Land Rover è da sempre sinonimo di avventura e di viaggi in condizioni particolari; gli appassionati di questo marchio, sparsi in ogni angolo del mondo, sono innumerevoli ed il loro amore per questo fuoristrada è incondizionato e nulla potrebbe fargli cambiare idea. Le occasioni di incontro per i possessori di questi leggendari 4×4 sono ormai innumerevoli ma una su tutte è davvero particolare ed interessante perché riesce a far convivere in se le innumerevoli sfaccettature di questa passione: spirito di gruppo, voglia di praticare fuoristrada, desiderio di avventura ed infine amore per i viaggi ed in particolare quelli africani. L’evento di cui stiamo parlando si chiama Transland ed è organizzato dalla francese Amada Aventure.
Questo viaggio, dedicato esclusivamente ai 4×4 di casa britannica, è giunto alla sua terza edizione e dopo le prime due spedizioni tunisine, l’organizzazione d’Oltre Alpe ha rivolto la sua attenzione al Marocco, spinta anche dalla particolare situazione politica della Tunisia e delle Libia. Ben 80 equipaggi, per la maggior parte francesi ma anche svizzeri, spagnoli e belgi, si sono dati appuntamento il 21 aprile a Barcellona per imbarcarsi sulla nave Majestic che li ha traportati a Tanger da dove è iniziata questa incredibile ed affascinante avventura.
Dominique Rosset, patron di Amada Aventure, ha gestito, coadiuvato da un numeroso staff, questa esperienza con grande maestria; per garantire a tutti i partecipanti il massimo del divertimento e la più completa sicurezza ha formato tre gruppi di viaggiatori suddivisi in base all’esperienza di guida ed alla preparazione del veicolo. I “raiders”, ovvero i più esperti, erano quelli che partivano al mattino per primi e che macinavano più chilometri; sotto la supervisione dell’esperta guida Jean-Charles Poulat seguivano un impegnativo percorso riservato esclusivamente a loro.
Il gruppo “randonnee 2”, il più numeroso, viaggiava lungo un percorso più semplice e con dei tempi di percorrenza meno tirati senza disdegnare però alcuni tratti di guida più difficile. In fine abbiamo la carovana dei “randonnee 1”, con mezzi di serie e con poca o nessuna esperienza di viaggi africani, che utilizzavano le piste più semplici e si dedicavano molto di più all’aspetto turistico del viaggio, senza tralasciare però il battesimo della sabbia seguendo i preziosi consigli delle guide di Amada.
Quello che più ci ha impressionato di questa Transland, oltre ai paesaggi del Marocco che sono veramente incantevoli ed offrono una moltitudine infinita di scorci sempre diversi l’uno dall’altro, è il pieno senso di libertà che i partecipanti hanno potuto respirare grazie alla metodologia di viaggio intrapresa dagli organizzatori: ad ogni equipaggio veniva consegnato giornalmente il road book della tappa con tutti i punti GPS da seguire e con i way point di controllo, in modo che ognuno potesse vivere questa esperienza in piena autonomia; era comunque obbligatorio viaggiare in gruppi di tre fuoristrada per sopperire ad ogni inconveniente in attesa delle auto scopa che si preoccupavano che tutti arrivassero senza problemi a fine percorso.
Dopo otto fantastici giorni e 2490 km che hanno svelato un Marocco unico ed affascinante, tutti i partecipanti hanno confessato di aver veramente apprezzato questa esperienza ed hanno chiesto di ripetere il prossimo anno questa entusiasmante avventura con la medesima destinazione.
Da parte nostra ci sentiamo vivamente di consigliare questo viaggio a tutti i fuoristradisti italiani che posseggono un Land Rover, sia esso un Defender, un Range Rover, un Freelander o un Discovery; noi di Quattroxquattro ci saremo e vi assicuriamo che l’aria che si respira alla Transland è in piena sintonia con lo spirito di vita che anima ogni “landista”.