Street Control
Inviato: 2 luglio 2010, 11:26
Street Control, da Milano all'Italia
Dalle promesse, o meglio "dalle minacce", eccoci arrivati ai fatti!. Il sistema battezzato Street Control è definitivamente sbarcato a Milano e la Polizia Locale lo ha già portato a spasso in alcune vie del Capoluogo lombardo con i primi "pesci" caduti nella rete. Non per niente il diabolico sistema è stato rinominato "amichevolmente" come... "pesca a strascico", con la Polizia nella veste di spietato pescatore e gli automobilisti trattati come ignari pesciolini. Entrando nel dettaglio si tratta di una soluzione ormai nota che funziona in questo modo. Lo Street Control è installato su un'apposita Volante, il cui unico sforzo sarà quello di transitare per le vie cittadine fotografando tutte le vetture in doppia fila. Non è così automatico sia chiaro, il sistema è comunque comandato dall'interno e sarà in ogni caso l'equipaggio a scattare "l'immagine prova" del misfatto. Fatto questo i Vigili milanesi abbandoneranno penna e taccuino in quanto sarà lo stesso Street Control a comunicare gli estremi della vettura multata al Comando dal quale partirà infine il verbale per il relativo proprietario.
Un sistema che funziona alla perfezione, basti pensare che nella sola prima mattinata di servizio, lo Street Control ha collezionato ben 19 trasgressioni per auto in doppia, terza ed addirittura quarta fila. Un bel bottino quello che rischia d'incamerare così il Comune di Milano: solo 38 Euro dal costo effettivo della multa elevata più 11 Euro per le spese di notifica.
Il Vicesindaco De Corato già canta vittoria vedendo nell'investimento di 200.000 Euro, tanto è costato infatti equipaggiare 20 vetture del furbo sistema, un'efficace soluzione per combattere al meglio la peggiore abitudine degli automobilisti: proprio la doppia fila. Un'idea che secondo i politici lombardi non merita di essere semplicemente relegata a Milano, ma che al contrario dovrebbe andare a coinvolgere le altre realtà regionali e perché no... anche il resto d'Italia. L'idea in effetti piace alle amministrazioni locali anche fuori dai confini lombardi ed a quanto pare rischia davvero di prendere piede un po' in tutta Italia; già Bologna la sta sperimentando.
Ma esiste un modo per non cadere "nella rete"? A quanto pare no. Freneticamente corrono già le prime voci relative a possibili ricorsi da presentare contro gli Street Control, ma gli spazi di resistenza sono davvero ristretti. Potrebbero infatti trovare accoglimento quelle istanze che comproverebbero l'inadeguatezza del sistema dal punto di vista tecnico, ma come la stessa Giunta milanese fa sapere in questo caso di parla di un mezzo omologato dal Ministero dei Trasporti, dalla Prefettura ed addirittura dal Garante della Privacy...
Le uniche ancore di salvezza arriveranno (se mai arriveranno) dai primi ricorsi che senz'altro non tarderanno ad affollare gli uffici del Giudice di Pace. Tra le difese più gettonate la "non possibilità" di contestare immediatamente la multa, ma c'è anche chi avanza le scuse più bizzarre. Lo Street Control infatti fotografa anche l'abitacolo per dimostrare l'assenza del conducente al momento dello scatto... e se l'automobilista in questione fosse sceso il tempo strettamente necessario per accompagnare un bambino ad un portone? O fosse chino per raccogliere qualcosa di caduto? Solo fantasie? Chissà... i prossimi mesi di certo ci diranno come "sarà andata la pesca". Una cosa è certa però: i comportamenti scorretti vanno sicuramente perseguiti, ma c'è da chiedersi per quale motivo un'automobilista giunga "all'estrema decisione" di abbandonare la propria auto in seconda o terza fila. La percentuale di maleducazione ed inciviltà c'è senz'altro tutta, ma la presenza di più parcheggi o servizi pubblici più efficienti forse salvaguarderebbe anche quella larga fetta di onesti cittadini che parcheggiano male solo per... "disperazione".
Dalle promesse, o meglio "dalle minacce", eccoci arrivati ai fatti!. Il sistema battezzato Street Control è definitivamente sbarcato a Milano e la Polizia Locale lo ha già portato a spasso in alcune vie del Capoluogo lombardo con i primi "pesci" caduti nella rete. Non per niente il diabolico sistema è stato rinominato "amichevolmente" come... "pesca a strascico", con la Polizia nella veste di spietato pescatore e gli automobilisti trattati come ignari pesciolini. Entrando nel dettaglio si tratta di una soluzione ormai nota che funziona in questo modo. Lo Street Control è installato su un'apposita Volante, il cui unico sforzo sarà quello di transitare per le vie cittadine fotografando tutte le vetture in doppia fila. Non è così automatico sia chiaro, il sistema è comunque comandato dall'interno e sarà in ogni caso l'equipaggio a scattare "l'immagine prova" del misfatto. Fatto questo i Vigili milanesi abbandoneranno penna e taccuino in quanto sarà lo stesso Street Control a comunicare gli estremi della vettura multata al Comando dal quale partirà infine il verbale per il relativo proprietario.
Un sistema che funziona alla perfezione, basti pensare che nella sola prima mattinata di servizio, lo Street Control ha collezionato ben 19 trasgressioni per auto in doppia, terza ed addirittura quarta fila. Un bel bottino quello che rischia d'incamerare così il Comune di Milano: solo 38 Euro dal costo effettivo della multa elevata più 11 Euro per le spese di notifica.
Il Vicesindaco De Corato già canta vittoria vedendo nell'investimento di 200.000 Euro, tanto è costato infatti equipaggiare 20 vetture del furbo sistema, un'efficace soluzione per combattere al meglio la peggiore abitudine degli automobilisti: proprio la doppia fila. Un'idea che secondo i politici lombardi non merita di essere semplicemente relegata a Milano, ma che al contrario dovrebbe andare a coinvolgere le altre realtà regionali e perché no... anche il resto d'Italia. L'idea in effetti piace alle amministrazioni locali anche fuori dai confini lombardi ed a quanto pare rischia davvero di prendere piede un po' in tutta Italia; già Bologna la sta sperimentando.
Ma esiste un modo per non cadere "nella rete"? A quanto pare no. Freneticamente corrono già le prime voci relative a possibili ricorsi da presentare contro gli Street Control, ma gli spazi di resistenza sono davvero ristretti. Potrebbero infatti trovare accoglimento quelle istanze che comproverebbero l'inadeguatezza del sistema dal punto di vista tecnico, ma come la stessa Giunta milanese fa sapere in questo caso di parla di un mezzo omologato dal Ministero dei Trasporti, dalla Prefettura ed addirittura dal Garante della Privacy...
Le uniche ancore di salvezza arriveranno (se mai arriveranno) dai primi ricorsi che senz'altro non tarderanno ad affollare gli uffici del Giudice di Pace. Tra le difese più gettonate la "non possibilità" di contestare immediatamente la multa, ma c'è anche chi avanza le scuse più bizzarre. Lo Street Control infatti fotografa anche l'abitacolo per dimostrare l'assenza del conducente al momento dello scatto... e se l'automobilista in questione fosse sceso il tempo strettamente necessario per accompagnare un bambino ad un portone? O fosse chino per raccogliere qualcosa di caduto? Solo fantasie? Chissà... i prossimi mesi di certo ci diranno come "sarà andata la pesca". Una cosa è certa però: i comportamenti scorretti vanno sicuramente perseguiti, ma c'è da chiedersi per quale motivo un'automobilista giunga "all'estrema decisione" di abbandonare la propria auto in seconda o terza fila. La percentuale di maleducazione ed inciviltà c'è senz'altro tutta, ma la presenza di più parcheggi o servizi pubblici più efficienti forse salvaguarderebbe anche quella larga fetta di onesti cittadini che parcheggiano male solo per... "disperazione".