apriamo una pagina penosa della legislazione italiana.....
Il principale riferimento per i bolli storici è la 342/2000.
Nella 342/2000 il governo sceglieva l'asi come organo tecnico demandato a formulare una lista di veicoli storici ai quali concedere agevolazioni fiscali per motivi collezionistici.
La lista chiusa doveva contenere i modelli di tali veicoli, in maniera da permettere di applicare la legge a tutti i proprietari di veicoli uguali nel modello riportato nella lista.
Naturalmente l'asi ha guardato bene dal redigere una lista che avrebbe annullato il suo potere. Così ha sancito che da parte sua gli unici veicoli storici siano quelli dei suoi associati.
Ci si è ritrovati nella condizione di dover obbligatoriamente essere iscritti ad una federazione di club privati per poter usufruire delle agevolazioni (leggasi asi)
Naturalmente gli appassionati d'epoca, ai quali non interessa dover essere iscritti ad un club privato, hanno inviato diversi interpelli all'agenzia delle entrate per poter usufruire di un'agevolazione che di fatto gli spetta.
L'asi d'altro canto, è stata costretta a sancire come storici tutti i veicoli costruiti da 20 anni, questo per le elevate pressioni del ministero. Ma questo solo nel verbale d'assemblea interna. Vi è anche una nota chiarificatrice dove il ministero delle finanze rivendicava la non obbligatoria iscrizione asi.
Ma di fatto, con le autonomie assegnate alle regioni in materia fiscale, l'ignoranza ha portato quasi tutte al riconoscimento delle agevolazioni solo ad i veicoli iscritti asi. (tranne piemonte e lombardia)
Quindi da una legge che doveva essere applicata oggettivamente (tutti i mezzi X di 20 anni) si è passati ad una legge applicata soggettivamente (solo i mezzi reputati da Y storici, dove non bastava essere in regola con il codice della strada, ma si deve sottostare ai capricci di pseudo-commissari).
La salvezza (almeno in campo storico) dovrebbe venire dalla legge magnalbò, la quale attribuisce valore storico a tutti i mezzi aventi un'età superiore ai 25 anni ed ai quali si assegnerebbe anche una targa speciale. Questa, da appassionato, dovrebbe essere una soluzione salomonica. La motorizzazione provvederebbe d'ufficio all'attribuzione di tale targa secondo dei criteri oggettivi, senza strani "giri" privati.......
Ma anche la legge magnalbò, con tutte le sue modifiche non ha ancora avuto i suoi natali.
La strada che ti consiglio di seguire (la + economica) è quello di inviare un interpello all'agenzia dell'entrate, fac-simile sul sito
www.registrotoyotabjfj.com sezione LEGISLAZIONE.
Se l'agenzia non risponde entro i termini dovuti, puoi pagare il bollo in misura ridotta in posta con bollettino postale.
Ma c'è una rogna........
Il mezzo dovrà essere sottoposto a revisione annua.
Per il discorso assicurativo, essendo le assicurazione delle società private ognuna ha dei criteri propri, indipendenti.