Eredi della mitica serie 40, apprezzata in tutto il mondo per le eccellenti qualità off road, i Land Cruiser LJ70 LX turbo diesel hanno fatto il loro ingresso nel panorama fuoristradistico italiano a partire dal 1984 quando Toyota scelse la versione pick up tre porte per sostituire degnamente le prime 4×4 prodotte nei propri stabilimenti. Restyling e migliorie tecnologiche che nel corso degli anni hanno interessato questo modello del marchio giapponese non hanno però scalfito in alcun modo le linee sobrie e squadrate della carrozzeria dell’LJ70 che continua a mantenere intatto, a distanza di decenni, un look decisamente off road. Robusto, leggero e dalle dimensioni compatte, il 70 – in questo servizio nella versione autocarro dotato di gancio traino – è uno dei fuoristrada più apprezzati per la versatilità che ne permette l’utilizzo su strada così come sugli sterrati e nei deserti africani, complice anche l’assoluta mancanza di elettronica.
Ad occuparsi della preparazione e dell’allestimento del passo corto Toyota è stato ancora una volta il veneto Stefano Berno, appassionato di motori e quattro ruote che, grazie alla collaborazione di Steven Fraccaro, esperto conoscitore di meccanica Toyota, ha fatto di questo piccolo 4×4 un perfetto “prototipo di serie” dove accessori specifici per l’off road ben si sono abbinati a componenti originali del marchio giapponese. Per testare l’LJ – uscito dall’officina dopo una cinquantina di ore di lavoro – è stata scelta la pista del Fuoristrada Club Montegrappa a Possagno (Treviso) dove alla guida del 4×4 si sono alternate anche Angela e Lisa, neanche a dirlo appassionate di off road come il babbo Stefano. Pregi dell’LJ? “Sicuramente le dimensioni ridotte e compatte che, assieme alla leggerezza e all’ampio raggio di sterzata, ne fanno un 4×4 perfetto per affrontare i passaggi più stretti fra i boschi delle nostre regioni – spiega Berno – Con l’assetto originale, anche se un po’ rigido, abbinato a pneumatici tassellati questo 2.5 è a suo agio anche sul fango più impegnativo dove non ha nulla da invidiare ad altri fuoristrada. Un difetto? Diciamo che qualche cavallo in più non guasterebbe anche se le performance sono già buone”. Protagonista di raduni e uscite off road in tutt’Italia, fra cui il recente Toyota Day a Ferrara, questo 2.5 turbo diesel ha dimostrato di saper dare filo da torcere a ben più potenti veicoli a trazione integrale. Se fra i prossimi interventi da realizzare ci sono già in programma la sostituzione dell’assetto originale con uno + 4 pollici e una modifica alla barra dello sterzo, per il blu arancio della carrozzeria non sono previste riverniciature. Ma vediamo in dettaglio la scheda tecnica con modifiche e interventi su questo tre porte motorizzato 2.5.
Nuovo motore con turbina Saito
E’ un propulsore 2.5 da 85 cavalli ad azionare l’LJ70 dotato di motore in linea a 4 cilindri con alimentazione a gasolio e cambio manuale a 5 marce più riduttore. Con i suoi 170 mila km, su questo modello serie 70 è stato rifatto da poco il motore che ha visto, fra l’altro, la sostituzione di cilindri, pistoni e bronzine. Il preparatore ha provveduto inoltre a modificare la pompa del gasolio aprendone le valvole per favorire l’arricchimento del carburante in modo così da assicurare maggiore spunto al 4×4. A completare gli interventi sul motore è stata la sostituzione della turbina originale, che dava problemi di trafilamento dell’olio e di scarsa risposta ai bassi giri, con una più performante prodotta dalla Saito. Il kit scelto per equipaggiare il Land Cruiser utilizza turbine Mitsubishi caratterizzate da una struttura specifica per l’uso gravoso e maggiormente robusta rispetto alle altre presenti sul mercato. Particolare poi il sistema di trattenuta olio di tipo “labirintico” (e non a carboncino come per Toyota) in grado di garantire una migliore tenuta anche in fase di aspirazione. Quasi completamente di serie l’impianto elettrico su cui si è intervenuto sostituendo soltanto la batteria originale con una marca Varta con amperaggio 75 volt alloggiata sul lato destro del vano motore.
Interno sobrio ma funzionale
Pochi fronzoli per l’interno di questo serie 70 che si presenta con un abitacolo dalla linea sobria ma estremamente funzionale grazie agli accessori racing e agli strumenti specifici per l’off road. Dettagli in alluminio sono stati scelti per la pedaliera, realizzata con speciale materiale antiscivolo, e per i pomelli delle leve cambio e riduttore mentre in sostituzione del volante originale il preparatore ha optato per uno sportivo in pelle prodotto dalla Momo. I sedili reclinabili di serie, alloggiati su guide scorrevoli anch’esse originali, sono stati affiancati da cinture di sicurezza Sparco con attacco a due punti, più adatte all’utilizzo fuoristradistico. Sul cruscotto, nel tunnel centrale, trova spazio l’impianto radio CD con frontalino estraibile della Pioneer sopra la quale è stata alloggiata una pulsantiera dedicata ai comandi dell’LJ. Da sinistra a destra trovano spazio gli interruttori di corrente e avviamento del motore, quelli per l’accensione della luce posteriore e per l’azionamento del verricello e i pulsanti on/off per il blocco posteriore ARB e il compressore. Sempre sul cruscotto, lato passeggero, è stato posizionato l’impianto ricetrasmittente CB, modello Alan 48, dotato di microfono esterno e antenna Midland. Nel vano bagagli, sul lato sinistro, si è scelto invece di installare un piccolo compressore marca ARB utilizzato per azionare il blocco posteriore e per il gonfiaggio dei pneumatici. A completarlo c’è un pratico serbatoio supplementare per l’aria compressa della capacità di 5 litri, con raccordi e manometro, fissato alla base del cassone con staffe di rinforzo.
Allestimento esterno e dotazioni di sicurezza
Fari tondi, taglio squadrato e linea compatta per questo tre porte turbo diesel del 1987 che non passa certo inosservato fra gli appassionati del marchio Toyota, non fosse altro che per il look da cartoon conferitogli dalle decalcomanie di Speedy Gonzales sulla carrozzeria blu arancio. Al parabrezza inclinato e ai tradizionali fanali anteriori e posteriori di forma rettangolare, è stato abbinato un telo in materiale termoplastico PVC resistente ed impermeabile all’acqua scelto a protezione del cassone/vano bagaglio: facilmente riavvolgibile grazie alle pratiche chiusure laterali con bottoni a pressione, il telo permette il doppio utilizzo dell’LJ sia nella versione estiva che in quella invernale. Se il sottoscocca è rimasto quasi completamente di serie ad eccezione dell’adozione di una piastra para serbatoio realizzata in duralluminio con spessore 3 mm, per l’equipaggiamento off road del 70 si è intervenuti scegliendo ed installando accessori artigianali a cui se ne sono affiancati alcuni prodotti dalle aziende specializzate del settore 4×4. In sostituzione al paraurti anteriore ne è stato adottato uno più robusto in ferro, con lamiera spessore 6 mm, di fabbricazione “home made” e predisposto per l’alloggiamento del verricello. Verniciato in nero opaco, sul paraurti sagomato è stato fissato, con apposite staffe, un Come Up da 12 mila libbre completato dalla rulliera in acciaio e dal cavo tessile lungo 60 metri. A bilanciare i 40 kg di peso dell’avantreno ci ha pensato il paraurti posteriore con i suoi 60 chilogrammi, anch’esso costruito in ferro con spessore 6 mm, più adatto per la guida in fuoristrada grazie al miglior angolo d’attacco nonostante il peso maggiore rispetto all’originale. Per migliorare l’impianto di illuminazione posteriore, sopra la targa, è stato fissato con apposito supporto un faro da lavoro da 55 watt marca Hella. Alle dotazioni off road, il preparatore ha affiancato anche una robusta struttura tubolare installata a protezione del vano posteriore del pick up: costruito artigianalmente con tubi in ferro del diametro di 6 cm,il roll bar è imbullonato al cassone e al telaio con piastre di supporto in lamiera di dimensioni 5 x 15 cm. Infine, per potenziare le performance dell’LJ si è provveduto a modificare l’impianto di scarico originale a cui sono stati eliminati i silenziatori sostituiti da un unico terminale di uscita diretta collocato al posteriore, sul lato guida del Toyota.
Assetto originale e pneumatici da estremo
Verve corsaiola per questo passo corto di casa Toyota che dimostra di possedere spiccate doti fuoristradistiche destreggiandosi con grande facilità fra twist e guadi su terreni estremi. Spirito off road di cui è dotato già grazie all’ottimo assetto in dotazione di serie a cui è stata affiancata una gommatura specifica per l’off road su fango. L’LJ70 monta infatti, sia all’anteriore che al posteriore, ammortizzatori e molle originali, buon compromesso per la guida su asfalto e in fuoristrada. Pressoché inesistente nell’attuale allestimento, un maggior rialzo dell’assetto permetterebbe però al Land Cruiser serie 70 di guadagnare in escursione con conseguenti vantaggi nei passaggi hard. Proprio per sopperire a questo limite e per ridurre la rigidità del retrotreno, è già stato acquistato il kit completo Old Man Emu con molle e robusti ammortizzatori Nitrocharger, a gas speciale a bassa pressione e a doppia camera di protezione, con rialzo + 4 pollici da installare all’anteriore e al posteriore. Per completare il reparto sospensioni del 2.5 turbo diesel il preparatore ha scelto delle tassellate ricoperte della Ziarelli, modello Extreme Forest, nella misura 285/75 R16, adatte al fuoristrada più impegnativo grazie anche all’ottimo grip su fango. I pneumatici sono montati su cerchi in ferro originali Toyota con offset 0 corredati di distanziali da 3 cm per allargarne la carreggiata.