BALKAN BRESLAU BULGARIA – dal 22 al 29 Settembre 2012

Tre settimane fa la Breslau Poland Rally 2012 è finita e per molti ciò significa che “after the rally is before the rally”, perchè l’edizione del 20 ° anniversario della gara inizierà tra poco. Dal 22 al 29 settembre 2012 la Balkan Breslau si svolgerà nel paradiso dell’off road: la Bulgaria.

L’anno scorso, per la prima volta, la Breslau ha ampliato i suoi orizzonti con gli inediti territori dell’Europa sud-orientale ed ha chiesto ai propri concorrenti di partecipare a questa nuova sfida, con nuovi percorsi e  nuovi paesaggi. L’edizione 2011 della gara ha anche visto il lancio, con successo, di una nuova classe: la Cross Country. Auto, moto e ATV delle due categorie di gara (Extreme e Cross Country) hanno corso una lunga avventura off-road attraverso i Carpazi rumeni fino alla costa bulgara del Mar Nero, sperimentando un terreno molto diverso da quello della Polonia ma con gli standard organizzativi classici del Rally Breslau. I partecipanti, soddisfatti della competizione sono rientrati a casa nelle vesti di ambasciatori di questo nuovo evento. E’ stato riscontrato un notevole interesse per la Balkan Breslau sia da parte dei veterani della gara che da parte di nuovi concorrenti; le domande di iscrizione sono aumentate considerevolmente, soprattutto dalla Francia (il doppio rispetto allo scorso anno), dalla Svizzera ed anche dai Paesi Bassi.

Quindi… arriva la Balkan Breslau 2012:

Territorio, terreni, percorsi

L’edizione di quest’anno della Balkan Breslau si svolgerà esclusivamente in Bulgaria. La ragione di questa scelta è legata alla volontà di ridurre al minimo i trasferimenti su asfalto e accorciare le distanze tra i campi. Ciò non significa che mancheranno le bellissime tappe sulle montagne rumene;  i Carpazi sono stati quindi sostituiti dai monti dei Balcani. Lo sapevate che la metà del territorio della Bulgaria è montuoso e che qui le persone hanno un quotidiano bisogno di veicoli fuoristrada?

La partenza della gara avverrà a Russe, sul Danubio, che segna il confine tra la Bulgaria e la Romania. Presso il campo, alla periferia della città, i partecipanti potranno arrivare da Giovedi 20 settembre.  Sabato mattina si svolgerà il prologo nei pressi del bivacco. La prima prova speciale (SS1) inizierà subito dopo con ordine di partenza in base alla classifica del prologo. Si tratta di un percorso ad anello attraverso l’area di Rusenski Lom. La SS1 inizia per la categoria Extreme con un tratto in puro stile Breslau: guadi, navigazione precisa e vecchie strade forestali. La classe Cross Country andrà invece lungo la valle del Danubio con un tracciato che metterà alla prova le sospensione e il lavoro di squadra dell’equipaggio. Cross Country non significa solo velocità; tecnica, resistenza fisica, affiatamento e intuizione sono le doti che alla fine contano e fanno la differenza. Domenica il convoglio del rally si muove da Russe per andare nel cuore dei Monti Balcani; il percorso attraversa a sud la valle del Danubio dove incontra le pendici settentrionali dei Monti Balcani. Attraverso montagne e valli, i corridori raggiungeranno il secondo campo. La Cross Country utilizzerà principalmente percorsi dove verranno esaltate le doti di guida dei piloti. Per l’Extreme il percorso si svolgerà principalmente nei letti dei fiumi con fondo roccioso, lungo ripide salite e discese senza dimenticare ovviamente la navigazione. La fitta foresta mostrerà il meglio di se con i caldi colori autunnali. Il campo sarà allestito in montagna vicino ad un antico borgo caratterizzato dalle vecchie case tradizionali della Bulgaria e da fantastici panorami. Il bivacco è facilmente raggiungibile via asfalto anche per i camion di grandi dimensioni. Il rally si fermerà a questo bivacco per 2 notti. Qui si resterà fino a lunedì per poi trasferirsi verso ovest nella parte centrale dei Balcani. I Boschi, i prati e le ripide montagne saranno i protagonisti di questa tappa ed i piloti si possono aspettare un profilo altimetrico totale di circa diecimila metri. I tracciati della CC e dell’Extreme si intersecheranno e si fonderanno, ma ciascuno mantenendo le proprie caratteristiche.

Annibale non è mai stato in Bulgaria, ma molto tempo prima di lui, molti Khan, zar e imperatori bizantini hanno combattuto grandi guerre per questo piccolo pezzo di terra. Martedì sarà un giorno veramente interminabile. Il percorso si snoda lungo la dorsale montuosa a est fino alle montagne dei Balcani per poi immergersi nel Mar Nero. Si raggiunge il suo punto più orientale – Cape Emine. Non è escluso che alcuni corridori termineranno la tappa Hannibal in tarda nottata; i servizi della Breslau saranno ancora disponibili. Il terzo campo di questa Balkan Breslau 2012 verrà allestito sulla spiaggia di Irakli. Il punto è raggiungibile da tutti i veicoli dell’assistenza via asfalto. Anche se settembre è già “bassa stagione”, è molto probabile che si potrà ancora godere del sole e del mare. Resteremo qui in spiaggia per tre notti. Mercoledì, gli equipaggi e le assistenze avranno il tempo di lavorare sui veicoli e di rilassarsi; l’inizio della gara è previsto nel pomeriggio; in questo modo sarà possibile recuperare dagli sforzi del giorno precedente. Dopo tutto, bisogna anche avere il tempo per “assaggiare” le fresche acque del Mar Nero e perché no gustare un drink al bar della spiaggia. Giovedì il percorso si alternerà tra montagne e mare. Spiagge selvagge, sentieri alpini, animali selvatici e antichi borghi faranno da sfondo alla giornata. Per entrambe le categorie, le qualità dei co-piloti saranno messe alla prova per riuscire ad arrivare al finish sulla spiaggia. Venerdì, il rally si sposta per l’ultima volta. Dalla costa si andrà verso nord-ovest a Shumen. Shumen si trova a 100 km da Russe e vanta una lunga tradizione di gare off-road. Dal 2001, con il contributo del Comune, si svolge qui un grande evento fuoristradistico. Il Rally Breslau sarà ovviamente il benvenuto a Shumen ed ha ottenuto un fantastico terreno per il bivacco che si trova solo a due miglia dalla città dove si celebrerà l’evento finale. Il percorso del venerdì attraverserà le colline dei Balcani settentrionali. lungo le strade forestali, gli argini dei fiumi e le piste nei campi, i partecipanti raggiungono l’altopiano di Shumen, il punto più alto della valle del Danubio con un panorama veramente unico. Sabato è l’ultimo giorno della gara. Nella tappa ad anello della “vittoria” sarà molto importante mantenere la concentrazione e la precisione fino alla fine. Le due categorie si separano, ma con un obiettivo comune … arrivare alla fine della gara.

In breve: la Balkan Breslau 2012, dopo il prologo, sarà caratterizzata da otto prove speciali (SS) complessive. Auto, moto e ATV Extreme percorreranno circa 1.250 km di gara e circa 250 chilometri di collegamenti. Per la Cross Countrty sono previsti circa 1.650 chilometri di corsa e 150 chilometri di collegamenti.

I percorsi di entrambe le categorie avranno differenze molto chiare:

Nella categoria Extreme si faranno meno chilometri, ma molto più impegnativi, i percorsi richiederanno l’uso del verricello e spesso sarà necessario il lavoro di squadra e l’aiuto reciproco. Questa categoria riflette in pieno l’ormai noto carattere della Breslau; non a caso si chiama “Extreme”.

Il percorso della Cross Country sarà un classico dei rally raid ma non sarà solo velocità; non servirà il winch, ma molti chilometri di gara si svolgeranno su terreno vario ed insidioso. Le velocità più elevate richiederanno a i partecipanti di portare al limite le loro capacità e la loro attenzione. Sarà fondamentale una buona navigazione ed una buona strategia di gara.

Logistica e trasporti:

Abbiamo organizzato un servizio di trasporto dei mezzi per permettervi di arrivare alla gara con l’aereo. Abbiamo preparato la seguente offerta per i nostri partecipanti:

Enduro: il trasporto di una moto dalla Germania (luogo di ritrovo Passau o Leipzig in alternativa), andata e ritorno, con incluse due casse in alluminio 80x40x40 e pneumatici di ricambio per 400 €

Quad: stessa offerta a 650 euro per costi di trasporto

Car: (con una lunghezza standard di circa 4,20 -4,50 m) 1200 €

Voli per persona: circa 120 – 210 euro – a seconda della data di prenotazione.

Offriamo un servizio navetta dall’aeroporto al punto di partenza e ritorno.

Il parcheggio alla partenza per il rimessaggio dei carrelli è custodito.

Offerta Service: Ci sono diverse società di servizi presenti alla gara; si può prenotare una vasta gamma di servizi: solo attrezzature e strumenti, meccanici ecc. Se siete interessati contattateci all’indirizzo in**@ra************.com 

E’ inoltre previsto un servizio di trasporto dai Paesi Bassi e dalla Francia. Si prega di chiedere informazioni tramite e-mail.

Campi, combustibili e ristorazione:

Come è consuetudine alla Breslau, in tutti i campi ci saranno a disposizione dei partecipanti i servizi igienici e le docce.

Il lavaggio dei veicoli è consentito ai campi solo nei siti designati. A seconda delle possibilità, l’organizzazione metterà a disposizione gli allacciamenti elettrici e acqua.

Tutti i tipi di carburante disponibili in Europa sono disponibili anche in Bulgaria. La rete di stazioni di servizio è particolarmente capillare e si compone di due grandi gruppi e da molte piccole stazioni di servizio indipendenti. In tutti i distributori, tranne che nei piccoli villaggi, sono accettate le carte di credito. Solo nelle grandi stazioni è possibile pagare con un EC-Card.

Colazione, pranzo al sacco e cena, in grande abbondanza e di buona qualità, sono uno standard della Breslau. La Cucina internazionale e bulgara sarà in grado di fornire l’energia necessaria durante la settimana di gara. BBQ e bevande sono disponibili presso il Bar Breslau.

Medical, ORGA, Press: Il team medico è composto da veicoli fuoristrada, con attrezzature mediche ed equipaggio a bordo. Inoltre, un medico con il kit di pronto soccorso è presente nei veicoli dei direttori di gara e può raggiungere rapidamente il luogo dell’incidente. Ai campi è sempre presente una ambulanza attrezzata con a bordo personale qualificato. Diversi ospedali locali con pronto soccorso sono partner del rally. Una buona manifestazione può essere fatta solo con buone persone. Il team internazionale ORGA con una lunga esperienza di rally e delle tecnologie più appropriate per il recupero, trasporto, rilevamento dei tempi, controllo a distanza, comunicazione, navigazione, sicurezza, gestione e marketing funziona non-stop per garantire la riuscita della gara.

Difficilmente qualsiasi altro evento off-road in Europa ha la copertura mediatica del Rally Breslau. Sia in Polonia che in Bulgaria sono numerosi i giornalisti, i fotografi, i cameraman ed i media presenti con provenienze da diversi paesi. La stampa si muove in un convoglio organizzato e si sposta da un hotspot all’altro. Un centro stampa coperto con elettricità e, in base alle possibilità tecniche, con connessione Internet sarà presente ad ogni campo.

Iscrizione e costi:

Informazioni sulla registrazione on-line e sulle quote di iscrizione per le varie categorie e per i service si possono trovare sul sito: www.rallye-breslau.com 

Saremo lieti di incontrarvi alla partenza, quando sarà di nuovo il momento di dire: Breslau Rally – THAT’S MY RACE

Explore Albania – Viaggio Sud Albania dal 15 al 22 settembre 2012

PROGRAMMA VIAGGIO SUD-ALBANIA dal 15 al 22 settembre 2012

L’Albania è un Paese della Penisola Balcanica. Ed è situata nella parte sud-orientale dell’Europa. Ha una estensione pari a circa 29.000 kmq ed è delimitata dal Montenegro e Kosovo a nord, dalla Macedonia alla parte orientale e dalla Grecia a sud.

L’Albania è uno dei più giovani paesi dei Balcani, ma il suo popolo si dice che sia il più antico. Il 70% circa, del Paese è montuoso ed il resto è composto da pianure e colline. Le Alpi Albanesi del nord, visitate da noi a settembre dell’anno scorso, presentano un impressionante contrasto fra le loro calcaree cime frastagliate e le profonde valli dei fiumi e dei ruscelli. Nel centro dell’Albania, c’è una regione montuosa fra la valle del fiume Drini nel nord e le valli di Osum nel sud. Nella detta regione, abitata, c’è il Monte Korab, che è il più alto monte dell’Albania (2.751 m). Le montagne, qui, sono coperte con dense foreste, valli e altopiani. I laghi grandi e piccoli, impartiscono una bellezza pittoresca.

Nella regione del monte meridionali osserviamo che le montagne sono nude, con scarse foreste, ma con numerosi altopiani.

Verso l’occidente la montuosa regione passa per la costa ionica, formando la “Riviera Albanese”, che è famosa per il suo mite clima, la sua ricca vegetazione e le sue belle e pulite spiagge. E’ nota per la lunga distesa di bellissime spiagge, come Durres, Shengjin, Divijak, Vlora etc.

Una delle caratteristiche dell’Albania, è la varietà del suo clima. Le regioni costiere sono influenzate dalle brezze di mare, provenienti dal Mediterraneo. E a causa del suo mite clima, e della sua ricca vegetazione, l’ambiente naturale dell’Albania è molto ricco, con animali selvatici, bellissimi uccelli, come le aquile, e stupende piante. L’isolamento di molte parti dell’Albania, in combinazione con le varie correnti storiche, hanno prodotto una eccezionale varietà di stili locali. Questo è molto evidente nella ricca tradizione popolare albanese.

Possiamo osservare, durante il viaggio, non soltanto la bellezza naturale, ma anche le vestigia di un’antica civiltà, insieme con i costumi nazionali, che si distinguono per la loro maestosità, i loro colori e la loro tecnica.

Queste le città principali che visiteremo durante l’itinerario: Berat, Gjirokaster, Saranda, Vlora.

Nel percorso visiteremo parchi archeologici, antichi castelli e chiese, e tanto altro. L’itinerario, come l’anno scorso, al 90 % è un percorso in fuoristrada, visitando siti culturali e naturalistici, con boschi e spiaggia, i nostri pranzi e cene saranno con prodotti tipici e biologici albanesi e l’ospitalità sarà realizzata in Hotel e particolari Agriturismo.

Sabato 15 Settembre

Partenza da casa e alle h 21,00 appuntamento al porto di Bari per imbarcarci sulla nave “Francesca” della Adria Ferries, in direzione Durazzo. Costo della nave a/r per 2 passeggeri in camera doppia interna e il fuoristrada € 356,88-

Domenica 16 Settembre

Durres-Berat. Ci dirigiamo verso Berat, citta’ patrimonio di UNESCO. Visiteremo la città, il castello e le antiche chiese. Berat è una delle città più antiche fondata nel IV secolo a.C. dagli Illiri. La maggiore attrazione della città è il castello che fu costruito nell’epoca Illirica e ricostruito in difesa degli Ottomani. Sulla roccia sottostante il castello ci sono piccoli monasteri che meritano una visita per gli interessanti affreschi. Nel 2008 il centro storico di Berat è stato aggiunto ad un preesistente patrimonio dell’umanità, la città museo di Argirocastro, quale “raro esempio di città ottomana ben conservata”. La città si presenta davanti a noi come un museo a cielo aperto. Berat si legge come un libro di poesie, si contempla come una pittura moderna, si sente come una sinfonia che ti rigenera. Berat ti rilassa, ti nobilita, ti fa sentire come se fossi a casa tua e da un visitatore diventare un suo abitante. Passeremo la notte a Berat.

Lunedì 17 Settembre

Berat-Parco Nazionale di monte Tomorr-Corovode. Dopo collazione a Berat, saliremo nel monte Tomorr in una strada off road fino alla cima della montagna 2400 m. Continueremo verso Corovode, dove visiteremo i stupendi canyon di Osum. I canyon di Osum sono una meraviglia, una esplosione della natura, e per andarci ci vuole il senso dell’avventura . Pernottamento nella città di Permet.

Martedì 18 Settembre

Permet-Tepelene-Gjirokaster. Questo giorno sarà ricco di attività off road. Pranzeremo nella città-museo di Gjirokaster, patrimonio dell’ UNESCO. Gjirokaster è un’antica città le cui tracce archeologiche risalgono al I secolo d.C. La città venne probabilmente fondata nel XII secolo intorno ad una fortezza sulla collina. Durante l’Impero Bizantino divenne un importante centro commerciale conosciuto con il nome di Argyropolis, che in greco significa “città argentata”, o Argyrokastron, che significa “castello argentato”. Argirocastro ebbe seri problemi economici con la fine della dittatura comunista nel 1991, venne pesantemente danneggiata soprattutto dal crollo di un castello di carte nel 1997, crollo che destabilizzò l’intera economia albanese. La città divenne il centro della ribellione contro il governo di Sali Berisha e vennero inscenate violente manifestazioni di protesta che condussero alle dimissioni del governo. Il 16 dicembre 1997 la casa-museo di Enver Hoxha venne fatta saltare in aria da parte di ignoti, presumibilmente militanti anti-comunisti. Oggi Argirocastro è il centro più importante dell’Albania meridionale. Gjirokaster è uno dei importanti centri culturali e turistici del Sud Albania. Per le sue caratteristiche uniche e i valori storici ed architettonici dal 2005. . Il Castello è la costruzione più grande del Centro Storico . È stato costruito su un grande masso di roccia che assomiglia con un’immensa nave da combattimento. Oltre ai vari monumenti, ci sono varie aree verdi per gli appassionati della natura , come il Parco Naturale di Virua, il Parco Naturale di Sotira, l’Altopiano di Çajupi 1200m, i Parchi Naturali di Hotova e di Uji Ftohte (Tepelene) e le Acque Termali di Benja(Permeti). Dopo la visita del castello-museo, nel pomeriggio di nuovo off road.

Mercoledì 19 Settembre

Gjirokaster-Saranda. Il giorno inizierà in off road per salire verso Muzine. Ci fermeremo a “Occhio Blu”, dove pranzeremo. Pomeriggio saremo a Saranda, per visitare la città e il parco Nazionale di Butrint, patrimonio UNESCO. Saranda, in italiano anche Santi Quaranta e dal 1939 al 1944 Porto Edda in onore di Edda Ciano Mussolini (in albanese Sarandë, in greco Άγιοι Σαράντα, Aghii Saranda), è una città costiera dell’Albania situata nella parte meridionale del paese e affacciata sul Mar Ionio, è capoluogo del distretto omonimo. La collina a fianco ha un castello restaurato ed ora trasformato in albergo ristorante da cui si gode una bellissima vista sul golfo omonimo ed è una delle principali mete turistiche della costa albanese. La città si affaccia su una piccola baia aperta verso meridione e circondata da colline, di fronte alla città si estende l’isola greca di Corfù. Una stretta catena collinare la separa dalle pianure situate ad oriente, la formazione collinare si estende a meridione fino al canale di Vivar e a nord della città si eleva fino ai 600 m di altitudine.

Giovedì 20 Settembre

Saranda-Orikum. Dopo collazione a Saranda si prossegue verso la Riviera Albanese del mare Jonio. Questo giorno e’ ricco di attività off road, e, se il tempo ce lo permette, anche di spiaggia. Pomeriggio saliremo verso Llogara, parco nazionale, dove ci accompagnerà l’incantevole panorama della riviera. Si prosegue verso Orikum, dove si cena e pernotteremo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Venerdì 21 Settembre

Vlora-Durres. Dopo collazione, visiteremo il parco archeologico di Pasha Liman, per viaggiare verso Vlora. Questo giorno sara’ ricco di attivita’ culturale. Si visiterano diversi parchi archeologici e monumenti culturali. Valona (in albanese Vlora o Vlorë, in greco Αυλώνας, Aulónas) è una città di 124.000 abitanti dell’Albania, secondo porto del paese dopo Durazzo. Sorge nella parte sud-occidentale dello stato, sulle rive del Mar Adriatico, nel distretto omonimo. Il porto, che si affaccia sul Canale d’Otranto, è il più efficiente della costa albanese ed il più vicino all’Italia: dista poco più di 70 miglia nautiche da Punta Palascìa, sulla costa del Salento. È protetto dall’isola di Saseno (Sazan) e da Capo Linguetta (Kepi i Gjuhezes). Valona è una delle città più antiche dell’Albania. Fu fondata nel VI secolo a.C. con il nome di Aulona. La città fu un importante porto dell’Impero romano, quando faceva parte di Epirus Nova. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’isola di Sazan nel golfo di Valona divenne sede di una base sottomarina e di installazioni navali tedesche ed italiane, che sono state pesantemente bombardate dagli Alleati. Dopo la guerra il porto è stato affittato all’Unione Sovietica come una base sottomarina per la Marina sovietica. Enver Hoxha resosi conto di quanto l’Albania era vulnerabile, dopo l’invasione sovietica della Cecoslovacchia nel 1968 , ha costruito tutto il paese decine di migliaia di bunker di cemento, ancora presenti nel paesaggio albanese. Oggi Valona è una località in crescita, e il secondo porto del paese. Se il tempo ce lo permette, visiteremo anche la capitale di Albania, Tirana. Per poi proseguire verso il porto di Durres, entro le h 21,00 per l’imbarco sulla nave “Riviera” che partirà alle h 23,00 .

Sabato 22 Settembre

Arrivo al porto di Bari alle h 7,00 e dopo lo sbarco un abbraccio a tutti gli amici e rientro a casa.

Giorgio 329 7130009 – ae*******@ho*****.com

Ciarly 340  1458815 – av**********@es*********.it

http://explore-albania.com

Forum 4×4 dedicato al viaggio in Albania

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L’Organizzazione, non è una Agenzia di Viaggio o un Tour Operator, ma una proposta culturale, quindi, promuove la realizzazione di viaggi di conoscenza in tutto il mondo e si propone come punto di riferimento, di coordinamento e di servizio comune per la loro realizzazione. L’Organizzazione, non è tenuta a fornire servizi, assistenze e garanzie che sono oggetto dell’attività di Tour Operator e Agenzie di Viaggio. Questi viaggi si svolgono senza la presenza di un accompagnatore professionista, vengono effettuati principalmente senza l’utilizzo delle strutture turistiche ricettive di standard qualitativo occidentale e viene ricercata, quanto più possibile, la simbiosi con la natura e la cultura dei paesi di destinazione.

Il viaggio si svolge in completa autogestione e tutti i partecipanti conservano totale autonomia pur avendo liberamente deciso di far parte del gruppo di viaggio. L’Organizzazione, farà tutto il possibile per rispettare il programma e l’itinerario stabiliti prima della partenza, ma tutto potrebbe essere modificato in seguito ad eventi climatici, ritardi di nave , controlli di frontiera o altri eventi, indipendentemente dalla volontà.

Scarica il Programma del Viaggio in Albania 

1° Raduno Internazionale Off Road Shqiperia dal 9 al 17 giugno 2012

Una settimana di avventura in off road fra natura selvaggia ed incontaminata nel “paese delle aquile”. Desert Experience Organization è lieta di presentare il 1° Raduno Internazionale Off Road che dal 9 al 17 giugno 2012 accompagnerà appassionati e offroaders alla scoperta dell’Albania e delle sue bellezze paesaggistiche.

La manifestazione sportiva fuoristradistica non competitiva che si avvale dei patrocini della Repubblica di Albania, del Ministero del Turismo, Cultura, Gioventù e Sport, dell’Unione dei Comuni, del Vaccarizzo Albanese e dell’Automobil Club Albania è rivolta a tutti i possessori di veicoli a trazione integrale, suv, moto da enduro e quad con l’obiettivo di far scoprire l’immenso territorio del paese delle aquile che vanta non solo bellezze naturali incontaminate ma storia, arte e cultura che da decenni si intrecciano con quelle italiane.

Situata nel cuore di Mediterraneo, Adriatico e Ionio, grazie alla conformazione del suo territorio l’Albania è da anni perfetta meta per gli amanti dell’off road da sempre alla ricerca di paesaggi e ambienti naturali da scoprire.

Ad accompagnare in questo affascinante raid in terra albanese sarà lo staff di Desert Experience Organization che fornirà agli equipaggi presenti un road book a tappe giornaliere con itinerari da percorrere in off road e su strade nazionali: i partecipanti riceveranno inoltre coordinate gps e cenni storici su luoghi di interesse artistico e culturale da visitare durante il percorso.

Informazioni dettagliate su percorso, logistica e assistenza meccanica su www.desertexperience.it

Desert Experience ti aspetta per questa emozionante avventura. Takimi mirë të gjithë! (Buon raduno a tutti!)

1° Raduno Internazionale Off Road Shqiperia 2012 – dal 9 al 17 giugno 2012

1° Raduno Internazionale Off Road Shqiperia 2012 

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1st International Off Road Raid Shqiperia 2012 

A off road adventure week in wild and pure nature of the “eagles country”. Desert Experience Organization is pleased to present the 1st International Off Road Raid that from 27th April to 6th May will accompany travelers and offroaders to explore Albania and its beautiful scenery.

The non competitive off road event – sponsored by Republic of Albania, Turism, Culture, Youth and Sport Ministry, Union Municipalities, Vaccarizzo Albanese and Automobile Clubs Albania is open to all owners of four wheels drive vehicles, suv, enduro motorcycles and quads to promote the great landscape of “eagles country” with its wild nature and history, art and culture for decades interwoven with Italian one.

In the hearth of the Mediterranean, Adriatic and Ionian seas, thank to its geographic conformation Albania is from years the perfect land for off roaders always searching landscapes and natural environments to explore.

To accompany in this beautiful adventure raid in Albanian land will be Desert Experience Organization will provide to all crews a daily stages road book with off road routes and national road to follow: all participants will receive gps coordinates, historical notes and points of artistic and cultural interest to visit during the raid.

More information on location, logistics and mechanical assistance are avaible on www.desertexperience.it

Desert Experience Organization awaits you in this exciting adventure. Takimi mirë të gjithë! (Have a good raid!)

Scarica Depliant del 1° Raduno Internazionale Off Road Shqiperia 2012 

Informazioni : Nando 328 8410698 – Orazio 347 6212689 

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Rainforest Challenge of Malaysia 3-12 dicembre 2011


Rainforest Challenge of Malaysia 3-12 dicembre 2011
La giungla tropicale dello stato malese di Terengganu è stata lo scenario, affascinante ed allo stesso tempo minacciosa, della 14° edizione del Rainforest Challenge of Malaysia. I 30 equipaggi iscritti alla gara, dopo la cerimonia inaugurale che si è svolta al cospetto delle autorità locali, hanno iniziato a battagliarsi nelle prime prove speciali del prologo tracciate in un terreno paludoso alla periferia di Kuala Terengganu, la capitale dell’omonimo stato.
Al termine del secondo giorno di prologo, sotto la classica pioggia tropicale, tutta la carovana si è trasferita nella foresta, percorrendo lunghe piste insidiose solcate da profonde fenditure dovute alle inondazioni dei giorni precedenti, ad attenderli le durissime prove speciali e la vera avventura. Il culmine di questa gara, ormai diventata leggenda, lo si è toccato con i cinquanta chilometri della Twilight Zone, che i concorrenti hanno percorso in tre giorni e due notti, dormendo in bivacchi improvvisati lungo il percorso.
Tutto questo ci può solo far immaginare la difficoltà di questo percorso, reso ancora più impegnativo dalla copiosa pioggia che è incominciata a cadere, poco dopo lo start. Il dieci dicembre gli eroici “sopravvissuti” sono giunti, stremati ma evidentemente soddisfatti per l’impresa, al campsite 3 dove si dovevano disputare le ultime prove speciali.
Un inaspettato bollettino meteo ha però cambiato i piani costringendo gli organizzatori ad una repentina ritirata verso la città più vicina; era infatti in arrivo il monsone che avrebbe portato inondazioni e nubifragi.
Questo è il Rainforest, dove l’avventura è quella vera e dove la prima sfida non è con l’avversario ma con la natura e con se stessi. Il malese Mervin Lim Wei Shiong navigato da Hamizan Abdul Hmid è il 14° vincitore del Rainforest Challenge; al secondo posto troviamo l’austriaco Markus Oszwald con l’amico australiano Brett Macnamara ed infine terzo il team Air Asia – Land Rover Filippine, padre e figlio, Mendiola.

 

 

 

Top Ten Overall Winners
Champion: Team 129 (Malaysia) Mervin Lim Wei Shiong /Hamizan Abdul Hamid: 2,353 pts. 
1st Runner Up: Team 137 (Austria/Australia) Markus Oszwald /Brett Macnamara: 2,337 pts. 
2nd Runner Up: Team 108 (Philippines) Larry Hilario Mendiola /Hiryan Mendiola: 2,302 pts. 
4th place: Team 151 (Australia) Peter Mihailoff /Clinton Sharpe: 2,290 pts. 
5th place: Team 139 (USA/Australia) Rod Caldwell /Aaron Ward; 2,210 pts. 
6th place: Team 127 (China) Ruan Ning /Deng Jin Yong: 2,025 pts. 
7th place: Team 111 (Malaysia) Too Chai Beng /Lee Beng Khoon: 1,986 pts. 
8th place: Team 138 (Malaysia) Wan Mahadi /Badrul Hisham: 1,938 pts. 
9th place: Team 150 (Australia) David Cameron /Daniel Dewit: 1,789 pts. 
10th place: Team 102 (Russia): Andrey Kurdakov / Andrey Smolyaninov: 1,710 pts.

Rainforest Challenge of Malaysia 14° edizione RFC of Malaysia 2011 3-12 dicembre 2011  [button size=”small” color=”blue” style=”tick” new_window=”true” link=”http://www.offroadweb.it/eventi/rainforest_challenge_malesia_2011/foto/index.html”]Photo On line[/button]

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China Sanya International Rainforest Challenge 2011

CIRFC 18-24 Agosto 2011
Se la Dakar rappresenta la gara per eccellenza per i fuoristradisti amanti della velocità, il Rainforest Challenge è senza dubbio il più ambito traguardo per gli appassionati di fango, acqua e avventura. Fondato e diretto da Mr. Luis J.A.Wee il circuito RFC oltre all’evento “madre”,che si svolge ogni anno in Malesia, nel mese di dicembre, quando i Monsoni rendono tutto più arduo, comprende una serie di gare che si disputano in vari paesi, per selezionare gli equipaggi per il gran finale malesiano.
Uno di questi eventi si è svolto dal 18 al 24 agosto in Cina, più precisamente a Sanya, ridente città turistica dell’isola di Hainan; propaggine più meridionale della Repubblica Popolare Cinese. I 28 partecipanti, provenienti dalle varie nazioni asiatiche, hanno dato il via a questa sfida con due giorni di prologo che hanno permesso di definire l’ordine di accesso alla giungla.
L’elemento caratterizzante di questa terza edizione del China-Sanya International Rainforest Challenge è stata l’acqua presente sia sotto forma di pioggia che nei profondi guadi, fiumi o laghi che hanno contraddistinto le prove speciali ai bordi della foresta tropicale.

Tecnica, abilità di guida, preparazione del mezzo, in particolar modo il verricello meccanico, molto veloce nel recupero della macchina, sono stati gli elementi che hanno fatto la differenza e hanno designato il vincitore finale: La corona di alloro è andata a Tan Eng Joo e Tan Choong che hanno chiuso la competizione con 1573 punti, al secondo posto troviamo l’equipaggio, vincitore del Rainforest Challenge 2010, dello stato di Sarawak, est Malesia, con il pilota Chai Mui Shin navigato da Jong Ai Long; i punti da loro accumulati sono 1551; appena 14 punti di differenza dal vincitore, fatto che la dice lunga su come sia stata serrata la lotta per la leadership. Sul gradino più basso del podio, infine, è salito l’equipaggio composto da Liew Siak Kiong e Henry Chu, dello stato di Sabah, i quali hanno totalizzato 1475 punti.

China-Sanya Rainforest Challenge International RFC of China – Sanya CIRFC 18-24 Agosto 2011  [button size=”small” color=”blue” style=”tick” new_window=”true” link=”http://www.offroadweb.it/eventi/china_sanya_international_rfc_2011/index.html”]Photo On line[/button]

 

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RFC Sri Lanka Taprobana 4×4 Challenge 7-14 ottobre 2011


Taprobana, l’atavica denominazione dell’isola indiana di Cylon, oggi nota a tutti come Sri Lanka, è il nome con cui i locali organizzatori del Four Wheel Drive Club, capitanato dal presidente Prashan T. Wijayanayake e da Sean Hameed, hanno voluto dare alla loro annuale competizione internazionale per ricordare orgogliosamente le proprie origini. Il 2011 segna inoltre un momento fondamentale per il Taprobana 4×4 Challenge in quanto è entrato ufficialmente a far parte del circuito mondiale del Rainforest Challenge di cui Sean Hameed è un assiduo frequentatore sia come competitor che come Marshall.
Dopo l’Italia e la Cina, ed in attesa dell’evento madre in Malesia, anche lo Sri Lanka ha portato nella grande famiglia dell’RFC la sua cultura, la sua gente ed il suo modo di fare fuoristrada, arricchendo, se ancora ce ne fosse bisogno, questa grande comunità mossa dallo spirito di gruppo e di avventura.

Presso l’hotel Field View di Colombo, dove si respirava appieno la vera atmosfera indiana, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della gara che è iniziata sabato 8 ottobre con una toccante cerimonia Buddista per proteggere i competitor, gli organizzatori ed i media durante la permanenza nella giungla. Il prologo si è svolto a Korothote Kaduwela, località a pochi chilometri dalla capitale, all’interno di una cava, affollata all’inverosimile da un numeroso pubblico, dove, a sorpresa, abbiamo assistito a delle speciali molto tecniche che hanno da subito messo alla prova sia i 26 equipaggi iscritti (tra i quali dei malesiani e degli australiani) che i veicoli. La vera avventura, quella che tutti anelavano nella giungla equatoriale, è iniziata il giorno seguente con il trasferimento della carovana verso il distretto di Monaragala, situato nelle terre di sud-est dell’isola indiana, dove in una radura tra la fitta vegetazione della foresta è stato allestito il primo campo.

Dopo i primi chilometri di questo viaggio attraverso la periferia di Colombo, il paesaggio è completamente cambiato offrendoci la vera natura di Cylon e toccando il suo culmine quanto è stato attraversato il parco naturale di Uda Walawe con i suoi imponenti elefanti e sconfinati spazi; panorami che sono rimasti immutati per tutta la durata della corsa. Intorno al campsite 1 si sono svolte alcune prove speciali, compresa una notturna, caratterizzate da passaggi su roccia altamente spettacolari. Per raggiungere il secondo bivacco, situato sulle rive del fiume Kumbukkah che sfocia direttamente nell’Oceano Indiano, è stato organizzato un trasferimento completamente immerso nella foresta vergine che ha affascinato e coinvolto emotivamente tutti quanti.

Qui, le ultime prove speciali si sono svolte sia lungo il corso d’acqua che all’interno della fitta vegetazione ed anche in questa occasione, è stato confermata la difficoltà delle prove con passaggi che non permettevano la minima distrazione. Conclusa questa indimenticabile esperienza, il 13 ottobre, la carovana dopo 12 ore di viaggio, di cui 6 nella giungla, ha raggiunto il Mont Lavinia Hotel, ex palazzo del governatore britannico ai tempi del colonialismo che si affaccia direttamente sull’Oceano indiano, di Colombo dove si è svolta la cerimonia di chiusura del Taprobana 4×4 Challenge e le relative premiazioni.

Come è avvenuto lo scorso agosto in quel di Sanya (Cina), ha dominato la gara l’equipaggio malesiano composto da Loo Foo Siong e Edward Benggon, il quale ha conquistato la vittoria finale ed il premio Team Spirit grazie ad una perfetta condotta di gara sin dal prologo; al secondo posto troviamo Siblings Jasilan navigato da Kasilan Saleh, entrambi dello stato malese di Sabah ed infine terzi Suresh Chathuranga e Raveendra Sanjeewa, equipaggio che ha “giocato” in casa.

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Italian Baja 2012 – Cross Country Rally World Cup 15 – 18 Marzo 2012

Il russo Vasilyev su G-Force Proto ha vinto la diciannovesima edizione dell’Italian Baja, valevole per il campionato del mondo della specialitàschles. Boris Gadasin, tre volte vincitore in Friuli, si è ritirato per noie meccaniche nel corso della seconda speciale, lasciando spazio nell’albo d’oro al connazionale e compagno di squadra Vasilyev.

Inizialmente l’olandese Van Merksteijn (Toyota Hilux Overdrive) è passato al comando della corsa, chiudendo la prima tappa in testa. Nella prima prova di domenica però ha patito problemi al cambio che gli hanno fatto perdere la leadership, favorendo così la scalata di Vasilyev.

All’arrivo soltanto 37 secondi hanno diviso i due pretendenti, un’inezia se si considera che la corsa si è sviluppata su ben 330 km cronometrati. Il terzo posto assoluto ad oltre 7 minuti è andato ad un altro proto G-Force, quello condotto dall’ucraino Novytskyi che ha preceduto il buggy del veterano Schlesser, primo mezzo a due ruote motrici.

Quinta posizione assoluta per Gardemeister, superba la sua prestazione se si considera che con il Pajero fino alla penultima speciale occupava il terzo posto assoluto.

campione vittoria Primo degli italiani è stato Larini, nono assoluto su Mitsubishi L200 italia

camera Spazio ora alle spettacolari immagini del raid friulano! 

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Rally Albania 2011 – dal 4 all’11 giugno nella Terra delle Aquile


“The last note of freedom” è lo slogan che ha contraddistinto la settima edizione del Rally d’Albania che si è svolto dal 4 all’11 giugno nella meravigliosa Terra delle Aquile; questo motto racchiude in poche parole non solo lo spirito di tutta la competizione ma lancia anche un importante messaggio che deve far riflettere attentamente tutto l’entourage internazionale del fuoristrada. Analizzando attentamente questi due aspetti possiamo prima di tutto affermare che la gara ha permesso ai numerosi partecipanti di esprimersi in piena libertà lungo percorsi inediti, tecnici ed altamente panoramici che hanno portato i 239 veicoli ( 169 moto, 20 quad e 50 macchina) in corsa a scoprire i vari volti di questa fantastica terra che si chiama Albania.

In seconda analisi – se ci permettete una piccola ma doverosa digressione forse un po’ sociologica, filosofica e politica – questo evento ha dimostrato quanto sia necessaria una riflessione da parte di tutti (piloti, navigatori, organizzatori ed enti preposti) sul futuro di questa disciplina e sul perché un evento non blasonato, secondo noi fino ad oggi, come questo abbia riscosso un tale successo a discapito di altre manifestazioni più titolate. Dobbiamo anche chiederci come mai le organizzazioni internazionali abbiano, per fortuna inutilmente, tentato di tarpare le ali dell’aquila albanese. Noi una idea di tutto questa situazione ce la siamo fatta e, come spesso succede, abbiamo notato che è più facile vietare e discreditare un “avversario” piuttosto che fare un’attenta autocritica per capire cosa non sia funzionato in questi anni e quale sia stata la causa di questa situazione di stallo dove vengono annullate le gare e dove i partecipanti sono sempre meno.

Non spetta certo a noi trovare la soluzione ma crediamo che sia importante lanciare la prima pietra per far smuovere le acque e che, speriamo, serva da sprone a chi di dovere per far ritornare questa disciplina ai successi di un decennio or sono. Concludiamo questa nostra divagazione permettendoci di dare un consiglio da buon padre di famiglia: lasciamo che i nostri “figli” si facciano le loro esperienze senza vietare o impedire; perché oggi più che mai è importante essere liberi di potersi muovere come più si desidera senza per forza essere vincolati con degli enormi paraocchi ad una sola parrocchia.

Ecco perché crediamo che lo slogan “ the last note of freedom” sia emblematico di tutta la situazione in cui il mondo corsaiolo del fuoristrada si sia venuto a trovare. Consapevoli che una soluzione a tutto questo si possa facilmente trovare, basta avere della buona volontà da parte di tutti, passiamo ora a raccontarvi cosa è successo in questi sette giorni di gara e dopo 1500 km di puro, seppur faticoso ed impegnativo, divertimento. Lo start del rally è avvenuto nella piazza Madre Tersa di Tirana; dopo il discorso di benvenuto degli organizzatori e del presidente dell’Associazione Automobilistica Albanese, i concorrenti hanno sfilato ad uno ad uno sul palco, appositamente realizzato dal Genio dell’esercito albanese, incastonato in uno scenario unico e degno di uno scenografo holliwooddiano. Dopo la cerimonia di inaugurazione gli equipaggi iscritti sono partiti per affrontare il breve prologo che si è svolto su di una spiaggia nei pressi di Durazzo e che ha permesso di determinare la griglia di partenza per il “tappone” del giorno successivo, il quale ha attraversato tutto il nord del paese per concludersi poi a Valbona, un paesino al confine con il Montenegro che ricorda molto le nostre Alpi. Questa giornata di gara ha permesso ai piloti di prendere confidenza con il durissimo terreno di questa nazione e di comprendere quanto fosse importante gestire al meglio il mezzo ed il proprio fisico per riuscire ad arrivare alla fine del rally.

Il programma della corsa prevedeva una lunga tappa di trasferimento, con all’interno le speciali, alternata a una giornata con un percorso a cerchio molto più breve; questa soluzione si è rivelata vincente in quanto ha permesso agli iscritti di recuperare le forze e di conoscere meglio i luoghi attraversati avendo a disposizione, se non era necessario intervenire meccanicamente sul fuoristrada, alcune ore per fare i “ turisti”. Da Valbona la carovana ha attraversato le infinite montagne che caratterizzano questa nazione per arrivare a Valona, nota a molti per le tristi cronache degli scafisti, che si è rivelata essere un centro balneare molto accattivante. Qui si è svolta una particolare speciale all’interno di una base della Marina Militare, aperta per la prima volta ed eccezionalmente per questa occasione. L’ultima tappa marathon ha portato tutti, lungo un bellissimo tracciato che ha attraversato la maestosa catena montuosa di Tomorr (2.380 m s.l.m.) e la vallata, dall’aspetto lunare, del fiume Tomorrica, a Tirana.

Nell’ultimo giorno, sabato 11 giugno, la gara si è svolta nei dintorni di Tirana con un road book di 83 km che nascondeva molte insidie, in particolare nel tratto in quota con passaggi su vertiginosi strapiombi. I piloti ed i navigatori sono giunti così alla fine della competizione, stanchi ma soddisfatti per l’esperienza appena fatta. Dei 50 equipaggi iscritti ne sono arrivati al traguardo soltanto 34. La vittoria è stata appannaggio del pilota di casa Florian Voko su di un Pajero DID, navigato dall’inglese Watts . Al secondo posto troviamo il cecoslovacco Josef Machacek, passato dai quad ad un buggy monoposto; sul gradino più basso del podio di questo estenuante rally raid è salito l’equipaggio albanese composto da Dervishaj e Papuli i quali hanno gareggiato con un Toyota 4 Runner molto performante sebbene spartanamente preparato. A questa settima edizione del Rally d’Albania hanno partecipato molti equipaggi italiani, attirati dal fascino di una gara marathon che ha permesso, fatto impossibile in Italia, di percorrere moltissimi chilometri di sterrati duri ed impegnativi e soprattutto con speciali molto lunghe e tecniche che hanno messo alla prova sia i piloti che i navigatori per non parlare dei fuoristrada che sono stati veramente massacrati dai pistoni albanesi.

La nostra compagine ha messo in campo una rassegna completa di 4×4 preparati e non per questo tipo di competizione; si passava da alcuni Patrol GR quasi di serie a dei Pajero V20 preparati di tutto punto per il tout terrain. Il rally per gli italiani è partito sotto i migliori auspici con i nostri team nelle prime posizioni a lottare con gli equipaggi albanesi per la testa della classifica generale. Assolutamente di spicco la prestazione di Andrea Schiumarini e Giulia Maroni che con il loro Mitsubishi V20 hanno scalato giorno per giorno la classifica fino ad attestarsi alla prima posizione della generale; sfortunatamente nell’ultimo tappone che portava a Tirana, le sospensioni anteriori hanno ceduto sotto le sollecitazioni dei duri tracciati ed hanno dovuto chiudere la prova accumulando un enorme ritardo che li ha costretti alla dodicesima posizione. Gianluca Morra e Luca Abbondi su Suzuki Samurai con motore Swift sono stati i migliori degli italiani piazzandosi in quinta posizione; per tutta la gara sono stati tallonati da Riccardo Carraro e Fabio Dametti su Pajero V20, i quali hanno combattuto ad armi pari con i più diretti avversari, così come Ivan Petruzzelli e Massimo Simonetta del Varese 4×4.

Nella classe veicoli di serie Davide Giovannetti navigato da Roberto Musi ha vinto a bordo di un Pajero passo lungo, mentre nella classifica generale sono tredicesimi. I riminesi Davide Menghini e Roberto Foschi con il loro GR hanno combattuto fino all’ultimo ma la rottura della barra panhard gli ha costretti a perdere molto tempo per la riparazione, lasciando così la buona posizione in classifica fin qui guadagnata. Per ultimi lasciamo Gianluca Meluzzi e Maurizio Minelli, i vincitori della categoria di serie dello scorso anno, i quali sono partiti con l’intenzione di bissare il successo del 2010 ma sono stati fermati da alcune noi meccaniche al motore del loro Suzuki e da uno spettacolare ribaltamento; hanno concluso la gara molto attardati nella classifica ma sicuramente si rifaranno il prossimo anno. Concludiamo questa nostra cronaca riportando i complimenti che Edvin Kamisati, organizzatore del rally, ha voluto fare agli equipaggi azzurri della categoria 4×4: “ era da molti anni che non vedevo dei concorrenti come gli italiani, con tanta voglia di correre e con lo spirito giusto per affrontare un rally raid. La loro passione mi ha stimolato e motivato come mai non mi era successo e mi ha dato la forza per continuare in questa mia avventura. Avrei voluto vedere con piacere un team italiano sul podio, se lo meritavano davvero!”

Per informazioni: www.rallyalbania.org

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King of The Hammers 2012 Mojave – Johnson Valley California 3/11 Febbraio 2012

La stagione agonistica 2012, per quanto riguardo le gare internazionali di fuoristrada, se escludiamo la Dakar che vive in un mondo tutto suo, è stata inaugurata in California dal 3 all’11 febbraio con una delle più entusiasmanti competizioni che questo sport conosce; stiamo parlando del King of the Hammers, dove spettacolo, adrenalina ed un po’ di pazzia la fanno da padrone.

Il deserto del Mojave e più precisamente la Johnson Valley, area interamente dedicata alle attività motoristiche, è stata lo sfondo ideale dove si sono svolte le gesta dei piloti, non solo statunitensi, ma anche australiani, canadesi, giapponesi, belgi ed italiani. Per capire fino in fondo, prima di addentrarci nel clou della gara, l’importanza di questo evento, ci basta dire che in quest’area desertica si crea per l’occasione, in una sola settimana, una vera e propria città, Hammertown, con vie e zone espositive che nei giorni più “caldi” del KOH ospita fino a 20.000 persone.

Ma cosa fa di una gara, che potrebbe essere come tante altre, l’evento principe non solo negli Stati Uniti? Crediamo che il merito di tutto ciò sia dovuto alla geniale intuizione del suo creatore, Jeff Knoll, che 7 anni fa durante una cena con Dave Cole, l’attuale organizzatore, ed altri amici si è inventato una nuova formula unendo i classici tracciati veloci del Baja ai tortuosi percorsi di Rock Crawling; il successo è stato tale che dopo la prima edizione con circa 20 partecipanti, si sono raggiunti i quasi 140 iscritti, a cui vanno aggiunti i registrati alla gara di moto e a quella degli UTV.

I veicoli che partecipano al King of the Hammers sono per la maggior parte prototipi con motori da 500 e più cavalli, sospensioni con grandi escursioni e pneumatici enormi che superano in genere i 40 pollici; si quei prototipi che siamo abituati a vedere nelle nostre gare di fuoristrada estremo ma che qui, negli States, corrono per lunghi tratti sulle piste desertiche a quasi 130 km/h; infatti l’80% del percorso è veloce e solo il restante 20% è puro Rock Crawling, è però in questi settori che lo spettacolo è assicurato…………i piloti non mollano mai il piede dall’acceleratore e davanti a gradini di due metri tentano la scalata senza l’utilizzo del verricello……. ed in molti ci riescono! Non si fermano nemmeno di fronte ad un veicolo in panne o che gli ostacola la strada, cercano una via alternativa, a volte impensabile, oppure si fanno largo spingendo o scavalcando il 4×4 avversario perché al King of the Hammers l’unica regola in vigore è quella di arrivare per primo al traguardo.

Proprio per questa ragione gli equipaggiamenti di sicurezza per pilota e navigatore sono di primaria importanza ed i più controllati alle verifiche. Dopo più di 6 ore di gara, il vincitore è stato il giovane Erik Miller, seguito a ruota da Rick Mooneyham mentre terzo, il Re dei martelli 2011, il veterano Shannon Campbell.

Il nostro connazionale Fabio Manno, alla sua seconda esperienza al King of the Hammers, ha concluso la gara con un rispettosissimo e meritato 37° posto che lo ripaga di tutte le fatiche che ha dovuto superare per raggiungere questo suo sogno costruendosi in proprio il prototipo che lo ha portato al traguardo. Un consiglio finale…….. se avete la possibilità di farvi una vacanza un po’ diversa dal solito, andate il prossimo anno in California a seguire il KOH, non ve ne pentirete e scoprirete un mondo fantastico fatto di tanto spettacolo e adrenalina ma anche fatto di persone vere, disponibili a condividere con chiunque le loro esperienza.

 

 

King of The Hammers 2012 Mojave – Johnson Valley California 3/11 Febbraio 2012  [button size=”small” color=”blue” style=”tick” new_window=”true” link=”http://www.offroadweb.it/eventi/king_of_the_hammers_2012/index.html”]Photo On line[/button]

 

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King of The Hammers 2012 – Deserto del Mojave

Johnson Valley California 3/11 Febbraio 2012

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