Elaborazione 4×4 Toyota Land Cruiser KZJ70 by Giorgio Venturi

Pubblicato il 2 Maggio 2012 Categorie: Elaborazioni 4x4Raduni 4x4

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di ORW

Toyota Land Cruiser KZJ70 3.0 TD by Giorgio Venturi

Indistruttibile e inarrestabile come recita la scritta “dove finiscono i sogni degli altri, noi scaliamo una marcia e andiamo avanti…” . Robusto e affidabile grazie anche alla meccanica vecchio stile Toyota, il Land Cruiser KZJ70 – in questo servizio nella versione turbo diesel motorizzato 3.0 e con assetto mix fra Hot-Bits & Old Man Emu – è uno dei 4×4 più apprezzati del marchio giapponese per l’utilizzo in off road su percorsi nostrani e nel deserto.

Alimentato da ben 143 cavalli, questo passo corto in allestimento LX si è dimostrato perfettamente a suo agio sui tracciati fuoristradistici più impegnativi tra Forlì e dintorni dove, grazie anche alle dimensioni estremamente compatte, è stato protagonista di passaggi trial al limite dell’incredibile. A renderlo così performante e con un’escursione da far invidia agli assetti dei marchi più conosciuti non poteva che essere Giorgio Venturi, autore dell’allestimento interno ed esterno del 4×4 nella sua officina di Forlimpopoli (Via Maestri del Lavoro d’Italia 266, Forlì-Cesena, tel 0543.740195 cell 340.2241501). Appassionato di motori e off road sin da giovanissimo (tanto da lavorare 5 anni in Bmw per poi aprire la prima officina meccanica nel febbraio del 1978), Venturi è uno di quei personaggi che nel panorama fuoristradistico italiano hanno lasciato, e ancora oggi, lasciano il segno. Socio fondatore del 4×4 Romagna Team con Ezio Casadei, il preparatore romagnolo è stato non solo anima delle tante iniziative organizzate dal club di Castrocaro Terme ma anche protagonista di competizioni a livello nazionale, raduni e uscite off road, viaggi in Africa e campionati italiani trial e challenge.

Dopo l’esordio su un proto Range Rover 3.5 V8 in Libia e un tour 4×4 in Tunisia alla guida di un Terrano II (in coppia con Casadei), per Venturi è iniziata l’avventura Toyota che, meno di un anno fa, lo ha portato ad acquistare un KZJ70 del 1996 con 106 mila km di cui quasi 6 mila percorsi su e giù per gli sterrati dell’Emilia Romagna partecipando a decine di uscite fra cui quelle di Forlimpopoli e di Imola con gli amici del club Cinghiali del Santerno. Prossima destinazione? “Sicuramente l’Africa per testare questo performante 3.0 sulle piste di Tunisia e Libia – spiega Venturi – E’ un gran fuoristrada adatto, se equipaggiato con i giusti pneumatici, a percorrere gli sterrati più impegnativi dei nostri boschi anche con neve e fango! Ha un’ottima guidabilità ed è estremamente stabile anche nei passaggi laterali dimostrando massima aderenza sui terreni più sconnessi. E’ grintoso e scattante sin dai bassi regimi ed è in grado di sfoderare tutti i suoi cavalli non appena glielo si chiede…In una parola direi che è inarrestabile! L’unico difetto, se proprio vogliamo trovargliene uno, è il peso del retrotreno un po’ troppo leggero, nonostante la presenza del serbatoio supplementare”. Ma vediamo in dettaglio, modifiche e accessori (quasi tutti di produzione artigianale) realizzati su questo 3.0 di casa Toyota.

143 cavalli per il KZJ motorizzato 3.0
E’ un performante turbo diesel motorizzato 3.0 il cuore propulsivo di questo modello passo corto del marchio giapponese che, grazie ad alcune specifiche modifiche apportate dal preparatore, ha guadagnato una decina di cavalli passando così dai 132 di serie agli attuali 143. Per rendere più scattante il 4 cilindri in linea si è intervenuti prima sulla turbina originale aumentandone la pressione, portata a 1 bar, e poi regolando la pompa di iniezione con relativa ritaratura degli iniettori. Se il motore è stato dunque oggetto di sostanziali interventi di potenziamento, l’impianto elettrico è rimasto invece quasi completamente di serie ad eccezione della sostituzione della batteria in dotazione sull’LX rimpiazzata con una al gel, marca Daewoo, da 90 ampere, alloggiata nel vano motore lato guida, scelta perché più resistente alle sollecitazioni della guida in off road e per la durata superiore rispetto a quelle tradizionali. Di fabbricazione artigianale lo scarico con cui è stato equipaggiato questo Toyota: costruito interamente in acciaio inox, il nuovo impianto è stato adottato in sostituzione di quello originale, ora ancor più performante soprattutto in fase di accelerazione.

Roll bar e accessori racing
E’ realizzato con tubi di tipo Mannesmann, senza saldatura, il robusto roll bar interno scelto come dotazione di sicurezza per questo 70 versione LX. Di fabbricazione artigianale, l’intelaiatura del roll bar è stata progettata e costruita utilizzando una struttura in tubolare con diametro 42 e spessore 3 mm: imbullonata con apposite staffe di fissaggio sia sul tetto, all’altezza dei poggiatesta, che al telaio, sul lato destro e sinistro del vano bagagli, fornisce un’adeguata protezione sui percorsi off road più impegnativi così come in caso di appoggio laterale. Essenziale ma estremamente funzionale l’allestimento in stile racing dell’abitacolo anteriore dove nella parte centrale del cruscotto, sopra l’impianto radio cd, trova spazio il Terratrip Mega, dotato di doppia lettura e con schermo a cristalli liquidi, indispensabile per effettuare percorsi a road book. A completare la strumentazione di bordo c’è poi la radiotrasmittente CB, qui nella versione Midland Alan, alloggiata nel cassetto porta oggetti lato passeggero, con microfono altoparlante e antenna esterna (posizionata al centro del tetto). In sostituzione del volante di serie il preparatore ha scelto di adottarne uno più sportivo, a calice e in pelle nera, prodotto dall’italiana Sparco, mentre i sedili del Land Cruiser, già avvolgenti e con schienale reclinabile, sono rimasti quelli originali come pure le due slitte guida per lo scorrimento dei sedili stessi. Nel bagagliaio è stato collocato un capiente serbatoio da 105 litri destinato al carburante realizzato artigianalmente in acciaio inox e con al suo interno apposite paratie anti sciacquio. Posizionato fra i sedili e il cassettone in legno marino (spessore 2 cm) ancorato al pianale del Toyota con apposite staffe, il serbatoio aggiuntivo è collegato a quello di serie (da 80 litri) tramite una pompa elettrica che permette un facile travaso del gasolio anche in movimento. Il gavone home made realizzato con pannelli di legno impermeabile e con più scompartimenti si trasforma in un ottimo contenitore adatto allo stivaggio di accessori, attrezzatura da off road e di normale manutenzione del 70. Fissata con corde elastiche all’intelaiatura del roll bar, sempre nel vano bagagli lato passeggero del tre porte, si è scelto di alloggiare una pratica quanto indispensabile binda – una Hi-Lift da 120 cm. Non mancano poi ruota di scorta, crick idraulico, frigorifero e molle/ammortizzatori di ricambio posizionate all’interno del bagagliaio. Infine, per una migliore illuminazione del vano posteriore, è stato installato un faro brandeggiante regolabile dotato di luce da 45 watt: fissato al tetto tramite un’apposita piastra in alluminio mandorlato, permette di avere a disposizione un buon fascio luminoso anche all’esterno utilizzabile in caso di manovre o di allestimento di campi tendati.

Look esterno by Venturi 
E’ sobrio ed elegante il look total white di questo 3 porte del marchio Toyota a cui i paraurti artigianali, verniciati in nero opaco, conferiscono un aspetto decisamente sportivo, stile racing. Per l’anteriore il preparatore ha realizzato un paraurti in alluminio con struttura tubolare in lamiera dello spessore di 5 mm ancorato al telaio del KZJ con appositi fissaggi. Predisposto per l’alloggiamento del verricello, un Come Up 9000 con bocca in ghisa e cavo tessile da 40 metri, sul lato sinistro del paraurti trova spazio anche l’attacco rapido per l’impianto aria utilizzato per il gonfiaggio dei pneumatici . Sopra, ai lati della targa, sono invece stati posizionati due fari supplementari, marca Hella, con luce da 100 watt l’uno. A protezione del posteriore, si è scelto di installare un altro paraurti di produzione artigianale, sempre in alluminio con spessore 5 mm, più robusto rispetto all’originale e con linea sagomata per garantire un migliore angolo di attacco in fase di off road. Al centro della barra di protezione, in posizione ottimale nel caso di recuperi di altri fuoristrada, è stato fissato un apposito gancio per il traino. A completare l’equipaggiamento del KZJ70 c’è anche lo snorkel marca B.I.T., specifico per Land Cruiser, in materiale PVC color nero, fissato al telaio sul lato passeggero con apposite staffe. Rinforzate anche le pedane sottoporta del 4×4 di casa Toyota su cui si è intervenuti con il fissaggio di parafanghini supplementari a cui si è provveduto ad aggiungere anche strisce protettive in gomma di 5 cm.

Sottoscocca e sospensioni
Per il reparto sospensioni del 3.0 Venturi ha scelto di adottare sia all’avantreno che al retrotreno dei robusti ammortizzatori Hot-Bits, regolabili dall’esterno, in sostituzione degli originali meno performanti. A completare l’assetto ci sono due molle Old Man Emu + 5” che garantiscono al 70 un’ottima escursione anche nei passaggi laterali e nei twist più impegnativi. Fra le altre modifiche realizzate, per i puntoni sono stati adottati dei silent block in teflon, più resistenti rispetto a quelli di serie. Grande attenzione nella preparazione è stata rivolta anche alla protezione del reparto sottoscocca del Toyota che monta una piastra para riduttore realizzata artigianalmente in acciaio inox con lamiera spessore 4 mm. Al posteriore si è inoltre intervenuti con l’installazione del blocco del differenziale, un ARB, inseribile manualmente tramite mozzi. Sostituiti anche i tubi del bloccaggio del differenziale, anch’essi in materiale teflon come i silent block. Al centro del sottoscocca, lato passeggero, trova spazio anche una pratica bombola aggiuntiva della capacità di 10 litri che completa l’impianto di aria compressa scelto per il 70: presa dal vecchio allestimento di un Range Rover, è stata adattata per l’alloggiamento nel KZJ su cui è fissata con robuste piastre di sostegno. Per l’off road su fango e sterrati nostrani sono stati scelti dei pneumatici tassellati marca Ziarelli, modello Maxi, nella misura 235/75 R15 montati su cerchi in ferro, verniciati in nero opaco, versione Baja 7×15 con offset + 20. Di serie, sia all’anteriore che al posteriore, i freni del Toyota, rispettivamente a disco autoventilati e a tamburo. Fra gli interventi in programma c’è già la sostituzione dei tubi freni originali con altri di tipo aeronautico, in treccia metallica e rivestiti in teflon.

 

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