È considerata una delle dieci gare off road più difficili al mondo: sin qui, fra le foreste pluviali della Malesia, arrivano solo i più coraggiosi, quei temerari alla ricerca di adrenalina pura alla guida delle loro 4×4. L’edizione 2016 del Rainforest Challenge, svoltasi dal 24 Novembre al 5 Dicembre, è stata una delle più emozionanti di sempre: un solo punto di distacco fra il primo e il secondo classificato, il maggior numero di squadre campioni (7) ai nastri di partenza, il maggiore numero di partecipanti (piloti, staff e media) con oltre mille presenze. E un percorso avvincente che è tornato ad avventurarsi nella giungla malese, l’originario scenario di questa competizione in cui gli iscritti al Rainforest Challenge hanno incontrato non solo fango e acqua ma anche le popolazioni indigene: sfide con la cerbottana e giochi tribali hanno preceduto la consegna di aiuti che il RFC ha voluto donare alle tribù incontrate lungo gli stati di Pahang e Perak.

 

 

Questa 20^ edizione della gara, che ha anche ospitato due contest – uno targato Petron Malaysia con Hitz Fm, la principale radio numero del paese, e l’altro a cura di Tan Chong Motor dedicato ai proprietari di Nissan Navara – ha visto un ulteriore record, l’introduzione di un nuovo evento specifico per appassionati di enduro e moto rally rivolto soprattutto a motociclisti avventurieri provenienti da Malesia e Singapore.

Un ritorno alle radici nel cuore di Kuala Lumpur che il 26 Novembre ha visto gli equipaggi darsi appuntamento a Dataran Merdeka, Piazza dell’Indipendenza, nel centro storico della capitale malese di fronte al maestoso edificio del Sultan Abdul Samad costruito nel 1897. Il luogo in cui due decenni prima è nata questa avventura motoristica ha ospitato team provenienti da 30 nazioni di Asia, Europa, Oceania e Nord e Sud America. Presentato ufficialmente al centro commerciale di Kuala Lumpur con la tradizionale conferenza stampa, il Rainforest ha avuto inizio con la suggestiva parata delle 4×4 fra cui quelle del Team Maxxis 119 (campione in carica), Team Russia 104 (due volte vincitore RFC), Team 108 e 105, campioni indiani e russi.

A scendere in campo, come ormai da tradizione, anche equipaggi femminili con le brasiliane Fabiana Martins e Julieth Zalenato su Nissan NP300 Navara; Nur Aina/Nurul Izzatie e Datin Maslin Ibrahim/Jirancha Khongsuk, rispettivamente da Thailandia e Malesia, su Suzuki. Dal 1998 le “Dame of Steel” stanno portando avanti con caparbietà e bravura l’off road in rosa nei tracciati della foresta pluviale.

A dare il benvenuto a piloti e navigatori sono state la capitale malese, la città di Kuantan che sorge sulle rive del fiume omonimo alla foce del mar Cinese Meridionale e Raub da cui ci si è avventurati verso la giungla di Batu Talam fra gli applausi della gente di campagna: una vera e propria invasione di 4×4 sempre supportata via terra e via aerea dalla Royal Malaysian Police e dalla Police Air Wing che ha seguito passo per passo la carovana del Rainforest Challenge.

Per la prima volta nella sua storia lunga 20 anni, il prologo del RFC – nato dalla grande passione e dall’idea di Luis J.A. Wee – si è svolto sui percorsi ospitati all’interno di un campo di polizia (Bukit Galing of the General Operations Force of the Royal Malaysian Police) nel cuore di Kuantan dove il comandante della Brigata Tenggara e lo staff hanno accolto con entusiasmo i partecipanti.

Come previsto, i principali pretendenti al titolo 2016 non hanno deluso le aspettative del numeroso pubblico che ha assistito allo start d’inizio: a farla da padrone il Team 117 (due volte campione in RFC Cina e una in India) che ha conquistato 100 punti in 3 delle 6 prove speciali mentre il Team Maxxis 119 e il Team Russia 104 hanno fatto registrare 100 punti in 2 delle SS.

 

Tratti fangosi e rocciosi hanno accolto i concorrenti a Berkelah dove si sono svolti i settori selettivi dal 7 al 12 che hanno dato non poco filo da torcere agli equipaggi e alle 4×4 che proprio qui hanno dovuto affrontare gli ostacoli naturali più impervi. Su questi tracciati il Team 119 e il 104 hanno dimostrato di essere ben intenzionati a rimanere al vertice della classifica provvisoria portando a casa 100 punti in 2 delle 6 prove seguiti dal Team 117 in terza posizione.

 

 

Il 29 Novembre la carovana del RFC si è spostata da Berkelah per raggiungere Raub, una città ricca di storia sin dal XVIII° secolo, con miniere d’oro dal 1900 e la più antica stazione di polizia malese costruita nel 1905. Da qui il giorno seguente ci si è spostati a Pos Buntu, un insediamento indigeno, dove gli abitanti locali hanno potuto osservare da vicino le acrobazie dei team in gara impegnati nell’attraversamento del fiume con recuperi mozzafiato.

 

A rendere il Rainforest Challenge un evento unico nel suo genere è stata anche la giornata del 1° Dicembre che in occasione del “Getting Down to Earth” ha visto giochi tribali (tra cui sfide con la cerbottana) unirsi a contributi di beneficenza consegnati ai popoli indigeni al villaggio di Regang, situato nel grande insediamento di Pos Sendirut. A scandire il ritmo della notte i tamburi di bambù che hanno dato il benvenuto a tutti i partecipanti: una suggestiva iniziativa per permettere ai presenti di conoscere gli abitanti degli altopiani malesi. Gli equipaggi in gara si sono poi sfidati affrontando le rive del fiume fra rocce scivolose e salite e discese ripide: ostacoli difficili da gestire in questa “off road battle” di Pos Sendirut dove tutti hanno dato il massimo per portare a casa punti preziosi prima di entrare nella famigerata “Twilight Zone”.

Una trentina le auto in gara (27 per l’esattezza) per il D-Day ospitato il 2 Dicembre nella tanto temuta zona di Kabang dove le 4×4 si sono addentrate a gruppi di due e dove il gioco di squadra è stato di fondamentale importanza per superare i più difficili ostacoli presentati dalla natura. Poco meno di 15 km da affrontare ma con tiri di verricello, recuperi quasi impossibili, saliscendi fra solchi e tanto fango: ogni squadra ha cercato di completare il percorso per aggiudicarsi i 100 punti in palio. E chi è uscito indenne dalla Twilight Zone” ha meritato già un posto d’onore nel Rainforest Challenge.

Completate le speciali dalla 19 alla 24, dopo colpi di scena, qualche inevitabile errore tecnico dei concorrenti e acrobazie al limite del ribaltamento, la gara ha assegnato i punteggi finali: l’edizione 2016 ha visto i malesi del Team Maxxis 119 salire sul gradino più alto del podio con 2203 punti. Chang Chew Shen e Edward Benggon si sono così piazzati davanti all’equipaggio russo numero 104 di Kulbak Roman e Pavel Kovalenko, medaglia d’argento con 2202 punti. A completare la top five: Team 105 (Russia) con Lyubarenko Valeriy e Katkov Andrei (2168 punti); Team 117 con i malesi Tan Eng Joo e Nakarakj A/L Periasamy (2076 punti); Team 123 (Johor Off Road Club) con Wong Chen Chuong e Chong Kuk Lea (1658 pt).

 

 

 

Luis J.A. Wee e lo staff organizzatore ringraziano: Governo di Kuala Lumpur (Dewan Bandaraya tourism unit: Visit KL), Ministry of Tourism, Ministry of Youth & Sports, Tourism Pahang, Visit Pahang 2017 Secretariat, State Gov of Pahang & all Federal & State agencies, PETRON, Race Auto, AENO (official health drink), Tan Chong Motor (Nissan Navara), Publika, Gambang Motorsports, Tri-Mus Motorsports (RFC Enduro Trophy), EarthCruiser, Comeup Winch, ARB, 4WD Equipment, Explorer, Beaume, Magam, GPI Channel, Outdoor Channel, Pro-X, Ussuriysk Club, Leapple KLCC and Hotel Istana.

Info su www.rainforest-challenge.com

 

Testo Sonja Vietto Ramus

Foto Pavel Mothejl

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