Fenice Club 4×4 Belpasso 16 Raduno Etna & Dintorni 13 febbraio 2011

Fenice Club 4×4 Belpasso 16 Raduno Etna & Dintorni 13 febbraio 2011  [button size=”small” color=”blue” style=”tick” new_window=”true” link=”http://www.offroadweb.it/club_4x4/fenice_club_belpasso/raduno_febbraio_2011/foto/index.html”]Photo On line[/button]

Elaborazione 4×4 Land Cruiser LJ70 LX 2.5 TD

Eredi della mitica serie 40, apprezzata in tutto il mondo per le eccellenti qualità off road, i Land Cruiser LJ70 LX turbo diesel hanno fatto il loro ingresso nel panorama fuoristradistico italiano a partire dal 1984 quando Toyota scelse la versione pick up tre porte per sostituire degnamente le prime 4×4 prodotte nei propri stabilimenti. Restyling e migliorie tecnologiche che nel corso degli anni hanno interessato questo modello del marchio giapponese non hanno però scalfito in alcun modo le linee sobrie e squadrate della carrozzeria dell’LJ70 che continua a mantenere intatto, a distanza di decenni, un look decisamente off road. Robusto, leggero e dalle dimensioni compatte, il 70 – in questo servizio nella versione autocarro dotato di gancio traino – è uno dei fuoristrada più apprezzati per la versatilità che ne permette l’utilizzo su strada così come sugli sterrati e nei deserti africani, complice anche l’assoluta mancanza di elettronica.

Ad occuparsi della preparazione e dell’allestimento del passo corto Toyota è stato ancora una volta il veneto Stefano Berno, appassionato di motori e quattro ruote che, grazie alla collaborazione di Steven Fraccaro, esperto conoscitore di meccanica Toyota, ha fatto di questo piccolo 4×4 un perfetto “prototipo di serie” dove accessori specifici per l’off road ben si sono abbinati a componenti originali del marchio giapponese. Per testare l’LJ – uscito dall’officina dopo una cinquantina di ore di lavoro – è stata scelta la pista del Fuoristrada Club Montegrappa a Possagno (Treviso) dove alla guida del 4×4 si sono alternate anche Angela e Lisa, neanche a dirlo appassionate di off road come il babbo Stefano. Pregi dell’LJ? “Sicuramente le dimensioni ridotte e compatte che, assieme alla leggerezza e all’ampio raggio di sterzata, ne fanno un 4×4 perfetto per affrontare i passaggi più stretti fra i boschi delle nostre regioni – spiega Berno – Con l’assetto originale, anche se un po’ rigido, abbinato a pneumatici tassellati questo 2.5 è a suo agio anche sul fango più impegnativo dove non ha nulla da invidiare ad altri fuoristrada. Un difetto? Diciamo che qualche cavallo in più non guasterebbe anche se le performance sono già buone”. Protagonista di raduni e uscite off road in tutt’Italia, fra cui il recente Toyota Day a Ferrara, questo 2.5 turbo diesel ha dimostrato di saper dare filo da torcere a ben più potenti veicoli a trazione integrale. Se fra i prossimi interventi da realizzare ci sono già in programma la sostituzione dell’assetto originale con uno + 4 pollici e una modifica alla barra dello sterzo, per il blu arancio della carrozzeria non sono previste riverniciature. Ma vediamo in dettaglio la scheda tecnica con modifiche e interventi su questo tre porte motorizzato 2.5.

Nuovo motore con turbina Saito
E’ un propulsore 2.5 da 85 cavalli ad azionare l’LJ70 dotato di motore in linea a 4 cilindri con alimentazione a gasolio e cambio manuale a 5 marce più riduttore. Con i suoi 170 mila km, su questo modello serie 70 è stato rifatto da poco il motore che ha visto, fra l’altro, la sostituzione di cilindri, pistoni e bronzine. Il preparatore ha provveduto inoltre a modificare la pompa del gasolio aprendone le valvole per favorire l’arricchimento del carburante in modo così da assicurare maggiore spunto al 4×4. A completare gli interventi sul motore è stata la sostituzione della turbina originale, che dava problemi di trafilamento dell’olio e di scarsa risposta ai bassi giri, con una più performante prodotta dalla Saito. Il kit scelto per equipaggiare il Land Cruiser utilizza turbine Mitsubishi caratterizzate da una struttura specifica per l’uso gravoso e maggiormente robusta rispetto alle altre presenti sul mercato. Particolare poi il sistema di trattenuta olio di tipo “labirintico” (e non a carboncino come per Toyota) in grado di garantire una migliore tenuta anche in fase di aspirazione. Quasi completamente di serie l’impianto elettrico su cui si è intervenuto sostituendo soltanto la batteria originale con una marca Varta con amperaggio 75 volt alloggiata sul lato destro del vano motore.

Interno sobrio ma funzionale
Pochi fronzoli per l’interno di questo serie 70 che si presenta con un abitacolo dalla linea sobria ma estremamente funzionale grazie agli accessori racing e agli strumenti specifici per l’off road. Dettagli in alluminio sono stati scelti per la pedaliera, realizzata con speciale materiale antiscivolo, e per i pomelli delle leve cambio e riduttore mentre in sostituzione del volante originale il preparatore ha optato per uno sportivo in pelle prodotto dalla Momo. I sedili reclinabili di serie, alloggiati su guide scorrevoli anch’esse originali, sono stati affiancati da cinture di sicurezza Sparco con attacco a due punti, più adatte all’utilizzo fuoristradistico. Sul cruscotto, nel tunnel centrale, trova spazio l’impianto radio CD con frontalino estraibile della Pioneer sopra la quale è stata alloggiata una pulsantiera dedicata ai comandi dell’LJ. Da sinistra a destra trovano spazio gli interruttori di corrente e avviamento del motore, quelli per l’accensione della luce posteriore e per l’azionamento del verricello e i pulsanti on/off per il blocco posteriore ARB e il compressore. Sempre sul cruscotto, lato passeggero, è stato posizionato l’impianto ricetrasmittente CB, modello Alan 48, dotato di microfono esterno e antenna Midland. Nel vano bagagli, sul lato sinistro, si è scelto invece di installare un piccolo compressore marca ARB utilizzato per azionare il blocco posteriore e per il gonfiaggio dei pneumatici. A completarlo c’è un pratico serbatoio supplementare per l’aria compressa della capacità di 5 litri, con raccordi e manometro, fissato alla base del cassone con staffe di rinforzo.

Allestimento esterno e dotazioni di sicurezza 
Fari tondi, taglio squadrato e linea compatta per questo tre porte turbo diesel del 1987 che non passa certo inosservato fra gli appassionati del marchio Toyota, non fosse altro che per il look da cartoon conferitogli dalle decalcomanie di Speedy Gonzales sulla carrozzeria blu arancio. Al parabrezza inclinato e ai tradizionali fanali anteriori e posteriori di forma rettangolare, è stato abbinato un telo in materiale termoplastico PVC resistente ed impermeabile all’acqua scelto a protezione del cassone/vano bagaglio: facilmente riavvolgibile grazie alle pratiche chiusure laterali con bottoni a pressione, il telo permette il doppio utilizzo dell’LJ sia nella versione estiva che in quella invernale. Se il sottoscocca è rimasto quasi completamente di serie ad eccezione dell’adozione di una piastra para serbatoio realizzata in duralluminio con spessore 3 mm, per l’equipaggiamento off road del 70 si è intervenuti scegliendo ed installando accessori artigianali a cui se ne sono affiancati alcuni prodotti dalle aziende specializzate del settore 4×4. In sostituzione al paraurti anteriore ne è stato adottato uno più robusto in ferro, con lamiera spessore 6 mm, di fabbricazione “home made” e predisposto per l’alloggiamento del verricello. Verniciato in nero opaco, sul paraurti sagomato è stato fissato, con apposite staffe, un Come Up da 12 mila libbre completato dalla rulliera in acciaio e dal cavo tessile lungo 60 metri. A bilanciare i 40 kg di peso dell’avantreno ci ha pensato il paraurti posteriore con i suoi 60 chilogrammi, anch’esso costruito in ferro con spessore 6 mm, più adatto per la guida in fuoristrada grazie al miglior angolo d’attacco nonostante il peso maggiore rispetto all’originale. Per migliorare l’impianto di illuminazione posteriore, sopra la targa, è stato fissato con apposito supporto un faro da lavoro da 55 watt marca Hella. Alle dotazioni off road, il preparatore ha affiancato anche una robusta struttura tubolare installata a protezione del vano posteriore del pick up: costruito artigianalmente con tubi in ferro del diametro di 6 cm,il roll bar è imbullonato al cassone e al telaio con piastre di supporto in lamiera di dimensioni 5 x 15 cm. Infine, per potenziare le performance dell’LJ si è provveduto a modificare l’impianto di scarico originale a cui sono stati eliminati i silenziatori sostituiti da un unico terminale di uscita diretta collocato al posteriore, sul lato guida del Toyota.

Assetto originale e pneumatici da estremo
Verve corsaiola per questo passo corto di casa Toyota che dimostra di possedere spiccate doti fuoristradistiche destreggiandosi con grande facilità fra twist e guadi su terreni estremi. Spirito off road di cui è dotato già grazie all’ottimo assetto in dotazione di serie a cui è stata affiancata una gommatura specifica per l’off road su fango. L’LJ70 monta infatti, sia all’anteriore che al posteriore, ammortizzatori e molle originali, buon compromesso per la guida su asfalto e in fuoristrada. Pressoché inesistente nell’attuale allestimento, un maggior rialzo dell’assetto permetterebbe però al Land Cruiser serie 70 di guadagnare in escursione con conseguenti vantaggi nei passaggi hard. Proprio per sopperire a questo limite e per ridurre la rigidità del retrotreno, è già stato acquistato il kit completo Old Man Emu con molle e robusti ammortizzatori Nitrocharger, a gas speciale a bassa pressione e a doppia camera di protezione, con rialzo + 4 pollici da installare all’anteriore e al posteriore. Per completare il reparto sospensioni del 2.5 turbo diesel il preparatore ha scelto delle tassellate ricoperte della Ziarelli, modello Extreme Forest, nella misura 285/75 R16, adatte al fuoristrada più impegnativo grazie anche all’ottimo grip su fango. I pneumatici sono montati su cerchi in ferro originali Toyota con offset 0 corredati di distanziali da 3 cm per allargarne la carreggiata.

Elaborazione 4×4 Range Rover 3.9 V8

British style da off road. E’ firmata Raptor, Equipe 4×4, Ashcroft e QT Service la performante elaborazione di questo Range Rover Classic 3.9 V8, con allestimento racing, home made nel garage di casa da Matteo Zuffi, giovane meccanico bolognese che della passione per i motori ne ha fatto la sua professione prima con le moto da cross poi con le quattro ruote motrici. Accanto al Vitara 1.6 8 valvole (presto motorizzato 2.0 6 valvole ed equipaggiato con ponti Land Rover), dal gennaio dello scorso anno Matteo è anche proprietario di questo storico 4×4 del marchio britannico modificato su misura (e in costante evoluzione) con accessori e ricambi prodotti dalle migliori aziende off road. Trecento ore di lavoro hanno trasformato la “regina” di casa Land Rover in un fuoristrada con prestazioni al top per l’off road più estremo grazie anche all’elaborazione del motore e alla scelta di trasmissione e kit sospensioni di ultima generazione. Risultato: un 4×4 dalle performance e dall’affidabilità strabilianti con un assetto da far invidia a chi di trial ne mastica ogni giorno. Un pregio del Range? “Uno solo? Direi che in quanto ad abitabilità interna e confort di guida questo 5 porte non ha rivali! – commenta il preparatore – Per non parlare dell’assetto con cui è stato equipaggiato che lo rende adatto ai percorsi fuoristradistici più impegnativi e allo stesso tempo estremamente scattante su strada senza dimenticare le performance a dir poco eccezionali del V8. Un vero gioiello per divertirsi in fuoristrada!”. Se alla trasmissione un po’ troppo debole si è rimediato con la scelta e l’installazione di alberi rinforzati a doppia crociera, all’ingombro e alla bulloneria in pollici non si è ancora trovato rimedio così come ai consumi un po’ troppo elevati (1 km/lt in off road e 2,5 km/lt su strada). Fra i prossimi interventi in programma su questo 3.9 di serie (portato a 4.6 di cilindrata grazie ad un’accurata sostituzione con ritocco del motore) ci sono la modifica dei puntoni anteriori per aumentare la mobilità del ponte con una soluzione ancora “top secret” progettata da Zuffi, la costruzione del paraurti posteriore oltre ad un vero e proprio restyling estetico che trasformerà la Range da 5 a tre porte per una inedita versione pick up in stile corsaiolo. Sui percorsi off road di Emilia Romagna e Toscana – dove ha dimostrato di possedere tutte le carte in regole per competere con i fuoristrada più preparati – questo V8 (con i colori del club 4×4 Felsinea Off Road) è stato protagonista, con Matteo alla guida e Irene come navigatrice, di decine di raduni e gare trial. Fotografato a Loiano, in quel di Bologna, nell’officina di Riccardo Berti e testato nel campo allenamento a San Benedetto di Querceto, messo gentilmente a disposizione da Massimo Bianconcini, pilota di freestyle e motocross del Daboot Team, ecco tutto quello che c’è da sapere (e che ci è stato svelato) sulla preparazione di questo Range Rover Classic.

Motore da 215 cavalli e look aggressivo
Il benzina 3.9 V8 di serie di questo 4×4 del 1992 è stato rimpiazzato da un più performante propulsore motorizzato 4.2 che, grazie ad una serie di interventi tecnici apportati dal preparatore (fra cui la sostituzione degli iniettori originali con altri maggiorati e quella della pompa benzina con una di portata superiore) ha raggiunto un incremento di cilindrata che attualmente si attesta sui 4600 cc ed eroga ben 215 cavalli. Contestualmente alla sostituzione del motore, il Range è stato dotato di un filtro aria cilindrico della BMC, realizzato su misura per garantire un’aspirazione assolutamente stagna, e di cavi candela siliconici. Modificato e ricostruito in acciaio inox anche lo scarico che si presenta ora di tipo diretto e con uscita laterale. Quasi completamente di serie invece l’impianto elettrico a cui si è scelto però di affiancare alla batteria standard da 80 ampere una Optima rossa sistemata nel vano bagagli. Originali, sia all’anteriore che al posteriore, i freni del Range ad eccezione di quello a mano per cui ne è stato scelto uno a disco prodotto dalla QT Service. Per l’equipaggiamento esterno il fuoristrada di casa Land Rover monta pratici sottoporta tubolari home made ed un resistente paraurti anteriore, sempre di fabbricazione artigianale, realizzato in ferro con spessore 6 mm a cui si è abbinata un’apposita piastra rinforzata con spessore 10 mm utilizzata come porta verricello (un Come-Up DV9000i con cavo sintetico da 30 metri e bocca in alluminio Raptor). Elegante ed aggressivo con il suo tipico look “british style”, il 5 porte (su cui il preparatore ha in programma di intervenire trasformandolo in versione corta pick up) si presenta con una livrea color verde impreziosita solo dall’inserimento di alcuni particolari in alluminio mandorlato scelti anche come rinforzo sulla scocca nell’angolo fra il cofano e il parabrezza. In gomma nera i parafanghini aggiuntivi fissati sopra i passaruota anteriori e posteriori. Grande attenzione è stata poi rivolta al sottoscocca del Range su cui Zuffi è intervenuto con l’installazione di specifiche piastre protettive indispensabili per la guida in off road ad iniziare dal paraserbatoio in alluminio 8 mm by Equipe e dal paratiranteria anteriore, sempre in resistente alluminio spessore 8 mm, prodotto dalla Raptor. A completare l’allestimento sono stati scelti anche un paracrociera e due paradifferenziali in acciaio da fissare all’anteriore e al posteriore, quest’ultimo abbinato ad una pratica slitta paracolpi.

Roll bar e allestimento interno
E’ stato costruito nelle officine della Sassa Engineering e Racing di Ascoli Piceno il robusto roll bar interno realizzato con tubi in acciaio trafilato a freddo E255 installato dal preparatore per garantire maggiore protezione all’abitacolo del Range Rover. Fissata alla scocca con sei punti d‘attacco tramite apposite contropiastre di sostegno, la struttura tubolare, verniciata in nero opaco, è stata progettata su misura per il V8 con tubi diametro 50 mm e spessore 2 mm. In stile racing gli accessori utilizzati per l’allestimento interno del 3.9 ad iniziare dal volante a calice, in pelle nera, firmato OMP, completo di mozzo, scelto in sostituzione dell’originale. Ai sedili anteriori di serie sono state abbinate cinture di sicurezza marca Sabelt a 4 punti ancorate al roll bar e alla scocca del 4×4 con staffe di supporto mentre sono stati completamente eliminati i sedili posteriori per permettere il fissaggio della ruota di scorta e di accessori per l’off road. Semplice e funzionale il cruscotto del Range Rover che si presenta con tutta la strumentazione di bordo necessaria per il fuoristrada. A fianco del volante, in alto, si trovano gli interruttori on/off per azionare il verricello anteriore e posteriore, il clacson e la luce posteriore mentre più in basso, a sinistra dell’impianto radio VDO, sono stati sistemati i pulsanti per attivare i blocchi differenziale anteriore e posteriore ARB. A completare i comandi non manca lo stacca batteria (sotto ai relè) fissato su di un supporto sagomato in alluminio realizzato in officina così come quello scelto per ospitare cambio e riduttore. Sempre in alluminio, la piastra poggiapiedi antiscivolo installata sul lato passeggero. Per permettere l’alloggiamento di verricello e accessori vari nel vano bagagli è stata progettata ed installata un’apposita struttura in legno, con spessore 8 mm, suddivisa in tre scomparti: in quello più grande è stato fissato il Come-Up DV9000 completo di 30 metri di cavo metallico e rulliera mentre nei due più piccoli trovano spazio il compressore bicilindrico TMax da 150 litri al minuto, 4 strop di varie lunghezze, grilli per il traino, cassetta degli attrezzi, manometro per il gonfiaggio dei pneumatici, tuta impermeabile e luce portatile. A fianco del gavone in legno troviamo una binda Hi-Lift da 150 cm mentre sul tubo diagonale di rinforzo del roll bar è stata fissata, con corde elastiche, una pratica pala in acciaio. Il lato destro del bagagliaio, sopra il passaruota, ospita invece l’impianto necessario per l’azionamento dei blocchi ARB a cui il preparatore ha aggiunto un serbatoio supplementare da 3 litri specifico per gonfiaggio pneumatici. A completare l’equipaggiamento interno del 3.9, una batteria marca Optima installata sul lato sinistro del bagagliaio con apposita staffa di supporto.

Assetto e trasmissione da estremo con pneumatici Lerma Gomme 
Sono dei robusti ORAP + 10 cm, con stelo maggiorato, gli ammortizzatori scelti da Zuffi per equipaggiare all’anteriore e al posteriore il Range Rover in sostituzione di quelli di serie: pressurizzati a gas azoto, sono a doppio effetto con taratura rinforzata sia in compressione che in estensione per garantire minor beccheggio e rollio laterale in off road. By Raptor invece le 4 molle da 490 mm (con spessore home made + 25 mm per le posteriori) abbinate agli ORAP per completare il reparto sospensioni che monta anche coni guidamolla posteriori Equipe 4×4, torrette e coni guidamolla anteriori Raptor oltre che attacchi superiori per ammortizzatori posteriori realizzati su misura. Per ripristinare il corretto allineamento del ponte anteriore, mutato per effetto del rialzo dell’assetto, si è scelto di installare una barra panhard artigianale a cui è stata affiancata anche una barra accoppiamento ruote modello rinforzato con diametro 30 mm e testine ingrassabili sempre della Raptor. By Equipe e QT Service invece i puntoni installati sul Range: regolabili quelli posteriori, rinforzati e con caster corretto di 6° quelli anteriori. Modifiche e sostituzioni anche nel reparto trasmissione ad iniziare dal gruppo cambio-ripartitore su cui si è intervenuti installando un 5 marce modello LTT77 con riduttore. Per quest’ultimo se n’è scelto uno con differenziale centrale bloccabile manualmente al posto di quello con differenziale centrale con giunto viscoso. Il preparatore ha poi provveduto a sostituire i semiassi anteriori e posteriori originali con quelli rinforzati costruiti in acciaio legato ad altissima resistenza prodotti dalla Ashcroft di cui sono anche i giunti omocinetici rinforzati (adatti ad un uso estremo del veicolo soprattutto in presenza di blocchi e pneumatici maggiorati). Per evitare le infiltrazioni di acqua e fango e preservare la trasmissione stessa sono state inoltre adottate 4 flange rinforzate per semiassi appositamente studiate per la Range Rover da Raptor 4×4. Anche gli alberi di trasmissione di serie sono stati sostituiti: quello anteriore, con due doppie crociere, è stato costruito ad hoc per il Range dalla Nuova Bologna Motori mentre per quello posteriore, a semplice doppia crociera, si è optato per il modello prodotto dall’Equipe con flangia maggiorata. I differenziali anteriori e posteriori sono degli ARB Air Locker con blocco pneumatico al 100% attivabili e disinseribili tramite l’azionamento degli appositi pulsanti (presenti sul cruscotto del Range) a veicolo fermo ma anche a velocità ridotta. Per i pneumatici sono state scelte delle tassellate modello Trial Extreme della Lerma Gomme nella misura 9.00 abbinate a cerchi in nero opaco modello Dakar 16×7 offset -20 a cui sono stati aggiunti distanziali + 5 cm realizzati artigianalmente per allargare la carreggiata del V8.

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Elaborazione Land Rover Discovery 300 TDI 2.5

OFF ROAD…QUESTIONE DI FAMIGLIA! 
Accessori griffati ma anche home made per l’allestimento di questa Discovery 300 TDI che di chilometri in off road ne ha percorsi a migliaia. Dall’assetto al sottoscocca, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla preparazione di questo 2.5 del marchio Land Rover

Se dal Camel Trophy ha preso in prestito snorkel e qualche altro dettaglio in puro stile off road, la protagonista di questo reportage tecnico e fotografico – una Discovery 300 TDI 2.5 versione “Luxury” – ha in realtà più verve da fuoristrada per grandi viaggi e raid che per tradizionali raduni. Non che di chilometri su sterrati e percorsi a trazione integrale non ne abbia macinati a migliaia ma vista la grande attenzione nell’allestimento interno ed esterno che ha interessato tutti i reparti di questo Land Rover, siamo sicuri che sarebbe un 4×4 a dir poco perfetto per affrontare i viaggi più impegnativi.

“Un pregio di questo 300 TDI? Sicuramente il confort sia in off road che su strada ma anche l’affidabilità e le performance che ben gli permettono di destreggiarsi su qualsiasi tipo di tracciato – spiega Roberto Toso, proprietario del fuoristrada e appassionato di motori – Grazie ad alcuni accorgimenti adottati sulla Discovery, fra cui la scelta del paraurti posteriore ribassato, sono riuscito a trasformarla in un 4×4 polivalente e adatto a raduni e viaggi. Il motore è ancora di quelli che non ti piantano mai in asso, il divertimento alla guida è assicurato e lo spazio a disposizione sia nel bagaliaio che nell’abitacolo anteriore è a dir poco sorprendente!”.

Basta fare qualche chilometro a bordo di questo 2.5 – in compagnia di Roberto e del figlio Marco che in tutte le uscite off road al babbo fa da navigatore – per accorgersi dei tanti pregi di questo Land Rover su cui, a dire il vero, trovare dei difetti è piuttosto difficile. Dai raduni alle gare trial negli anni 90 con una Land Rover 88 3^ serie sino alla scuola di guida in off road con un 110, di strada sterrata ne è passata davvero molta per Roberto. Che ora non rinuncerebbe per nulla al mondo alla sua Discovery 2.5. Una passione che ha sapientemente trasmesso al figlio Marco che al primo raduno ha partecipato a soli 3 anni! L’off road? Per loro, una questione di famiglia!

Motore da 120 cavalli 
E’ un 2.5 cc di cilindrata questa Discovery 300 TDI versione “Luxury” del 1998 su cui il proprietario ha realizzato una serie di interventi di miglioria che l’hanno resa ancor più affidabile e performante sia su strada che in off road. Fra le modifiche eseguite Toso ha optato fra l’altro per una variazione sulla pressione della turbina – ora regolata a 1,2 bar – e per l’eliminazione della valvola EGR che hanno portato ad ottenere ben 120 cavalli contro gli 83 originali. Quasi completamente di serie l’impianto elettrico di questo Land Rover ad eccezione delle due batterie al gel da 50 ampere della Exide e del filtro sportivo della BMC alloggiato sul lato destro del vano motore. Sotto il sedile lato passeggero, in un’apposita nicchia, trova spazio un potente inverter della Valex da 1000 Watt facilmente azionabile grazie ad un’apertura realizzata sul lato esterno del sedile stesso. Nel tunnel centrale del cruscotto, proprio sopra la leva del riduttore, il proprietario ha installato un pratico staccabatteria elettronico che serve anche per caricare la seconda batteria che equipaggia il fuoristrada.

Allestimento esterno e interno 
Look sobrio e senza fronzoli per questo 2.5 del marchio Land Rover che grazie all’attenzione dedicata dal proprietario all’allestimento (sia esterno che interno) è sicuramente una delle Discovery più attrezzate attualmente in circolazione sul panorama fuoristradistico italiano. Per il paraurti anteriore Toso ha scelto un bumper rinforzato specifico per uso gravoso costruito in acciaio con spessore 5 mm predisposto anche per l’alloggiamento del verricello, un Come-Up 9000 abbinato a 30 metri di cavo in acciaio. Il posteriore monta invece un paraurti home made del peso di 35 chilogrammi, anch’esso realizzato in acciaio 5 mm, particolarmente adatto all’utilizzo in fuoristrada sia perché più robusto rispetto a quello di serie sia per l’angolo di attacco che favorisce anche le manovre più impegnative. A protezione dei sottoporta sono state installate due barre rinforzate in acciaio 6 mm utili sia per proteggere la carrozzeria della Discovery sia come supporto per la binda. Intervento di modifica anche sul gancio traino di serie spessorato con una robusta piastra artigianale in acciaio di 1 cm ancorata direttamente ai 4 attacchi del gancio. Originale del Camel Trophy lo snorkel scelto per equipaggiare questa Discovery, posizionato sul lato guida, mentre imbullonate alla barra porta tutto sul tetto ci sono 4 faretti supplementari della Hella da 120 W. Al posteriore infine, sempre sul lato guida, troviamo un faro da lavoro con inclinazione regolabile. Per quanto riguarda invece l’equipaggiamento interno di questa Discovery non si può certo dire che il proprietario abbia lesinato in accessori specifici per l’off road e l’outdoor. Il risultato è un 4×4 adatto ad affrontare non solo raduni 4×4 ma anche viaggi ben più impegnativi. Se i sedili e le cinture sono ancora quelli di serie, Toso è intervenuto sulla guida scorri seduta lato guida rialzata di 5 cm grazie all’inserimento di uno scatolato in ferro che ne ha modificato l’altezza. Per il volante si è optato per un modello della Simoni Racing Action a razze completo anche di mozzo della stessa azienda. Sul cruscotto è ospitata tutta la strumentazione di serie di questo 4×4 affiancata da alcuni accessori da off road alloggiati in un’apposita consolle dove ci sono i comandi per azionare il compressore ARB, i blocchi posteriore e anteriore, i fari supplementari anteriori e il faro da lavoro posteriore. Sopra la consolle ci sono due GPS Garmin – il G60 e il Nuvi 801 cartografico/stradale – e il Terratrip con dispaly LCD retroilluminato. A completare l’allestimento dell’abitacolo anteriore ci sono ancora l’impianto stereo Clarion con tv e dvd home theatre posizionati nell’alloggiamento originale mentre nello spazio davanti al sedile passeggero è stato fissato un indispensabile estintore come dotazione di sicurezza. Dietro il sedile lato guida il proprietario ha fissato la binda, una Hi-Lift da 120 cm, mentre fra il cubby box e i sedili posteriori è stata alloggiata una ricetrasmittente CB con microfono. Il capiente vano bagagli (ancora più spazioso quando i sedili posteriori vengono ribaltati completamente in avanti) ospita sul lato sinistro il frigo Waeco da 18 litri oltre a tutta l’attrezzatura da campeggio (tenda, tavolino pieghevole e sedie, barbecue artigianale, fornello e accessori per la cucina…).

Assetto Scola e pneumatici Pneus Elite 
Fiore all’occhiello nell’allestimento di questa Discovery sono il reparto sospensioni e il sottoscocca su cui il preparatore è intervenuto con l’adozione di accessori rinforzati specifici per l’utilizzo fuoristradistico. Sia all’anteriore che al posteriore sono stati scelti degli ammortizzatori Scola con doppia regolazione e serbatoio esterno che hanno permesso un rialzo del fuoristrada di circa 5 cm grazie anche alle robuste molle per uso gravoso. Sugli ammortizzatori è stata inoltre apportata una modifica con la quale gli steli si presentano ora di dimensioni maggiorate rispetto all’originale. L’albero di trasmissione anteriore è quello di una Discovery TD5 con flangia di adattamento sul riduttore mentre quello installato al posteriore è di derivazione Range Rover Classic. Flange, semiassi e giunti all’anteriore sono dell’Ascroft mentre per il retrotreno si sono adottati quelli della Maxi Drive, sempre rinforzati. Il 300 TDI monta anche due blocchi ARB con compressore dedicato installato nel vano motore mentre un portatile monocilindrico della T-Max (alloggiato nel baule) viene utilizzato per il gonfiaggio/sgonfiaggio degli pneumatici. A protezione del sottoscocca ci sono una piastra para tiranteria anteriore e, al retrotreno, un para differenziale con slitta, entrambi realizzati in resistente alluminio. A completare il reparto sospensioni ci sono le tassellate Pneus Elite modello Trakker nella misura 205/80 R16 montate su cerchi in acciaio con offset – 10 utilizzate per i raduni a trazione integrale. L’altro treno di gomme è invece uno stradale della Michelin, nella stessa misura, con cerchi originali Land Rover.

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Elaborazione 4×4 Toyota Land Cruiser KDJ125 3.0

Un 4×4 dalla versatilità totale e dalle performance eccellenti. Non poteva che essere questo il biglietto da visita di uno dei fuoristrada made in Japan più apprezzati dagli appassionati di off road. Equipaggiato per affrontare i più impegnativi raid in terra d’Africa, il Toyota Land Cruiser KDJ125 protagonista di questo servizio, con motorizzazione 3.0 e versione SOL, ha rivelato fin da subito un’innata natura trialistica destreggiandosi egregiamente tra fangaie e twist di casa nostra. Con 163 cavalli di serie (incrementati del 25% con la centralina Rapid by Dimsport), questo compatto 3 porte – con propulsore turbodiesel e cambio manuale – è stato allo start di partenza di raduni ed eventi off road in tutt’Italia, dalla Toscana all’Emilia Romagna sino al Trentino e al Piemonte, in pista anche come “press car” per fotografare le più suggestive imprese a trazione integrale. Assettato con molle e ammortizzatori Oram Step 3, per il Land Cruiser è stato scelto un allestimento pratico e funzionale con accessori da grandi raid (serbatoio supplementare per carburante, gavone in legno e riscaldatore Webasto) affiancato da strumentazione high tech Garmin per la navigazione nel deserto. Sobria ed essenziale la linea esterna a cui il paraurti Asfir, completo di verricello e slitta para tiranteria, ha contribuito a conferire un look decisamente racing. “Un mezzo grintoso e performante già di serie su cui si è intervenuti con l’aggiunta di un modulo Rapid che incrementa ulteriormente le prestazioni di coppia – spiega Marco Borello, piemontese da anni appassionato di off road e ora proprietario del 3 porte di casa Toyota – L’assoluta affidabilità di questo modello ne fa uno dei fuoristrada più ricercati non solo per i viaggi in Africa ma anche per la guida su asfalto e in off road sui tracciati nostrani grazie alle dimensioni compatte che permettono agili manovre negli spazi più ristretti. Piccolo, scattante e assolutamente adatto a qualsiasi allestimento interno ed esterno, è il giusto compresso fra confort e avventura”. Un fuoristrada che non passa mai di moda proprio come recita lo slogan del marchio nipponico: Today, Tomorrow, Toyota. Ad allestirlo ci ha pensato il proprietario (in collaborazione con Totani Off Road per il montaggio di verricello, paraurti e impianto ad aria compressa) che nell’officina di casa ha effettuato gli altri interventi. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla preparazione di questo KDJ125 fotografato in azione sui tracciati fuoristradistici del crossdromo internazionale Monte Coralli di Faenza (www.montecorallifaenza.it) e in dettaglio nell’officina della carrozzeria SNC di Mirko Maiolani in provincia di Ravenna (via Caduti di Cefalonia 10, Massa Lombarda tel.0545 81815).

Motore da 163 cavalli e centralina aggiuntiva

E’ alimentato da un performante propulsore che sprigiona 163 cavalli questo Land Cruiser KDJ125 con motore D-4D, 2982 cc di cilindrata, 4 cilindri in linea e 16 valvole. Iniezione diretta, distribuzione a cinghia dentata, cambio manuale a cinque marce + RM e riduttore completano la scheda tecnica di questo Toyota in allestimento SOL 3 porte che ha trazione integrale permanente e differenziale centrale bloccabile manualmente al 100%. Decisamente grintoso già ai bassi regimi, su questo Common Rail made in Japan il proprietario ha deciso di installare una centralina aggiuntiva Rapid della Dimsport Technology che ottimizza ed incrementa fino al 25% le prestazioni di coppia e di potenza dei motori turbo diesel, nel rispetto delle più rigide normative sull’inquinamento. Il funzionamento di questo modulo elettronico si basa sulla correzione dei segnali provenienti dalla centralina motore verso il sistema di iniezione: per installarlo è stato semplicemente collegato il cablaggio fornito nel kit alle spine della vettura (fra cui iniettori e connettore pompa di iniezione) eseguendo così un bypass sul cablaggio originale del motore. Grazie ad un interruttore switch, alloggiato nel vano porta oggetti del cruscotto lato passeggero, si può intervenire sul dispositivo Rapid commutando fra potenza originale e potenza modificata del 4×4. Fra i pregi riscontrati con l’installazione di questo modulo elettronico, oltre all’incremento istantaneo di coppia e potenza, si è riscontrata un’ottimizzazione dei consumi di carburante. Se la doppia batteria presente nel vano motore del Land Cruiser è in dotazione di serie, si è scelto invece di equipaggiare il KDJ con un pre filtro Racor, modello 230R30, che grazie al decantatore Aquabloc garantisce la totale separazione dell’acqua dal gasolio. Dotato di un elemento filtrante da 30 micron, che consente non solo una maggiore longevità del motore ma anche un ulteriore risparmio di carburante, il Racor è alloggiato nel lato destro del vano motore con apposite staffe di sostegno in acciaio.

Allestimento interno da grandi raid

Essenziale ma decisamente funzionale l’allestimento interno di questo 3 porte di casa Toyota che accanto a volante, pedaliera e sedili di serie si presenta con un cruscotto high tech ad iniziare dal navigatore satellitare Garmin Nuvi 350 con display a colori touch screen da 3,5” 2d e 3d e antenna integrata. Nonostante le dimensioni compatte, il 350 è fra i più funzionali car navigator portatili grazie anche alla dotazione del “kit da viaggio” con traduttore istantaneo, visualizzatore di immagini e convertitore di valuta e unità di misura. A fianco del Nuvi, fissato al cruscotto con l’apposito supporto a ventosa, c’è un GPS Garmin modello 128 con schermo in bianco e nero e dimensioni 12.45×13.36×6.1. Specifico per la navigazione marittima (nasce infatti come navigatore nautico) è altrettanto perfetto per l’utilizzo su piste e sterrati africani grazie all’opzione che permette di memorizzare rotte con 500 waypoints. Il tunnel centrale, a fianco della presa accendisigaro, ospita invece due interruttori di tipo aeronautico scelti per inserire/disinserire il compressore dell’aria (colore verde) e il decantatore del gasolio (colore blu). A completare i comandi on/off è stato inoltre installato un pratico switch che permette di escludere l’ABS durante la guida su sabbia. Infine, fra cubby box e cambio con riduttore, è stato posizionato il timer temporizzato per azionare il Webasto Thermo Top “E” che grazie ad una semplice programmazione permette l’accensione del riscaldamento all’interno dell’abitacolo mentre a regolarne la temperatura c’è il tradizionale termostato manuale fissato sopra il passaruota lato guida. Estremamente utile per il gonfiaggio e sgonfiaggio degli pneumatici, oltre che per gli indispensabili interventi di pulizia dei filtri, per questo Land Cruiser si è scelto un pratico impianto ad aria compressa composto da due barre sottoporta paracolpi, che funzionano da serbatoi di riserva per aria, e da due attacchi rapidi per collegare il manometro: i due ganci/sganci rapidi sono stati posizionati uno sotto il sedile lato passeggero, l’altro nel vano bagagli poco sotto il vetro a compasso lato guida. Particolare attenzione è stata riservata all’allestimento del bagagliaio di questo KDJ125 dove si è provveduto a sistemare un serbatoio supplementare e un gavone in legno, entrambi su misura, al posto dei sedili posteriori rimossi per far spazio all’equipaggiamento specifico da raid. Interamente realizzato in acciaio inox dalla Nova Alves Rally and Off Road Equipment, azienda torinese specializzata nella costruzione di accessori e nell’allestimento di vetture e fuoristrada da competizione, il serbatoio per il gasolio ha paratie interne antisciacquio, bocchettone nautico per rifornimento e una capacità di 180 litri che permette di disporre di una notevole autonomia di carburante per i viaggi africani più impegnativi. Fissato alla scocca del KDJ con apposite staffe imbullonate utilizzando i fori pre esistenti per l’alloggiamento dei sedili posteriori, il serbatoio è abbinato ad un gavone in legno compensato dello spessore di 4 mm con 4 scomparti interni utili per lo stivaggio di accessori e generi alimentari. Rivestito di moquette ignifuga color nero, il gavone è dotato di una ribaltina con cerniere che permette, spostando in avanti i sedili anteriori, di ottenere un comodo piano di appoggio da utilizzarsi come base letto. Grazie alla forma sagomata sia di serbatoio che di struttura in legno, ai lati del vano bagagli sono state ricavate due pratiche nicchie per riporre le taniche dell’acqua da 20 litri.

Paraurti Asfir, assetto Oram e pneumatici BF Goodrich

Se per abitacolo e vano bagagli di questo passo corto di casa Toyota si è scelto un funzionale equipaggiamento da raid, per l’esterno si è invece optato per un look decisamente più aggressivo grazie soprattutto al paraurti anteriore Asfir in robusto acciaio. Di forma squadrata e verniciato in colore grigio opaco, il front bumper prodotto dall’azienda australiana, installato in sostituzione di quello in dotazione di serie sul KDJ125, è predisposto per l’alloggiamento interno del verricello, un Tabor 9K con 25 metri in cavo d’acciaio e bocca in ghisa. Fissato all’interno del paraurti, in un’apposita nicchia ricavata sul lato destro, c’è invece il compressore Viair, modello 420C, con testata trapezoidale, alette orizzontali di raffreddamento e tubazione in teflon ricoperta di maglia in acciaio. All’avantreno è stata inoltre adottata una slitta in acciaio dello spessore di 4 mm con kit fissaggio, sempre di fabbricazione Asfir, installata a protezione della tiranteria del Land Cruiser, dotazione indispensabile per la guida off road. Per un miglior confort invernale all’interno dell’abitacolo e per evitare dannose partenze a freddo del motore, il proprietario ha deciso di installare a metà del sottoscocca un riscaldatore Webasto modello Thermo Top “E” accessoriato di pescaggio carburante Fiat/Iveco, kit anti rumore per pompa di gasolio e tubo acqua sagomato del diametro di 20 mm. Il reparto sospensioni è quello che ha subito le trasformazioni più radicali e che di conseguenza caratterizza maggiormente questo KDJ: sia all’anteriore che al posteriore sono state infatti scelte molle e ammortizzatori Oram Step 3 con serbatoi separati, regolabili in compressione, creati dall’azienda italiana per l’utilizzo specifico nell’off road impegnativo e in Africa. Decisamente più performante rispetto a quello originale, il nuovo assetto di questo 125 ha guadagnato non solo in escursione ma anche in confort grazie alla regolazione degli shock absorber che permette una taratura più o meno morbida a seconda del carico. A compensare il rialzo + 4cm dovuto all’installazione dello Step 3 il preparatore ha provveduto a modificare le biellette della barra antirollio posteriore inserendo appositi spessori rinforzati in gomma. A completare l’allestimento esterno ci sono delle performanti BF Goodrich, modello All Terrain, nella misura 265/70 R17 montate su cerchi Racer, colore nero opaco, a 6 fori.

DIDASCALIE

1- ASSETTO BY ORAM
Fabbricazione made in Italy per molle e ammortizzatori scelti dal preparatore in sostituzione degli originali Toyota per questo KDJ125 che ora monta un performante assetto Oram Step 3, regolabile in compressione, specifico per off road impegnativo e Africa. (Prezzo: 2000 euro)

2- BIELLETTE ANTIROLLIO

Per compensare il rialzo + 4 cm dell’assetto di questo 3 porte made in Japan si è provveduto a modificare le biellette originali della barra antirollio posteriore aumentandone l’altezza con specifici spessori in gomma. (Prezzo: 13 euro)

3- SERBATOI POSTERIORI

Per il retrotreno di questo Land Cruiser il preparatore ha scelto di alloggiare i due serbatoi separati per la regolazione degli ammortizzatori Oram direttamente sui longheroni in un’apposita nicchia a garanzia di maggiore protezione durante la guida fuoristradistica.

4- RISCALDATORE AD ACQUA

E’ alloggiato nel sottoscocca tramite apposite staffe di supporto in acciaio il Webasto Thermo Top “E” accessoriato di pescaggio carburante Fiat/Iveco, kit anti rumore per pompa di gasolio e tubo acqua sagomato del diametro di 20 mm. (Prezzo: 900 euro)

5- PIASTRA PARA TIRANTERIA

Robusto acciaio 4 mm per la piastra para tiranteria by Asfir scelta per equipaggiare il sottoscocca di questo Toyota Land Cruiser: fissata con kit supporti, la slitta in inox protegge gli organi di tiranteria da fango e pietre. (Prezzo: 180 euro)

6- COMANDI AERONAUTICI

Sono dei pratici interruttori di tipo aeronautico i comandi on/off scelti per azionare il compressore Viair e il decantatore del gasolio Racor: installati nel tunnel centrale a fianco della presa accendisigaro, sono completati dall’interruttore per disattivare, quando necessario, l’ABS. (Prezzo: 12 euro)

7- MOTORE DA 163 CAVALLI

E’ alimentato da un propulsore che sprigiona 163 cavalli questo Toyota KDJ125 3 porte, in allestimento SOL, con motore D-4D e 2982 cc di cilindrata: performante già ai bassi regimi, ha doppia batteria in dotazione di serie. Fra le modifiche effettuate, l’installazione di un decantatore per il gasolio.

8- CENTRALINA AGGIUNTIVA DIMSPORT

Per rendere ancora più grintoso questo Land Cruiser si è scelto di adottare un dispositivo aggiuntivo della Dimsport Technology: grazie al modulo Rapid il Toyota ha migliorato le prestazioni del propulsore con un incremento di 20 cavalli. Il comando on/off della centralina è nel cassetto porta oggetti lato passeggero. (Prezzo: 390 euro)

9- GANCIO/SGANCIO ARIA

Per agevolare le operazioni di gonfiaggio/sgonfiaggio degli pneumatici si è scelto di posizionare un pratico attacco gancio/sgancio rapido per compressore anche sotto il sedile lato passeggero. (Prezzo: 8 euro – raccordo)

10- GASOLIO SUPPLEMENTARE

E’ realizzato in acciaio inox, con paratie interne antisciacquio, il serbatoio supplementare per gasolio da 180 litri progettato su misura per il 125 dalla Alves Rally and Off Road Equipment di Cirié (To): fissato alla scocca del KDJ con apposite staffe, è abbinato ad un gavone in legno di 4 mm rivestito con moquette. (Prezzo: 850 euro – serbatoio)

11- PNEUMATICI AT BF GOODRICH

Sono delle performanti All Terrain BF Goodrich nella misura 265/70 R17 le coperture scelte per completare l’assetto di questo passo corto di casa Toyota. Ad affiancarle ci sono cerchi Racer color nero opaco 6 fori specifici per fuoristrada 4×4 da competizione. Prezzo: 700 euro (5 BF); 750 euro (5 cerchi)

12- IMPIANTO ARIA COMPRESSA

Praticità a portata di mano grazie all’impianto ad aria compressa installato da Totani Off Road sul Toyota 3.0 che permette un rapido utilizzo del compressore Viair. Nel vano bagagli, in alto sul lato sinistro, trova spazio uno dei due attacchi rapidi. (Prezzo: 230 euro)

13- BOCCHETTA PER RIFORNIMENTO

A completare il serbatoio aggiuntivo del carburante, alloggiato nel vano bagagli del Land Cruiser, è stata scelta una bocchetta a tenuta stagna, di tipo nautico, in acciaio con inserti color rosso. Per un miglior controllo del livello di gasolio presente nel serbatoio sono stati realizzati due fori che verranno collegati da un tubo in plastica trasparente. (Prezzo: 25 euro (bocchetta)

14- PRE FILTRO RACOR

E’ stato installato nel lato destro del vano motore l’indispensabile pre filtro Racor, modello 230R30, che grazie al decantatore Aquabloc garantisce la totale separazione dell’acqua dal gasolio: dotato di un elemento filtrante da 30 micron, il Racor è fissato tramite supporto. (Prezzo: 220 euro)

15- PARAURTI BY ASFIR

Fabbricazione israeliana per il robusto paraurti in acciaio Asfir 4×4 specifico per l’installazione interna del verricello scelto in sostituzione di quello di serie. A completarlo, un winch modello Tabor 9K con 25 metri di cavo in acciaio e bocca in ghisa. Prezzo: 770 euro (paraurti); 250 euro (verricello)

16- VERRICELLO ON/OFF

Sul lato sinistro del paraurti anteriore è stato alloggiato il pratico spinotto di collegamento che tramite prolunga di comando permette di azionare, sia dall’interno dell’abitacolo che dall’esterno del veicolo, il verricello installato su questo 125. (Prezzo: 8 euro)

17- IMPIANTO STEREO

Look sobrio ed elegante per l’interno del KDJ che si presenta con accessori rigorosamente di serie – volante, sedili e cinture di sicurezza originali – a cui è stato affiancato un impianto radio cd marca Sony con bluetooth. (Prezzo: 140 euro)

18- TIMER WEBASTO

E’ dotato di un pratico e funzionale timer digitale il riscaldatore installato nel sottoscocca del Toyota: grazie al dispositivo alloggiato nel tunnel centrale si possono impostare accensione e spegnimento temporizzati del Webasto. Per regolare la temperatura c’è anche il termostato sistemato sopra il passaruota lato guida. (Prezzo: 80 euro (timer e termostato)

19- NAVIGATORE E GPS

By Garmin la strumentazione di bordo scelta per navigatore e GPS di questo Toyota: un compatto Nuvi 350 con display a colori per la navigazione di tutti i giorni e un pratico modello nautico 128 per quella su piste e sterrati africani. Entrambi fissati al cruscotto con appositi supporti. Prezzo: 230 euro (Nuvi 350); 350 euro (Garmin 128)

20- GAVONE IN LEGNO

Grazie alla pratica ribaltina in legno fissata al gavone con cerniere, la struttura realizzata su misura per il passo corto di casa Toyota permette, con una semplice mossa, di allestire il bagagliaio con un capiente mobile per stivaggio accessori e con un utile piano base letto. Prezzo: 100 euro (gavone)

21- SOTTOPORTA BY TOTANI

Hanno forma squadrata e su misura per Toyota serie J12 le due barre sottoporta in acciaio verniciato nero opaco. Fissate con staffe al telaio hanno doppia funzione: paracolpi nella guida off road e riserva aria. Prezzo: 160 euro

22- COMPRESSORE VIAIR 420C

E’ della Viair il compressore modello 420C con testata trapezoidale e alette orizzontali di raffreddamento alloggiato con apposito supporto all’interno del paraurti anteriore. Perfetto per gonfiaggio/sgonfiaggio pneumatici è dotato di tubazione in teflon ricoperta di maglia in acciaio. (Prezzo: 235 euro)

 Clicca qui per il reportage fotografico completo

Le Jene 4×4 Fuoristrada Club Bergamo – 5° prova del Campionato TCL4X4

LE JENE 4X4 Fuoristrada Club Bergamo organizza il 16 settembre la quinta prova del Campionato TCL4X4 Trial Challenge Lombardia.
All’interno del Campo Scuola del Club (14000 mq) verrà allestito il percorso.

I partecipanti,divisi per categorie, si sfideranno in evoluzioni trialistiche su fuoristrada 4×4.
Aree spettatori in totale sicurezza totalmente gratuite e un servizio caterig renderanno l’evento piacevole anche per chi non possiede un veicolo 4×4.

  Segui l’evento su Facebook 

 

Informazioni e iscrizioni su www.tcl4x4.com e www.lejene4x4.eu

[button color=”orange” link=”http://www.tcl4x4.com/Mappa_Palosco.pdf” target=”_blank”]Come arrivare alla pista Jene 4×4[/button]

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4 Zampe Off-Road – 4X4 X l' EMILIA – 22/23 settembre 2012

Raduno 4×4 a scopo benefico

Comune di Castiglione Olona (Provincia di Varese, Regione Lombardia)

I terremoti che hanno devastato la zona dell’Emilia Romagna hanno evidenziato la fragilità delle strutture e delle abitazioni provocando ingenti danni alle famiglie e ai lavoratori colpiti da quest’evento.
Allo stesso modo però questa tremenda calamità naturale ha messo in moto quella splendida macchina che è la solidarietà, macchina composta da mille ingranaggi che si sono mossi velocemente e che ora più che mai non si devono fermare.
Anche in questo caso vogliamo essere presenti con il nostro e Vostro aiuto.
In data 22 e 23 settembre a Castiglione Olona (VA), presso il vecchio crossodromo Somadeo si terrà un raduno nazionale di veicoli fuoristrada, il cui incasso sarà interamente devoluto ai terremotati dell’Emilia. [googlemap width=”620″ height=”480″ src=”http://maps.google.it/maps?q=Via+P.+Schiavo+Castiglione+Olona+(VA)&hl=it&ll=45.748128,8.881695&spn=0.002508,0.005193&sll=45.775578,9.211382&sspn=1.283503,2.658691&hnear=Via+Schiavo+Paolo,+Varese,+Lombardia&t=h&z=18 “]

Attraverso il contatto diretto con la Camera di Commercio locale, sono stati individuati i bisogni primari e, a tal proposito, i proventi del raduno saranno destinati all’acquisto di materiali necessari a scuole e strutture ospedaliere, portandoli personalmente nel cuore delle località più colpite.
Per rendere questo dono ancora più grande abbiamo bisogno anche del Vostro aiuto!

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!

Programma:

SABATO 23 SETTEMBRE

ORE 9.00 APERTURA ISCRIZIONI
ORE 9.30 APERTURA PISTE
ORE 12.30-14.30 CHIUSURA PISTE – PAUSA PRANZO
ORE 18.30 CHIUSURA PISTE

DOMENICA 24 SETTEMBRE 

ORE 9.00 APERTURA ISCRIZIONI
ORE 9.30 APERTURA PISTE
ORE 12.30-14.30 CHIUSURA PISTE – PAUSA PRANZO
ORE 18.30 CHIUSURA PISTE

STAND GASTRONOMICO DURANTE TUTTA LA MANIFESTAZIONE
PISTE VARI LIVELLI DI DIFFICOLTA’ PER TUTTI I TIPI DI VEICOLI FUORISTRADA
PISTA MACCHININE GAUCHO PER I BAMBINI

[button color=”blue” link=”http://www.offroadweb.it/wp-content/uploads/2012/08/modulo_iscrizione_raduno_x_l_emilia.pdf” target=”_blank”]Scarica il Modulo Iscrizione del Raduno[/button]

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Per ulteriori info: 4z***********@li****.it – cell. 335 7013739

[button color=”green” link=”http://www.offroadweb.it/forum/viewtopic.php?t=8489″ target=”_blank”]Forum 4×4 dedicato all’evento[/button]

 

Scarica la locandina 4X4 X l’ EMILIA – 22/23 settembre 2012

Tauromenium Off Road Club 4×4 Gara Trial Coppa Epifania 10 gennaio 2010

Tauromenium Off Road Club 4×4 Gara Trial Coppa Epifania 10 gennaio 2010   [button size=”small” color=”blue” style=”tick” new_window=”true” link=”http://www.offroadweb.it/club_4x4/tauromenium_offroad/coppa_epifania_2010/gallery_1/album/index.html”]Photo On line[/button]

BnD 4×4 Team – Raduno città di Ucria 24 gennaio 2010

BnD 4×4 Team – Organizzazione Umanitaria Bambini nel Deserto – Raduno città di Ucria 24 gennaio 2010  [button size=”small” color=”blue” style=”tick” new_window=”true” link=”http://www.offroadweb.it/club_4x4/sportland4x4/bnd_4x4_team/album/index.html”]Photo On line[/button]