Il fenomeno del "Localismo" nel surf

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okkiopallato
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Prendo spunto da una domanda fatta da Dolmen in un altro topic per illustrare un fenomeno che a parer mio esula completamente dal vero spirito del mio sport preferito, il surf.

Per "localismo" si intende quel fenomeno per cui i surfisti abituali di determinate zone tendono ad essere molto "rudi" e ad allontanare i surfisti provenienti da fuori, impedendogli di surfare nei modi più disparati (si parte dal dare "fastidio" in acqua mettendosi sempre davanti o lungo le traiettorie di surfata, costringendo quindi ad interrompere la cavalcata, fino ad arrivare ai casi peggiori in cui si arriva al lancio di sassi, al furto e ai danni alle auto, alle minacce e alle mani).

Questo fenomeno è comune in diversi posti del mondo, ma in Italia è esasperato dal fatto che di posti dove si surfa BENE e SPESSO ce ne sono davvero pochi, e sono spesso posti ristretti, dove surfare in più di 15-20 persone inizia a diventare davvero poco divertente, oltre che molto pericoloso (le pinnette che si montano sotto la tavola sono affilate come lame e se arrivano addosso possono fare davvero male, ho visto pesonalmente tagli da 80-100 punti di sutura; il pericolo è accentuato se in acqua ci sono i cosiddetti "longboard", ovvero tavole dalle dimensioni molto generose che, in caso di caduta possono colpire in testa qualcuno facendogli tranquillamente perdere i sensi col loro peso, con conseguente rischio di annegamento - Non dimentichiamo che se si sta surfando vuol dire che il mare è molto mosso!). Quindi, per rispondere a Dolmen: SI, il motivo è proprio quello: GLI RUBI LE ONDE.

Ovviamente il posto più colpito da questo fenomeno è la Sardegna, autentica "mecca" del surf italiano (se avete voglia e tempo provate a scrivere "surf capo mannu" su youtube e capirete che parliamo di onde di qualità oceanica!). La costa ovest della Sardegna è uno dei posti più belli d'Italia e ha una frequenza di onde altissima, circa 200 giorni l'anno, contro una media nazionale di scarsi 30-40gg!!! Inutile dire che nei periodi di piatta totale nel resto d'italia, i surfisti sardi vedono i loro "spot" (i posti dove si surfa) INVASI da gente di fuori e quindi per alcuni aspetti li capisco, anche perchè in acqua come per strada ci sono le precedenze, che molto spesso non vengono rispettate. Proprio poco tempo fa leggevo il topic del raduno del club 4x4 Nicosia dell' amico Carlo GR, il quale precisava (giustamente, a mio modesto parere) che quando si "invade" il territorio di qualcun altro, è almeno buona norma avvisare. Nel surf diciamo che il discorso è molto simile: quando si va a surfare in un posto che non è il proprio, in genere è buona norma salutare tutti quando si arriva, presentarsi e quando si entra in acqua non buttarsi a capofitto sul "picco" (ovvero il punto migliore da cui prendere le onde) ma avvicinarsi gradualmente, lasciando ai "local" (i ragazzi del posto) la precedenza. Purtroppo le gente non sa comportarsi e ho visto spessissimo anche qui a Pescara gente che arriva, non saluta nessuno, si butta in acqua con 7-8 longboard e si mette davanti a tutti come se fosse casa loro, permettendosi magari anche il lusso di sporcare buttando immondizia a terra ecc... e questo NON è per niente salutare!!! Inutile dire che quando succede, anche noi non ci facciamo problemi come i sardi a buttarli tutti fuori, anche in maniera rude se serve. Il rispetto dev'essere SEMPRE la prima cosa. Quello che credo sia importante è non sfociare MAI nella violenza (spaccare una macchina è da codardi... la macchina non reagisce!) ma farlo con stile: io ad esempio quando c'è uno di questi soggetti in acqua lo faccio snervare fino a che non va via... come? facile, mi attacco alle sue chiappe e ogni volta che cerca di partire per prendere un onda mi piazzo davanti costringendolo a rinunciare, oppure mentre sta partendo lo tiro dal "leash" (ovvero una specie di cordicella con cui la tavola viene legata alla caviglia) facendogli dare una bella e sana facciata sulla superficie dell' acqua...che non è molto piacevole!! :) vi assicuro che dopo un po' non c'è bisogno di spaccargli la macchina, il nervoso lo fa uscire dall' acqua da solo! :-o :).

Il problema dell Sardegna nasce dal fatto che qui da noi quelli di fuori non vengono molto spesso, lì invece li invadono continuamente quindi alcuni surfisti sono talmente esasperati che non aspettano più nemmeno di vedere come ti comporti!!! Sei di fuori? QUI NON SURFI. Ecco questo è quello che non accetto, ma non dai sardi, non lo accetto da nessuno soprattutto quando si arriva ad alzare le mani e roba simile: il vero spirito del surf è svegliarsi alle 4 del mattino e passare del tempo con gli amici a godere del meraviglioso spettacolo della natura (se volete vi posto delle foto in acqua fatte all' alba o al tramonto.. roba da pelle d'oca), in completa sintonia con essa... non ci sono rumori... non ci sono motori... senti solo il vento, l'acqua e i gabbiani e il tempo sembra fermarsi completamente :-()

Io sono uno di quelli che per il surf ha girato mezzo mondo, e non ho mai avuto grossi problemi perchè ho sempre avuto RISPETTO per tutti i posti visitati e le persone incontrate, e ho sempre trattato con altrettanto RISPETTO chi in maniera rispettosa è venuto nella mia zona... Ovviamente bisogna mettere sempre in conto che gli IMBECILLI ci sono da tutte le parti quindi è ovvio che capita di essere trattati male anche quando si porta rispetto e ci si comporta bene.

Se qualcuno è curioso di sapere com'è una giornata di surf in Italia e vuole vedere che onde ci sono in Adriatico, può leggere questo articolo http://www.surfnews.com/articoli.aspx?id=97 che SurfNews, nota rivista italiana, ha dedicato al mio home-spot, Acquabella.

Se poi qualcuno volesse provare, tavole e mute ne ho in abbondanza! :) :)

A presto ragazzi. 8)

@Y61_man: adesso so chi avvisare se vengo da quelle parti! :-o Mi fai da GARANTE? :D :D :D
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Non sapevo di questa cosa, certo che arrivare a questi livelli di inciviltà e arroganza lascia perplessi, mi fa rabbia solo sapere che avvengano tali sopprusi, inaspettati da parte di chi ama comunque la natura in piena libertà ma evidentemente non tutti la pensano così, per fortuna non e' il caso degli offroaders ...
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gilgil ha scritto:Non sapevo di questa cosa, certo che arrivare a questi livelli di inciviltà e arroganza lascia perplessi, mi fa rabbia solo sapere che avvengano tali sopprusi, inaspettati da parte di chi ama comunque la natura in piena libertà ma evidentemente non tutti la pensano così, per fortuna non e' il caso degli offroaders ...
Eh già... fortunatamente però anche nel surf sono una minoranza.. la maggior parte lo fa con lo spirito giusto cioè stare tutti insieme nella natura.
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