Tunisie challenge, la Tunisia che non ti aspetti

Pubblicato il 24 Gennaio 2024 Categorie: Gare internazionaliRally

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di Sonja Vietto

Sessanta equipaggi provenienti da diversi paesi d’Europa si sono sfidati nella 3^ edizione del raid andato in scena lo scorso ottobre: ecco il racconto della 5 giorni off road dove sabbia e amicizia sono state protagoniste assolute.

Alla sua terza edizione (quella di ottobre 2023), il Tunisie Challenge è diventato un importante evento di riferimento nel mondo delle competizioni automobilistiche amatoriali che si svolgono sul territorio tunisino. Un’avventura emozionante in cui si sono alternate differenti tipologie di tracciati: dune tecniche, piste veloci e tanta sabbia che le temperature elevate e la siccità hanno reso soffice e impegnativa da affrontare, tanto da costringere l’organizzazione – guidata dall’eccellente Rui Cabaco – a cancellare dal programma due tratti di altrettante tappe della categoria Raid (a fine terza e inizio quarta stage) per motivi di sicurezza e logistica. Con il patrocinio della Federazione Automobilistica Tunisina e dell’Ufficio Turistico Nazionale della Tunisia, la terza edizione dell’evento motoristico ha preso il via con un avvincente percorso offroad sulla spiaggia di Hammamet e ha visto i traguardi di fine tappa nelle località di Tozeur, Douz, Tembain (con il tradizionale bivacco tendato notturno), Matmata e Djerba dove è terminata con altri 30 km lungo il litorale. Dei 60 veicoli allo start del raid, 45 hanno raggiunto l’arrivo, partecipando ad un’avventura unica, circondati da un paesaggio maestoso, un vero paradiso per gli amanti del 4×4. Un’edizione con decine di iscritti (ben 35 equipaggi italiani seguiti da 10 francesi) a testimoniare la validità di un evento sportivo organizzato con cura nei minimi dettagli. “Il tracciato del 2023 è stato in gran parte rinnovato anche se la sabbia e le dune sono state sempre protagoniste assolute; durante il secondo scouting del percorso, poco prima dell’inizio del raid, abbiamo constatato che il caldo estremo dell’estate aveva reso la sabbia estremamente morbida rendendo le condizioni di guida molto complicate -spiega Rui Cabaco-  L’esperienza delle precedenti edizioni ci ha permesso di migliorare i percorsi, adattarli alle caratteristiche della prova oltre che scoprire nuovi suggestivi paesaggi del Grand Erg Orientale (parte centrale del deserto del Sahara). Abbiamo disegnato un itinerario per rispondere alle aspettative dei partecipanti, esperti e alle prime armi, che hanno così trovato piste di tutti i tipi e per tutti i gusti e, come sempre, adattate ad ogni categoria”.

L’edizione 2023

Ad ottobre dello scorso anno, la vittoria in categoria Adventure C3 è andata alla squadra croata Jura Se Fura, su Fiat Panda, mentre gli italiani del Similis Leonis Adventure 4×4, su Jeep Renegade, hanno vinto la Adventure Suv; gli svizzeri del Team Off Road (Suzuki Jimny) hanno conquistato il podio della Adventure TT1 e gli italiani Fun-Cool (Opel Frontera) quello della Adventure TT2. Primo piazzamento in Adventure TT3, categoria con la partecipazione più numerosa, per l’equipaggio francese SMAP I (Toyota Land Cruiser KDJ90). Gli italiani della squadra Overland 3000 4WD (Toyota Land Cruiser HDJ 80) hanno invece vinto l’agguerrita categoria Raid; medaglia d’oro anche per gli italiani del Raitec Racing (su Iveco Eurocargo) che si sono imposti nella nuova categoria Proto. Non sono mancati infine premi e riconoscimenti per il veicolo più d’epoca (un Land Rover Series 88) e per il partecipante più veterano (l’italiano Stefano Fazzini). “Un tracciato molto suggestivo con difficoltà tecniche maggiori rispetto a quelle affrontate in Marocco: della Tunisia ci sono piaciuti molto i terreni sabbiosi e i luoghi desertici e selvaggi dove sembra di essere soli al mondo –raccontano Thibault Lemasson e Adeline Prévost, vincitori dell’Adventure TT3- Oltre all’aspetto competitivo ciò che ci entusiasma è poter aiutare nel nostro piccolo la popolazione più bisognosa: in Tunisia abbiamo portato materiale scolastico per un’associazione di Hammamet (AERE)”. Allo start dell’evento con una Lada Niva del 1994, si sono schierati i francesi Remi Boulanger e Gabriel Delerue, che dopo l’esperienza all’edizione primaverile del Maroc Challenge (l’altro evento organizzato da Rui Cabaco), sono tornati in Africa: “L’ambiente del rally è molto famigliare e l’organizzazione attenta a tutto. Davvero suggestivi i tratti di sabbia e le dune più tecniche. La Niva, equipaggiata con molle più robuste e un rialzo di 2,5 cm, ammortizzatori Koni e rollbar, si è comportata benissimo”. In gara per la terza volta al Tunisie Challenge, con Ford Ranger Raptor, l’equipaggio francese composto da Carlos Lafabregue e Agnes Farges, cui va anche un applauso per aver più volte prestato aiuto ad altri partecipanti lungo il percorso. “Un grazie agli organizzatori per un tracciato così spettacolare e per i punti d’interesse visti ma anche un ringraziamento a Federazione Automobilistica, Ufficio Turismo e Governo tunisino per la sicurezza e per aver fornito un prezioso aiuto nelle pratiche burocratiche d’ingresso e uscita dal paese. Torneremo sicuramente la prossima edizione cercando di fare ancora meglio in classifica anche se ciò che conta più di tutto è il rapporto di amicizia che si è instaurato con gli altri iscritti e con il popolo tunisino” conclude Carlos. Esperienza da ripetere anche per Jean Pascal e Evelyne Matonti, al raid con una Jeep Wrangler Sahara: “Per chi, come noi, avrebbe voluto partecipare alla Dakar ma era troppo giovane o non poteva, il Tunisie Challenge è senza dubbio l’esperienza più vicina e più simile –spiega Jean Pascal- Anche se di fondo è una competizione, principi e regolamento sono assolutamente improntati alla sicurezza. La nostra partecipazione all’edizione del 2024 è già certa; nel frattempo speriamo di convincere alcuni nostri amici a condividere con noi questi meravigliosi momenti, unici e preziosi”.

L’Italia in gara

Sui tracciati tunisini sono stati davvero numerosi gli equipaggi italiani, tanti allo start con le intramontabili Fiat Panda. Fra questi William e Manuel Rossi: 21 anni il primo (Willy è stato il più giovane partecipante all’evento) e 32 anni il fratello. Floricoltori ingauni (di Albenga, in Liguria) nell’azienda di famiglia di piante aromatiche, i due hanno affrontato con grande entusiasmo i lunghi tracciati lunghi non sempre di facile percorrenza di questa edizione del raid. A bordo della Panda Trekking 4×4 1100 I^ serie, allestita completamente da loro (particolare l’alloggiamento delle ruote di scorta nel portellone posteriore), sono arrivati al traguardo concludendo così un’esperienza emozionante, a livello umano e motoristico. Accomunati dalla passione per i motori e le auto da corsa, ai nastri di partenza anche Fabio Alessandrini, classe 1980, e Stefano Ghiglione, classe 1970, su Fiat Panda 141 4×4. “Un’avventura fantastica sotto tutti i punti di vista: vivere il deserto è qualcosa di unico –raccontano- Ciò che ci è piaciuto di più? Pernottare nel campo tendato, conoscere persone nuove e far parte di un gruppo così unito sin dal primo giorno. Abbiamo apprezzato molto anche la macchina organizzativa: fortunatamente noi non ne abbiamo mai avuto bisogno ma abbiamo appurato che in caso di necessità sono stati pronti e disponibili a risolvere davvero qualsiasi problema”. A questa bella edizione del challenge hanno partecipato anche Lorenzo Di Meo e Beatrice Tenca: appassionati di motori, animali e viaggi, “George & Mildred” (chi non ricorda la serie televisiva britannica di metà anni ’70?), con la loro Fiat Panda 141 Climbing 4×4 del 1990, si sono divertiti fra dune e sterrati. “Il Tunisie Challenge è stata una sfida con noi stessi ma anche la piacevole scoperta di persone estremamente preparate, cortesi e competenti che hanno reso possibile questo evento -spiegano marito e moglie- Un percorso inconsueto con costante assistenza e tutta la sicurezza necessaria grazie al team organizzativo e quello meccanico che ha dimostrato impareggiabile professionalità in un ambiente ostile. In 10 giorni si è creata davvero una famiglia. Questo è un rally perfetto anche per chi è alle prime armi e per chi desidera misurare le proprie doti di guida nelle famose dune del deserto tunisino ma in tutta sicurezza”. Bandiera italiana anche per tre Land Rover iscritti al raid: due Series 88, con gli equipaggi toscani Sandro Moni/Guido Maltinti e Michele Calamai/Giorgio Frilli, e un Discovery td5 con a bordo Andrea e Mauro Mascarino, figlio e padre piemontesi. “Con mio papà ci siamo divertiti molto riuscendo anche a vincere 3 prove –spiega Andrea- Mi piace la formula del Tunisie Challenge perché è una gara di regolarità che richiede però velocità abbastanza sostenute per dei mezzi come il nostro, non preparato in modo specifico per le competizioni. Lo consiglio assolutamente a chi vuol mettersi alla prova dal punto di vista sportivo anche senza avere molta esperienza o un veicolo super equipaggiato”. Spirito (e look) decisamente vintage per il Series 88 del 1984 di Sandro Moni: “Un giorno mentre stavo aspettando di affrontare un percorso offroad tra fango e acqua mi sono chiesto come sarebbe stato correre in mezzo al deserto con un mezzo, diciamo, parecchio datato! -racconta sorridendo- Curiosando su internet ho individuato il Tunisie Challenge. Il mio vecchio Land con tanti segni di battaglia non poteva che essere il mezzo perfetto per parteciparvi. Il mio consiglio? Partire con una macchina in ordine dal punto di vista meccanico, dando priorità a sistema di raffreddamento e sospensioni, i più sotto stress in eventi di questo genere”. Al Tunisie Challenge l’Italia ha anche vinto. Ad aggiudicarsi la categoria Raid sono stati Stefano Fazzini (premiato anche come partecipante più veterano) e Franco de Simone su Toyota Land Cruiser HDJ80. “Partecipare a questo evento è stata una piacevole avventura: si respira un’atmosfera amichevole e competitiva al tempo stesso -spiega Stefano- Per gli iscritti al raid i tempi imposti da rispettare per non incorrere in penalità non permettono soste o distrazioni e sono assolutamente stimolanti per chi vuole una guida tecnica e veloce in fuoristrada. Per me è stata un’edizione molto felice perché siamo arrivati primi nella classifica generale in ogni tappa e abbiamo vinto anche due stage. I partecipanti erano molto agguerriti e con veicoli performanti: abbiamo combattuto sino alla fine e conquistato la vittoria con un vantaggio davvero esiguo!”. Una bella esperienza anche per Dario Reiser, meccanico di professione, e Jacqueline Lusenti, studentessa, svizzeri del Canton Ticino, che hanno partecipato con un Suzuki Jimny di serie (equipaggiato solo con protezioni supplementari ai differenziali e al cambio/riduttore). Come si è comportato il mezzo? “Benissimo, sia sulla sabbia che sulle piste sterrate: le ridotte tolgono da ogni impiccio e l’altezza da terra è più che sufficiente per non restare appesi a ostacoli naturali –racconta Dario- È un veicolo che consiglio a chi voglia cominciare questa tipologia di gare senza dover spendere troppi soldi: un veicolo di serie, con pochi giusti accorgimenti, ma sempre affidabile”. Ancoratoscano l’equipaggio di Daniele Pantini e Federico Feliciani a bordo di un Suzuki Jimny 1500 diesel con assetto + 4cm e snorkel. Che esperienza è stata Daniele? “…dune, sterrati, tratti veloci…nessun problema se non un po’ di inesperienza alla prima tappa, sulla spiaggia! A casa ci dicevano che saremmo tornati con il dromedario!!! Invece il Jimny si è comportato benissimo –assicura Daniele- Non è certo una passeggiata ma arrivare a fine tappa, dopo essere stati aiutati e aver aiutato, scambiare quattro chiacchiere e ridere assieme è davvero entusiasmante. C’è un bel clima di amicizia, l’organizzazione è di alto livello, i costi sufficientemente economici per chiunque, i paesaggi fantastici: non avrei mai pensato di vedere tanta bellezza in un deserto sempre immaginato spoglio”. A dire la sua in questa edizione del raid è stato anche il Nissan Patrol GR Y61 del team Run x Fun di Maurizio Farace navigato da Luca Viola. “Il GR è un veicolo ideale per chi vuole partecipare alla categoria raid, quella più impegnativa, che prevede passaggi complicati sulle dune dei deserti tunisini -spiega Luca- Ci è piaciuto molto il Tunisie Challenge perché è la manifestazione ideale per gli appassionati di guida in offroad light, per chi predilige gli sterrati, per chi usa il 4×4 per fare escursioni: insomma è perfetta per essere proiettati al 100% in una gara vera con un sano spirito agonistico. A tutti piace vincere quando si ha la possibilità di farlo ma il divertimento e l’atmosfera racing che si respira in un evento come il TC deve essere prioritario rispetto al tornare a casa con una coppa”. Sui tracciati del TC si è destreggiato alla perfezione anche l’Iveco Eurocargo di Fabrizio e Andrea Richiardi (Raitec Racing). “Ottima organizzazione sotto tutti i punti di vista, dalla sicurezza alla logistica. Consiglio questo evento a chi desidera partecipare ad un raid con percorsi ben studiati, divertendosi – racconta Fabrizio– Come pilota di camion sulle dune questa è stata la mia prima esperienza, solitamente ho fatto da navigatore su questi grandi mezzi. L’Iveco è stato eccezionale fra le dune, ha un galleggiamento e una potenza davvero impressionanti. Sono entusiasta di questa esperienza e non mancherò di tornare il prossimo anno al raid a cui spero prenderanno parte altri truck”.

Ottobre 2024: la quarta edizione

Il Tunisie Challenge si sta affermando come una fra le prove amatoriali di riferimento organizzate in nord Africa: dopo il successo di ottobre dello scorso anno, si sta già preparando la quartaedizione che verrà disputata dal 9 al 18 ottobre 2024. Segnatevi dunque la data sul calendario per non perdere quest’appassionante avventura a trazione integrale che prevede un itinerario rinnovato e tante novità; i percorsi, come sempre, verranno adattati e disegnati in modo specifico per ognuna delle categorie. Iscrizioni e info suwww.tunisiechallenge.com

Classifica Tunisie Challenge 2023

Categoria Adventure C3

1 #24 Team Jura Se Fura (Fiat Panda) – Croazia

2 #12 Team Atena (Fiat Panda) – Italia

3 #17 Team Rossopanda Squadra Corse (Fiat Panda) – Italia

Categoria Adventure Suv

1 #201 Similis Leonis Adventure 4×4 (Jeep Renegade) – Italia

Categoria Adventure TT1

1 #307 Team Off Road (Suzuki Jimny) – Svizzera

2 #325 Sgreppalò (Suzuki Jimny) – Italia

Categoria Adventure TT2

1 #318 Fun-Cool (Opel Frontera) – Italia

2 #313 Team Lange2 (Suzuki Vitara) – Regno Unito

Categoria Adventure TT3

1 #322 Smap I (Toyota Land Cruiser KDJ90) – Francia

2 #301 Zig Ezag (Toyota Land Cruiser KDJ95) – Francia

3 #303 Bergamo Team (Nissan Patrol) – Italia

Categoria Raid

1 #501 Overland 3000 4WD (Toyota Land Cruiser HDJ80) – Italia

2 #500 Run x Fun (Nissan Patrol GR Y61) – Italia

3 #504 Menicucci & Soto Team (Toyota Land Cruiser HDJ100) – Spagna

Categoria Proto

1 #900 Raitec Racing (Iveco Eurocargo) – Italia

Categoria Trofeo Panda

1 #24 Team Jura Se Fura (Fiat Panda) – Croazia

Trofeo veicolo d’epoca

#306 Land Rover 88 (Team Rhino) – Italia

Trofeo partecipante più veterano

#501 Stefano Fazzini (Overland 3000 4WD) – Italia

Testo Sonja Vietto Ramus

Foto S.Vietto Ramus e Kiko Moncada

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