Paolo Calabria: “Una gara dura, ma affascinante. Esperienza da ripetere”
Drawsko Pomorskie, Polonia – È stata un’edizione particolarmente difficile e tecnica, quella del Rallye Breslau 2025, una delle competizioni offroad più impegnative d’Europa. Tra i protagonisti anche il bresciano Paolo Calabria, che insieme agli amici e compagni d’avventura Giuseppe Fortuna e Loris Calubini, ha portato a termine tutte le tappe del celebre rally conquistando un meritato quarto posto di categoria Cross Country Truck Big a bordo del MAN 12.800 (in gara con il numero #604).
Terreni insidiosi, navigazione GPS complessa e tracciati ricchi di ostacoli hanno reso la gara una vera sfida per mezzi e piloti. Ma proprio queste difficoltà hanno fatto sì che l’esperienza sia stata ancora più entusiasmante per l’Eagle Racing Team, come racconta lo stesso Calabria al rientro da questa avventura in terra polacca.
Com’è stata la gara? “Davvero bella ma anche molto impegnativa dal punto di vista tecnico – spiega Paolo – Molti equipaggi, in tutte le categorie e con mezzi diversi, hanno avuto rotture o problemi meccanici lungo il percorso, a conferma della difficoltà dell’edizione di quest’anno. Anche la navigazione GPS non è stata da meno: il tracciato era ricchissimo di note, con cambi di direzione ogni 200-300 metri. Questo ha reso tutto ancora più selettivo, mettendo alla prova la concentrazione e la prontezza dei navigatori. Beppe (Giuseppe Fortuna) è stato molto bravo e Loris altrettanto! Insomma super equipaggio come sempre: siamo prima di tutto tre amici molto affiatati e questo agevola molto.”
Navigazione complicata, quindi? “Direi proprio di sì – prosegue Calabria – C’erano più punti GPS da cercare che chilometri da percorrere! E quando il GPS di gara ha smesso di funzionare, le cose si sono fatte davvero complicate: non avevi nemmeno la certezza di essere sul tracciato giusto. Navigare con il roadbook cartaceo è stato molto più difficile rispetto all’uso della strumentazione GPS: quando sei nel punto corretto, i sistemi elettronici ti danno conferme sonore o visive, mentre con il cartaceo… vai quasi alla cieca. Basta sbagliare una sola nota per finire completamente fuori strada!”
Com’è stata, in generale, questa gara? “Completamente diversa da tutte quelle a cui ho partecipato finora. Di solito corro in Africa, America o Arabia Saudita, dove dominano sabbia e dune. Qui in Polonia, invece, è tutto un altro mondo: vegetazione fitta, boschi, fango, passaggi stretti e molto veloci. Un terreno tecnico e insidioso, che richiede uno stile di guida diverso e una concentrazione continua. È stata una sfida nuova, ma affascinante. I paesaggi sono sorprendenti: foreste con tappeti di muschio, laghi e laghetti, distese di campi di grano. Anche nel nostro percorso – quello Cross Country – non è mai mancato il fango: in ogni tappa abbiamo trovato tratti melmosi che ci hanno messo alla prova. È stata un’esperienza intensa e completa.”
Qualche imprevisto lungo il percorso? “Nell’ultimo tratto della tappa 5, che era anche l’ultima, siamo finiti in una buca con almeno un metro e mezzo d’acqua sporca e melmosa… tanto che arrivava quasi a coprire i pedali di freno e frizione! Ma ne siamo anche usciti! Scherzi a parte, siamo davvero contenti di aver partecipato: siamo arrivati in fondo, ci siamo divertiti e abbiamo dato gas dove potevamo. Purtroppo abbiamo rotto gli ammortizzatori e questo ci ha costretti a rallentare. Forse senza quel problema avremmo potuto puntare a qualcosa in più nella classifica. Ma siamo comunque molto soddisfatti del quarto posto conquistato con il MAN. È stata un’esperienza emozionante e sicuramente da ripetere.”
Prossimi impegni? “Se tutto andrà come previsto, il prossimo appuntamento sarà in Tunisia, per una gara tutta sabbia e dune. L’idea è di partecipare al Fenix Rally, in programma dal 29 ottobre al 6 novembre. Un contesto completamente diverso ma che promette altrettanto spettacolo e adrenalina” conclude Calabria.
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