Winter Off Road in Finland – Una suggestiva spedizione invernale oltre il Circolo Polare Artico attraverso i territori della “Guerra d’Inverno”, conflitto russo-finlandese che costò al paese scandinavo la perdita del territorio della Karelia. Ecco il reportage di 2 Land Rover in viaggio per 26 giorni fra neve e ghiaccio.
Una saga finlandese narra che un gigante della foresta, mentre trasportava un recipiente pieno d’acqua per la sauna, inciampò in una radice: l’acqua si rovesciò a terra formando quella miriade di laghi, fiumi e paludi che ancora oggi caratterizza questo affascinante territorio. Vista dall’alto la Finlandia appare come un immenso “craquelé” (termine francese che significa screpolatura e che indica una tecnica decorativa come ci spiega Giovanni, uno dei protagonisti del viaggio, che non a caso ha fatto della pittura una delle sue più grandi passioni artistiche) con corsi d’acqua a collegare fra loro i 200 mila laghi che costellano la foresta boreale, la taiga e la tundra.
Un territorio con paesaggi incontaminati fra i più suggestivi di tutta Europa tanto da ospitare una delle più importanti spedizioni off road organizzate dal Gruppo Sextant, fondato da Giovanni Dondi nel lontano 1975 ed oggi una delle realtà fuoristradistiche più attive in Italia grazie ai numerosi viaggi esplorativi in Africa, Groenlandia, Quebec, Labrador e Russia (solo per citarne alcuni). Protagonisti di questo tour 4×4 oltre il Circolo Polare Artico, alla scoperta dei territori della “Guerra d’Inverno”, il conflitto russo-finalndese che durante la 2^ guerra mondiale costò alla Finlandia la perdita di parte del territorio della Karelia (regione orientale confinante con la Russia), sono stati due Land Rover che per ben 26 giorni hanno attraversato un percorso tortuoso che dall’Italia li ha accompagnati in Austria, Germania, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia sino a toccare terra suomi.
Una straordinaria avventura realizzata al termine della lunga notte polare quando le ore di luce disponibile a 70° di latitudine nord – 500 km oltre il Circolo Polare Artico – permettono non solo di viaggiare di giorno ma anche di ammirare la Finlandia più autentica, quella fuori dalle tradizionali rotte del turismo.
Fra idiomi arcaici, leggende popolari, storia e natura incontaminata ecco l’entusiasmante reportage di viaggio (da non perdere assolutamente!) di Giovanni ed Erina Dondi, autori della spedizione in compagnia di Flavio Sozzi ed Esther Grotti, alla scoperta della Karelia finlandese. Rigorosamente in off road e con due Land Rover – un 110 ed un 90 – camperizzati ed equipaggiati con verricelli, binde e…catene da neve!
Dall’Italia alla Finlandia attraverso i paesi baltici
La spedizione “Winter in Finland” inizia da Milano da dove i due equipaggi partono con destinazione Karelia, regione finnica che si estende da 61° a 64° di latitudine nord, da Laapperante fino a Kumo, uno dei territori più affascinanti e selvaggi di tutta la Finlandia. Ad accompagnare il tour 4×4 è un lungo trasferimento alla scoperta dei paesi baltici (Lituania, Lettonia ed Estonia) sino ad Helsinki, capitale suomi raggiunta imbarcando le fuoristrada sul traghetto che da Tallinn arriva sino in terra finlandese. Giusto il tempo necessario per procurarsi le carte stradali dettagliate e poi il gruppo riparte da Helsinki per percorrere i primi 360 chilometri di questa avventura off road sotto un cielo sgombro da nubi e con la neve a chiazze ai bordi delle foreste. Raggiunta Savonlinna, nella “Regione dei Laghi”, gli equipaggi fanno sosta sulle sponde del grande specchio d’acqua Pielinen dove ad ospitare il loro primo campo è un istmo boscoso che si protende verso il centro del lago stesso: sulla sponda opposta si intravede il villaggio di Vuonislahti, posto sulla direttrice per Sumo. Se il ghiaccio fosse in grado di reggere il peso delle Land Rover la spedizione potrebbe accorciare di 60 km la risalita verso Nord.
La ricognizione a piedi con la luce della luna che illumina a giorno la superficie ghiacciata dove si notano tracce di pneumatici lascia letteralmente senza respiro. All’alba, i raggi del sole fanno capire che non si tratta solo di tracce ma di una vera e propria pista segnalata da paletti di legno infissi nelle crepe del ghiaccio. Il transito, come indica un cartello, è consentito solo a mezzi che non superano le 3 tonnellate: il 110 di Giovanni ed Erina, equipaggiato con attrezzature off road e viveri per un mese, è proprio al limite ma grazie all’incoraggiamento di un pescatore locale (che rassicura i quattro viaggiatori italiani sullo spessore del ghiaccio presente, sufficiente a reggere il peso di un camion), inizia a percorrere la pista accompagnato da immancabili sinistri scricchiolii. L’ambiente è di una bellezza che non ha eguali grazie anche al riverbero del sole sui cristalli di neve ghiacciata che crea quell’immenso caleidoscopio animato dal movimento dei due Defender. Ripresa nuovamente la strada asfaltata (con un po’ di tristezza…) si punta in direzione nord sfilando a poca distanza dal confine russo. Il giorno successivo Giovanni e Flavio imboccano una pista innevata che accompagna nei pressi della collina di Iivaara, punto panoramico della regione, dove i due 4×4 si destreggiano perfettamente fra la neve: il territorio visitato dalla spedizione a trazione integrale è zona di parchi naturali fra i più apprezzati per il trekking e le attività outdoor.
Dall’alto lo sguardo spazia sui laghi ghiacciati che si susseguono sino alla corona di conifere che definisce l’orizzonte. L’interessante deviazione off road finisce a Kusamo dove si riprende l’asfalto per raggiungere il Circolo Polare Artico: quando il GPS indica la latitudine di 66° 33’ i due equipaggi si ritrovano, come in una sfida, ad individuare per primi un cippo o un cartello che indichi il passaggio del celebre parallelo. Inutile….nulla infatti indica il raggiungimento di questo famoso riferimento geografico. Ancora in marcia verso nord, ad accogliere ora i quattro viaggiatori è la terra lappone con la strada che si restringe sempre di più solcata soltanto da tracce di motoslitte. Si sgonfiano gli pneumatici e, non senza qualche intervento con verricello e strop, le due Land Rover percorrono paesaggi a dir poco panoramici con scenari di foreste rigogliose interrotte solo da colline tondeggianti. Da Sodankyla, dove il gruppo pernotta in un caratteristico lodge con uso di cucina, riprende il viaggio, sempre verso nord, e dopo aver percorso 50 chilometri, le due fuoristrada imboccano una pista invernale che si rivela sin da subito piuttosto impegnativa.
E’ un lungo traversone che collega fra di loro le due direttrici stradali che scendono da Inari. La neve è profonda tanto da richiedere il montaggio delle catene (auto costruite con maglie ritorte ad andamento incrociato) sulle quattro ruote: l’operazione richiede quasi un’ora ma il risultato permette di procedere senza più intoppi…o quasi! La pista è lunga 60 km ed ha un andamento tortuoso: il ghiaccio la rende a tratti ancor più difficile da percorrere tanto che le due Land Rover in alcune occasioni scivolano sul lato della pista dove la neve ha una profondità insondabile. Il disimpegno dei mezzi richiede non poca fatica soprattutto perché per assicurare le strop agli abeti è necessario muoversi sulla neve fresca che…non sempre regge il peso dei quattro viaggiatori. Dopo aver spalato neve a gran quantità, i Defender si rimettono in viaggio sino a quando sul percorso si raggiunge uno spiazzo adatto ad allestire il campo: per cena, spaghetti all’amatriciana e polpette di renna, un bizzarro abbinamento gastronomico armonizzato con Ortrugo (vino vicentino) e vodka finlandese! Perfetto per brindare alla terra dei sami. Il giorno successivo la spedizione raggiunge il villaggio di Kistala dove la pista piega decisamente a nord per poi congiungersi alla strada per Inari che si raggiunge prima di sera.
Rotta verso sud…
Dopo essersi spinto oltre il Circolo Polare Artico, il viaggio inverte la rotta scendendo verso sud dove i due equipaggi incontrano…il vero freddo: misteri delle correnti polari! Alla latitudine di 67°20’ le due Land Rover imboccano una nuova pista innevata solcata solo dalle motoslitte: montate le catene da neve, mentre inizia a nevicare a larghe falde, i Defender riprendono il loro percorso. Ad occidente, un tenue bagliore violetto tinge l’orizzonte e quando i fiocchi ne attraversano la linea si accendono come luminarie di un addobbo natalizio. L’aria tersa rende straordinariamente limpida la volta stellata e a nord la Stella Polare, che fa da perno al timone dell’Orsa Minore, appare alta e luminosa come non mai. Il territorio ancora ondulato offre l’opportunità di spaziare con lo sguardo sull’immensa distesa della foresta. Un pranzo all’aperto intorno al tavolino da campeggio precede l’ultimo tratto di pista: l’impatto con l’asfalto coperto da un sottile strato di ghiaccio crivellato di buche non ha più certo il sapore dell’avventura che ha portato in Karelia. Sotto la neve, il tour prosegue sulla strada oltre Muonio dove si incontra un apprezzato centro che organizza escursioni con cani da slitta. Senza nulla togliere ai luoghi turistici, Giovanni ed Erina così come Flavio ed Esther preferiscono soffermarsi in una fattoria lappone, piuttosto fuorimano dal turismo, gestita da una coppia di giovani sami che si esibiscono in costume tradizionale.
Il giorno dopo imboccato un sentiero innevato le fuoristrada riescono a percorrere solo pochi chilometri perché il sole splendente ha ormai sciolto velocemente la neve tanto che il 110 non tarda a scivolare ed infossarsi nel canale di scolo a lato della pista. Il sole si dilegua e mentre i due equipaggi lavorano per più di un’ora con binda, verricelli e pale per rimettere sulla pista 110 e 90 (quest’ultimo finito anch’esso spanciato nel tentativo di recuperare l’altro Defender) si scatena una vera e propria tormenta di neve. Le condizioni meterologiche non aiutano certo i due equipaggi ma lo scenario a cui hanno la fortuna di assistere non si può spiegare (almeno a parole). Raggiunta la strada ci si accorge che anche l’asfalto sta creando problemi al transito: l’alternanza di caldo e freddo ha infatti creato un sottile strato d’acqua ghiacciata che rende difficile persino muoversi a piedi. Si procede così a passo d’uomo verso sud sino a Rovaniemi dove il gruppo si sistema in un campeggio (la temperatura notturna è scesa a -24° e all’interno dei due Defender si è congelato tutto). Ed è proprio la città di Babbo Natale, la più grande fabbrica di turismo della Finlandia, a segnare il termine della parte avventurosa di questo viaggio. Dopo migliaia di chilometri percorsi nel bel mezzo della natura più selvaggia, in compagnia di aurore boreali e laghi ghiacciati, il tour 4×4 si conclude su rotte turistiche alla scoperta del Castello di Neve di Kemi, dello zoo safari di Rauna, del Golfo di Botnia e delle principali città finniche fra cui Vaasa e Tampere sino a raggiungere nuovamente la capitale Helsinki. Un lungo trasferimento su percorsi che sfiorano un’ultima volta laghi, fiumi e paludi di questo maestoso territorio del nord Europa. Un viaggio che difficilmente si può dimenticare anche perché a ricordarlo è proprio il gigante della foresta, quello con il recipiente colmo d’acqua che si inciampò in una radice…
Si ringraziano per le fotografie Giovanni Dondi ed Esther Grotti
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Finlandia
Forma di governo: Repubblica Parlamentare
Capitale: Helsinki
Superficie: 338.424 chilometri quadrati
Lingua: Finlandese, svedese e sami
Religione: Luterani e ortodossi
Valuta: Euro
Storia: Abitata fin dall’epoca antica da gruppi di lapponi e successivamente invasa dai finni (da cui il nome Finlandia), nel 1154 ebbe inizio su questo territorio il dominio svedese durato quasi 7 secoli e caratterizzato dall’introduzione del cristianesimo da parte del re svedese Eric. Nel 1809 la Finlandia venne conquistata dalle armate dello zar Alessandro I° trasformandosi in un granducato autonomo collegato all’impero russo. Il 6 dicembre 1917, poco dopo la rivoluzione d’ottobre in Russia, la Finlandia dichiarò la propria indipendenza. A seguito del tentativo di stabilire un governo monarchico, nel 1918 il paese fece l’esperienza di una breve ma sanguinosa guerra civile che avrebbe caratterizzato la politica locale per molti anni. Nel 1919 nacque l’attuale repubblica finlandese. Durante la 2^ guerra mondiale, il paese si trovò a combattere contro l’Unione Sovietica ben due volte in occasione della Guerra d’Inverno (1939-1940) e, dal 1941 al 1944, nella cosiddetta Guerra di Continuazione. I trattati di Parigi firmati nel 1947 con l’Unione Sovietica sancirono delle restrizioni territoriali per la Finlandia che si vide strappare parte del territorio della Karelia. Componente dell’Unione Europea dal 1995, la Finlandia è l’unico paese scandinavo ad aver adottato l’Euro come moneta nazionale in sostituzione del marco finlandese.
Geografia: La Finlandia, con un territorio di oltre 338.000 chilometri quadrati, è il settimo paese d’Europa per estensione. Situata nell’area subartica dell’Europa settentrionale, posta tra il 60° e 70° parallelo di latitudine, confina ad ovest con la Svezia, a nord con la Norvegia, a sud est con la Russia e con l’Estonia (da cui la separa il Golfo di Finlandia). Il territorio, ricoperto da rigogliose foreste boreali e da zona artica, è disseminato di specchi d’acqua: i laghi, dalle forme frastagliate e di origine glaciale, sono concentrati per lo più nella zona centro meridionale. I più importanti sono il Saimaa, il Päijänne e l’Inari. I fiumi – fra cui il Torne, il Kemi, il Muonio e l’Oulu (unico navigabile) sono invece caratterizzati da un corso breve e irregolare. Le coste finniche si estendono per circa 1.100 km e di fronte ad esse il mare è punteggiato da una miriade di isole e isolette (circa 180.000 quasi quanti sono i laghi), il cui principale arcipelago si trova al largo della costa sudoccidentale (Arcipelago delle Aland). Questo paese scandinavo non possiede rilievi montuosi molto elevati: quelli più alti (Tunturit) si trovano nella regione della Lapponia. La cima più alta, l’Halti, nella porzione nord-occidentale del territorio, raggiunge appena i 1328 metri.
Gastronomia: La posizione geografica della Finlandia, fra occidente e oriente, ne ha influenzato le abitudini culinarie creando specialità gastronomiche con richiami alla cucina russa e continentale. Fra i piatti a base di pesce – cucinato al forno, affumicato, crudo sotto sale, fritto o bollito – vale la pena assaggiare quelli con trota, salmone e aringa del Baltico. Altrettanto utilizzata dai finlandesi, la carne (bovina e suina) viene servita affumicata, in stufato o in filetti al forno anche se quella di renna, specialità lappone, è la più apprezzata. Moltissime le varietà di pane (segale, frumento, orzo, cereali misti…) e di paste salate (soprattutto quelle di origine kareliana) su cui la tradizione vuole sia spalmato dell’ottimo burro salato finlandese. Da assaggiare assolutamente anche il “karjalanpiirakka”, tortino di riso e patate, e il “kalakukko”, pasticcio di pesce e carne di maiale in crosta. Ottimi infine dolci e biscotti, vino nazionale a base di ribes e liquori con frutti di bosco.
Acquisti: La Finlandia offre un’ampia gamma di prodotti da acquistare molti dei quali espressione di un fiorente artigianato locale e di un design che si ispira alla natura.
Fra i souvenir più apprezzati ci sono oggetti in legno (accessori per la cucina e collane), ceramiche e tappeti oltre ai
prodotti tipici della lavorazione della pelle di renna e coltelli lapponi (i Marttiini sono i più famosi). Questo paese è anche uno dei migliori in cui fare prelibati acquisti gastronomici scegliendo fra salmone (quello affumicato è ottimo), aringhe, caviale, formaggi tipici della Lapponia, dolci (ottimi i prodotti della Fazer), frutti di bosco (mora artica), liquori a base di bacche e vodka finlandese.
Flora e fauna: Particolarmente ricca e varia la flora finlandese si presenta con 1.200 varietà di piante e altrettante specie differenti di licheni. Il 70% del territorio finnico è occupato da foreste mentre le specie arboree presentano una maggiore varietà al sud con aceri, pioppi, ontani e olmi mentre al nord prevalgono betulle e conifere. Oltre il Circolo Polare Artico la foresta si dirada fino a cedere il posto alla vasta tundra dove la flora è costituita principalmente da licheni. Fra la fine di maggio e settembre quando sbocciano i fiori e maturano i frutti di bosco, il territorio si tinge di mirtilli e uva marsina mentre al nord trovano spazio distese di mora artica. Per quanto riguarda la fauna, le foreste finlandesi sono popolate da differenti specie di mammiferi come l’orso bruno, il più grande ed il più raro. Fra gli animali più diffusi vi sono la lince, la volpe, il lemming (tipico delle zone artiche) e lo scoiattolo volante (nella taiga) mentre nella regione lappone ci sono renne – se ne contano circa 230.000 esemplari – e alci. Nella zona orientale del territorio vive il lupo (circa 150 esemplari) mentre nelle aree lacustri si può incontrare anche la rara foca degli anelli. Molto ricca infine l’avifauna con oltre 300 differenti specie di uccelli fra cui strolaghe, gufi, falchi pescatori, fringuelli e gru. [/toggle]