorso anno in Europa, che gli ha fatto guadagnare la sponsorizzazione ufficiale di Maxxis, ha coronato la sua carriera con una prestazione da vero campione. Levi è stato l’unico sul podio a bordo di un single-seater IFS e questo gli fa ancora più onore. Quest’anno solo in 17 su 129 alla partenza sono riusciti a chiudere in tempo la gara; purtroppo dobbiamo segnalare che i 3 piloti europei, Fabio Manno (Italia), Axel Burmann (Belgio) e Ralf Kueller (Germania) non sono riusciti a portare a termine la loro impresa. A loro vanno comunque i nostri complimenti per l’impegno e la sportività dimostrata sia durante che prima della gara; è già comunque un grande onore aver potuto partecipare alla King of the Hammers. Chiusi i battenti a stelle e a strisce, la spettacolare Ultra4 si trasferisce in Europa per il campionato 2015 che prevede 4 tappe: Francia, Italia, Inghilterra e Portogallo. Tutte le informazioni sul sito ufficiale www.ultra4europe.com.
Tutti i risultati qui: http://ultra4racing.com/the-inside-line/
Foto e testo di Paolo Baraldi
www.paolobaraldi.it
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