BALKAN BRESLAU BULGARIA – dal 22 al 29 Settembre 2012

Tre settimane fa la Breslau Poland Rally 2012 è finita e per molti ciò significa che “after the rally is before the rally”, perchè l’edizione del 20 ° anniversario della gara inizierà tra poco. Dal 22 al 29 settembre 2012 la Balkan Breslau si svolgerà nel paradiso dell’off road: la Bulgaria.

L’anno scorso, per la prima volta, la Breslau ha ampliato i suoi orizzonti con gli inediti territori dell’Europa sud-orientale ed ha chiesto ai propri concorrenti di partecipare a questa nuova sfida, con nuovi percorsi e  nuovi paesaggi. L’edizione 2011 della gara ha anche visto il lancio, con successo, di una nuova classe: la Cross Country. Auto, moto e ATV delle due categorie di gara (Extreme e Cross Country) hanno corso una lunga avventura off-road attraverso i Carpazi rumeni fino alla costa bulgara del Mar Nero, sperimentando un terreno molto diverso da quello della Polonia ma con gli standard organizzativi classici del Rally Breslau. I partecipanti, soddisfatti della competizione sono rientrati a casa nelle vesti di ambasciatori di questo nuovo evento. E’ stato riscontrato un notevole interesse per la Balkan Breslau sia da parte dei veterani della gara che da parte di nuovi concorrenti; le domande di iscrizione sono aumentate considerevolmente, soprattutto dalla Francia (il doppio rispetto allo scorso anno), dalla Svizzera ed anche dai Paesi Bassi.

Quindi… arriva la Balkan Breslau 2012:

Territorio, terreni, percorsi

L’edizione di quest’anno della Balkan Breslau si svolgerà esclusivamente in Bulgaria. La ragione di questa scelta è legata alla volontà di ridurre al minimo i trasferimenti su asfalto e accorciare le distanze tra i campi. Ciò non significa che mancheranno le bellissime tappe sulle montagne rumene;  i Carpazi sono stati quindi sostituiti dai monti dei Balcani. Lo sapevate che la metà del territorio della Bulgaria è montuoso e che qui le persone hanno un quotidiano bisogno di veicoli fuoristrada?

La partenza della gara avverrà a Russe, sul Danubio, che segna il confine tra la Bulgaria e la Romania. Presso il campo, alla periferia della città, i partecipanti potranno arrivare da Giovedi 20 settembre.  Sabato mattina si svolgerà il prologo nei pressi del bivacco. La prima prova speciale (SS1) inizierà subito dopo con ordine di partenza in base alla classifica del prologo. Si tratta di un percorso ad anello attraverso l’area di Rusenski Lom. La SS1 inizia per la categoria Extreme con un tratto in puro stile Breslau: guadi, navigazione precisa e vecchie strade forestali. La classe Cross Country andrà invece lungo la valle del Danubio con un tracciato che metterà alla prova le sospensione e il lavoro di squadra dell’equipaggio. Cross Country non significa solo velocità; tecnica, resistenza fisica, affiatamento e intuizione sono le doti che alla fine contano e fanno la differenza. Domenica il convoglio del rally si muove da Russe per andare nel cuore dei Monti Balcani; il percorso attraversa a sud la valle del Danubio dove incontra le pendici settentrionali dei Monti Balcani. Attraverso montagne e valli, i corridori raggiungeranno il secondo campo. La Cross Country utilizzerà principalmente percorsi dove verranno esaltate le doti di guida dei piloti. Per l’Extreme il percorso si svolgerà principalmente nei letti dei fiumi con fondo roccioso, lungo ripide salite e discese senza dimenticare ovviamente la navigazione. La fitta foresta mostrerà il meglio di se con i caldi colori autunnali. Il campo sarà allestito in montagna vicino ad un antico borgo caratterizzato dalle vecchie case tradizionali della Bulgaria e da fantastici panorami. Il bivacco è facilmente raggiungibile via asfalto anche per i camion di grandi dimensioni. Il rally si fermerà a questo bivacco per 2 notti. Qui si resterà fino a lunedì per poi trasferirsi verso ovest nella parte centrale dei Balcani. I Boschi, i prati e le ripide montagne saranno i protagonisti di questa tappa ed i piloti si possono aspettare un profilo altimetrico totale di circa diecimila metri. I tracciati della CC e dell’Extreme si intersecheranno e si fonderanno, ma ciascuno mantenendo le proprie caratteristiche.

Annibale non è mai stato in Bulgaria, ma molto tempo prima di lui, molti Khan, zar e imperatori bizantini hanno combattuto grandi guerre per questo piccolo pezzo di terra. Martedì sarà un giorno veramente interminabile. Il percorso si snoda lungo la dorsale montuosa a est fino alle montagne dei Balcani per poi immergersi nel Mar Nero. Si raggiunge il suo punto più orientale – Cape Emine. Non è escluso che alcuni corridori termineranno la tappa Hannibal in tarda nottata; i servizi della Breslau saranno ancora disponibili. Il terzo campo di questa Balkan Breslau 2012 verrà allestito sulla spiaggia di Irakli. Il punto è raggiungibile da tutti i veicoli dell’assistenza via asfalto. Anche se settembre è già “bassa stagione”, è molto probabile che si potrà ancora godere del sole e del mare. Resteremo qui in spiaggia per tre notti. Mercoledì, gli equipaggi e le assistenze avranno il tempo di lavorare sui veicoli e di rilassarsi; l’inizio della gara è previsto nel pomeriggio; in questo modo sarà possibile recuperare dagli sforzi del giorno precedente. Dopo tutto, bisogna anche avere il tempo per “assaggiare” le fresche acque del Mar Nero e perché no gustare un drink al bar della spiaggia. Giovedì il percorso si alternerà tra montagne e mare. Spiagge selvagge, sentieri alpini, animali selvatici e antichi borghi faranno da sfondo alla giornata. Per entrambe le categorie, le qualità dei co-piloti saranno messe alla prova per riuscire ad arrivare al finish sulla spiaggia. Venerdì, il rally si sposta per l’ultima volta. Dalla costa si andrà verso nord-ovest a Shumen. Shumen si trova a 100 km da Russe e vanta una lunga tradizione di gare off-road. Dal 2001, con il contributo del Comune, si svolge qui un grande evento fuoristradistico. Il Rally Breslau sarà ovviamente il benvenuto a Shumen ed ha ottenuto un fantastico terreno per il bivacco che si trova solo a due miglia dalla città dove si celebrerà l’evento finale. Il percorso del venerdì attraverserà le colline dei Balcani settentrionali. lungo le strade forestali, gli argini dei fiumi e le piste nei campi, i partecipanti raggiungono l’altopiano di Shumen, il punto più alto della valle del Danubio con un panorama veramente unico. Sabato è l’ultimo giorno della gara. Nella tappa ad anello della “vittoria” sarà molto importante mantenere la concentrazione e la precisione fino alla fine. Le due categorie si separano, ma con un obiettivo comune … arrivare alla fine della gara.

In breve: la Balkan Breslau 2012, dopo il prologo, sarà caratterizzata da otto prove speciali (SS) complessive. Auto, moto e ATV Extreme percorreranno circa 1.250 km di gara e circa 250 chilometri di collegamenti. Per la Cross Countrty sono previsti circa 1.650 chilometri di corsa e 150 chilometri di collegamenti.

I percorsi di entrambe le categorie avranno differenze molto chiare:

Nella categoria Extreme si faranno meno chilometri, ma molto più impegnativi, i percorsi richiederanno l’uso del verricello e spesso sarà necessario il lavoro di squadra e l’aiuto reciproco. Questa categoria riflette in pieno l’ormai noto carattere della Breslau; non a caso si chiama “Extreme”.

Il percorso della Cross Country sarà un classico dei rally raid ma non sarà solo velocità; non servirà il winch, ma molti chilometri di gara si svolgeranno su terreno vario ed insidioso. Le velocità più elevate richiederanno a i partecipanti di portare al limite le loro capacità e la loro attenzione. Sarà fondamentale una buona navigazione ed una buona strategia di gara.

Logistica e trasporti:

Abbiamo organizzato un servizio di trasporto dei mezzi per permettervi di arrivare alla gara con l’aereo. Abbiamo preparato la seguente offerta per i nostri partecipanti:

Enduro: il trasporto di una moto dalla Germania (luogo di ritrovo Passau o Leipzig in alternativa), andata e ritorno, con incluse due casse in alluminio 80x40x40 e pneumatici di ricambio per 400 €

Quad: stessa offerta a 650 euro per costi di trasporto

Car: (con una lunghezza standard di circa 4,20 -4,50 m) 1200 €

Voli per persona: circa 120 – 210 euro – a seconda della data di prenotazione.

Offriamo un servizio navetta dall’aeroporto al punto di partenza e ritorno.

Il parcheggio alla partenza per il rimessaggio dei carrelli è custodito.

Offerta Service: Ci sono diverse società di servizi presenti alla gara; si può prenotare una vasta gamma di servizi: solo attrezzature e strumenti, meccanici ecc. Se siete interessati contattateci all’indirizzo info@rallye-breslau.com 

E’ inoltre previsto un servizio di trasporto dai Paesi Bassi e dalla Francia. Si prega di chiedere informazioni tramite e-mail.

Campi, combustibili e ristorazione:

Come è consuetudine alla Breslau, in tutti i campi ci saranno a disposizione dei partecipanti i servizi igienici e le docce.

Il lavaggio dei veicoli è consentito ai campi solo nei siti designati. A seconda delle possibilità, l’organizzazione metterà a disposizione gli allacciamenti elettrici e acqua.

Tutti i tipi di carburante disponibili in Europa sono disponibili anche in Bulgaria. La rete di stazioni di servizio è particolarmente capillare e si compone di due grandi gruppi e da molte piccole stazioni di servizio indipendenti. In tutti i distributori, tranne che nei piccoli villaggi, sono accettate le carte di credito. Solo nelle grandi stazioni è possibile pagare con un EC-Card.

Colazione, pranzo al sacco e cena, in grande abbondanza e di buona qualità, sono uno standard della Breslau. La Cucina internazionale e bulgara sarà in grado di fornire l’energia necessaria durante la settimana di gara. BBQ e bevande sono disponibili presso il Bar Breslau.

Medical, ORGA, Press: Il team medico è composto da veicoli fuoristrada, con attrezzature mediche ed equipaggio a bordo. Inoltre, un medico con il kit di pronto soccorso è presente nei veicoli dei direttori di gara e può raggiungere rapidamente il luogo dell’incidente. Ai campi è sempre presente una ambulanza attrezzata con a bordo personale qualificato. Diversi ospedali locali con pronto soccorso sono partner del rally. Una buona manifestazione può essere fatta solo con buone persone. Il team internazionale ORGA con una lunga esperienza di rally e delle tecnologie più appropriate per il recupero, trasporto, rilevamento dei tempi, controllo a distanza, comunicazione, navigazione, sicurezza, gestione e marketing funziona non-stop per garantire la riuscita della gara.

Difficilmente qualsiasi altro evento off-road in Europa ha la copertura mediatica del Rally Breslau. Sia in Polonia che in Bulgaria sono numerosi i giornalisti, i fotografi, i cameraman ed i media presenti con provenienze da diversi paesi. La stampa si muove in un convoglio organizzato e si sposta da un hotspot all’altro. Un centro stampa coperto con elettricità e, in base alle possibilità tecniche, con connessione Internet sarà presente ad ogni campo.

Iscrizione e costi:

Informazioni sulla registrazione on-line e sulle quote di iscrizione per le varie categorie e per i service si possono trovare sul sito: www.rallye-breslau.com 

Saremo lieti di incontrarvi alla partenza, quando sarà di nuovo il momento di dire: Breslau Rally – THAT’S MY RACE

Italian Baja 2012 – Cross Country Rally World Cup 15 – 18 Marzo 2012

Il russo Vasilyev su G-Force Proto ha vinto la diciannovesima edizione dell’Italian Baja, valevole per il campionato del mondo della specialitàschles. Boris Gadasin, tre volte vincitore in Friuli, si è ritirato per noie meccaniche nel corso della seconda speciale, lasciando spazio nell’albo d’oro al connazionale e compagno di squadra Vasilyev.

Inizialmente l’olandese Van Merksteijn (Toyota Hilux Overdrive) è passato al comando della corsa, chiudendo la prima tappa in testa. Nella prima prova di domenica però ha patito problemi al cambio che gli hanno fatto perdere la leadership, favorendo così la scalata di Vasilyev.

All’arrivo soltanto 37 secondi hanno diviso i due pretendenti, un’inezia se si considera che la corsa si è sviluppata su ben 330 km cronometrati. Il terzo posto assoluto ad oltre 7 minuti è andato ad un altro proto G-Force, quello condotto dall’ucraino Novytskyi che ha preceduto il buggy del veterano Schlesser, primo mezzo a due ruote motrici.

Quinta posizione assoluta per Gardemeister, superba la sua prestazione se si considera che con il Pajero fino alla penultima speciale occupava il terzo posto assoluto.

campione vittoria Primo degli italiani è stato Larini, nono assoluto su Mitsubishi L200 italia

camera Spazio ora alle spettacolari immagini del raid friulano! 

 Clicca qui per il reportage fotografico completo 

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Rally Albania 2011 – dal 4 all’11 giugno nella Terra delle Aquile


“The last note of freedom” è lo slogan che ha contraddistinto la settima edizione del Rally d’Albania che si è svolto dal 4 all’11 giugno nella meravigliosa Terra delle Aquile; questo motto racchiude in poche parole non solo lo spirito di tutta la competizione ma lancia anche un importante messaggio che deve far riflettere attentamente tutto l’entourage internazionale del fuoristrada. Analizzando attentamente questi due aspetti possiamo prima di tutto affermare che la gara ha permesso ai numerosi partecipanti di esprimersi in piena libertà lungo percorsi inediti, tecnici ed altamente panoramici che hanno portato i 239 veicoli ( 169 moto, 20 quad e 50 macchina) in corsa a scoprire i vari volti di questa fantastica terra che si chiama Albania.

In seconda analisi – se ci permettete una piccola ma doverosa digressione forse un po’ sociologica, filosofica e politica – questo evento ha dimostrato quanto sia necessaria una riflessione da parte di tutti (piloti, navigatori, organizzatori ed enti preposti) sul futuro di questa disciplina e sul perché un evento non blasonato, secondo noi fino ad oggi, come questo abbia riscosso un tale successo a discapito di altre manifestazioni più titolate. Dobbiamo anche chiederci come mai le organizzazioni internazionali abbiano, per fortuna inutilmente, tentato di tarpare le ali dell’aquila albanese. Noi una idea di tutto questa situazione ce la siamo fatta e, come spesso succede, abbiamo notato che è più facile vietare e discreditare un “avversario” piuttosto che fare un’attenta autocritica per capire cosa non sia funzionato in questi anni e quale sia stata la causa di questa situazione di stallo dove vengono annullate le gare e dove i partecipanti sono sempre meno.

Non spetta certo a noi trovare la soluzione ma crediamo che sia importante lanciare la prima pietra per far smuovere le acque e che, speriamo, serva da sprone a chi di dovere per far ritornare questa disciplina ai successi di un decennio or sono. Concludiamo questa nostra divagazione permettendoci di dare un consiglio da buon padre di famiglia: lasciamo che i nostri “figli” si facciano le loro esperienze senza vietare o impedire; perché oggi più che mai è importante essere liberi di potersi muovere come più si desidera senza per forza essere vincolati con degli enormi paraocchi ad una sola parrocchia.

Ecco perché crediamo che lo slogan “ the last note of freedom” sia emblematico di tutta la situazione in cui il mondo corsaiolo del fuoristrada si sia venuto a trovare. Consapevoli che una soluzione a tutto questo si possa facilmente trovare, basta avere della buona volontà da parte di tutti, passiamo ora a raccontarvi cosa è successo in questi sette giorni di gara e dopo 1500 km di puro, seppur faticoso ed impegnativo, divertimento. Lo start del rally è avvenuto nella piazza Madre Tersa di Tirana; dopo il discorso di benvenuto degli organizzatori e del presidente dell’Associazione Automobilistica Albanese, i concorrenti hanno sfilato ad uno ad uno sul palco, appositamente realizzato dal Genio dell’esercito albanese, incastonato in uno scenario unico e degno di uno scenografo holliwooddiano. Dopo la cerimonia di inaugurazione gli equipaggi iscritti sono partiti per affrontare il breve prologo che si è svolto su di una spiaggia nei pressi di Durazzo e che ha permesso di determinare la griglia di partenza per il “tappone” del giorno successivo, il quale ha attraversato tutto il nord del paese per concludersi poi a Valbona, un paesino al confine con il Montenegro che ricorda molto le nostre Alpi. Questa giornata di gara ha permesso ai piloti di prendere confidenza con il durissimo terreno di questa nazione e di comprendere quanto fosse importante gestire al meglio il mezzo ed il proprio fisico per riuscire ad arrivare alla fine del rally.

Il programma della corsa prevedeva una lunga tappa di trasferimento, con all’interno le speciali, alternata a una giornata con un percorso a cerchio molto più breve; questa soluzione si è rivelata vincente in quanto ha permesso agli iscritti di recuperare le forze e di conoscere meglio i luoghi attraversati avendo a disposizione, se non era necessario intervenire meccanicamente sul fuoristrada, alcune ore per fare i “ turisti”. Da Valbona la carovana ha attraversato le infinite montagne che caratterizzano questa nazione per arrivare a Valona, nota a molti per le tristi cronache degli scafisti, che si è rivelata essere un centro balneare molto accattivante. Qui si è svolta una particolare speciale all’interno di una base della Marina Militare, aperta per la prima volta ed eccezionalmente per questa occasione. L’ultima tappa marathon ha portato tutti, lungo un bellissimo tracciato che ha attraversato la maestosa catena montuosa di Tomorr (2.380 m s.l.m.) e la vallata, dall’aspetto lunare, del fiume Tomorrica, a Tirana.

Nell’ultimo giorno, sabato 11 giugno, la gara si è svolta nei dintorni di Tirana con un road book di 83 km che nascondeva molte insidie, in particolare nel tratto in quota con passaggi su vertiginosi strapiombi. I piloti ed i navigatori sono giunti così alla fine della competizione, stanchi ma soddisfatti per l’esperienza appena fatta. Dei 50 equipaggi iscritti ne sono arrivati al traguardo soltanto 34. La vittoria è stata appannaggio del pilota di casa Florian Voko su di un Pajero DID, navigato dall’inglese Watts . Al secondo posto troviamo il cecoslovacco Josef Machacek, passato dai quad ad un buggy monoposto; sul gradino più basso del podio di questo estenuante rally raid è salito l’equipaggio albanese composto da Dervishaj e Papuli i quali hanno gareggiato con un Toyota 4 Runner molto performante sebbene spartanamente preparato. A questa settima edizione del Rally d’Albania hanno partecipato molti equipaggi italiani, attirati dal fascino di una gara marathon che ha permesso, fatto impossibile in Italia, di percorrere moltissimi chilometri di sterrati duri ed impegnativi e soprattutto con speciali molto lunghe e tecniche che hanno messo alla prova sia i piloti che i navigatori per non parlare dei fuoristrada che sono stati veramente massacrati dai pistoni albanesi.

La nostra compagine ha messo in campo una rassegna completa di 4×4 preparati e non per questo tipo di competizione; si passava da alcuni Patrol GR quasi di serie a dei Pajero V20 preparati di tutto punto per il tout terrain. Il rally per gli italiani è partito sotto i migliori auspici con i nostri team nelle prime posizioni a lottare con gli equipaggi albanesi per la testa della classifica generale. Assolutamente di spicco la prestazione di Andrea Schiumarini e Giulia Maroni che con il loro Mitsubishi V20 hanno scalato giorno per giorno la classifica fino ad attestarsi alla prima posizione della generale; sfortunatamente nell’ultimo tappone che portava a Tirana, le sospensioni anteriori hanno ceduto sotto le sollecitazioni dei duri tracciati ed hanno dovuto chiudere la prova accumulando un enorme ritardo che li ha costretti alla dodicesima posizione. Gianluca Morra e Luca Abbondi su Suzuki Samurai con motore Swift sono stati i migliori degli italiani piazzandosi in quinta posizione; per tutta la gara sono stati tallonati da Riccardo Carraro e Fabio Dametti su Pajero V20, i quali hanno combattuto ad armi pari con i più diretti avversari, così come Ivan Petruzzelli e Massimo Simonetta del Varese 4×4.

Nella classe veicoli di serie Davide Giovannetti navigato da Roberto Musi ha vinto a bordo di un Pajero passo lungo, mentre nella classifica generale sono tredicesimi. I riminesi Davide Menghini e Roberto Foschi con il loro GR hanno combattuto fino all’ultimo ma la rottura della barra panhard gli ha costretti a perdere molto tempo per la riparazione, lasciando così la buona posizione in classifica fin qui guadagnata. Per ultimi lasciamo Gianluca Meluzzi e Maurizio Minelli, i vincitori della categoria di serie dello scorso anno, i quali sono partiti con l’intenzione di bissare il successo del 2010 ma sono stati fermati da alcune noi meccaniche al motore del loro Suzuki e da uno spettacolare ribaltamento; hanno concluso la gara molto attardati nella classifica ma sicuramente si rifaranno il prossimo anno. Concludiamo questa nostra cronaca riportando i complimenti che Edvin Kamisati, organizzatore del rally, ha voluto fare agli equipaggi azzurri della categoria 4×4: “ era da molti anni che non vedevo dei concorrenti come gli italiani, con tanta voglia di correre e con lo spirito giusto per affrontare un rally raid. La loro passione mi ha stimolato e motivato come mai non mi era successo e mi ha dato la forza per continuare in questa mia avventura. Avrei voluto vedere con piacere un team italiano sul podio, se lo meritavano davvero!”

Per informazioni: www.rallyalbania.org

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