controalberi pajero
saluti a tutti, sono possessore di un pajero 2,5 turbodiesel del 1997 volevo chiedere a chi e' piu esperto di me siccome il motore del mio fuoristrada e dotato di alberi controrotanti cosa succede se tolgo la cinghia dentata che fa girare i contralberi, in pratica se fermo i contralberi a parte un po' di vibrazioni in piu' ho altri problemi?
Perche' parlando con qualche elaboratore dicono che loro quando preparano un motore tolgono i contalberi quindi il mio
dubbio e' se anche per l'automobilista medio conviene eliminare i contralberi.
saluti e grazie a tutti quelli che vorranno rispondere
controalberi pajero
A mio avviso no, faresti solo danno alla durata media del motore, queste per me sono elaborazioni dettate dalla disperazione, ci sono tante modifiche da poter fare certo più dispendiose ... ... ma più affidabili e sicuramente da veri preparatori.
Cmq il motore del Pajo è già un motore molto prestante basta che registri pompa e cambi pompanti (da buon pompista), sostituisci turbina e regoli pressione, già avrai degli ottimi risultati.
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Togliere i controalberi?
beh, certo, chi li ha messi lì evidentemente non aveva un ca**o da fare...... quindi meglio toglierli.....
beh, certo, chi li ha messi lì evidentemente non aveva un ca**o da fare...... quindi meglio toglierli.....
ragazzi,fate i seri,anche se non si e' presentato in area apposita una risposta o un consiglio non si nega a nessuno.......io nel mio motore 1kzt 3000 toyota li ho eliminati,in pratica ho tolto gli ingranaggi e gli alberi li ho lasciati in sede per non fare scendere la pressione dell'olio,ora rispondimi tu invece,perche' vuoi toglierli?
puoi avere un nissan,un mercedes,un toyota,ma se non hai un gran motorazzo(almeno 3000)hai poco da fare......
Non potevi proprio evitarla compare? Ammettendo la mia ignoranza chiedo questi contralberi cosa sono e a cosa servono?celicas ha scritto:credo che ci voglia un contro-boscaiolo....GN71 ha scritto:Togliere i controalberi?
beh, certo, chi li ha messi lì evidentemente non aveva un ca**o da fare...... quindi meglio toglierli.....
Il contralbero o albero d'equilibratura, è un componente del motore, utile per ridurre le vibrazioni del motore, provocate dallo squilibrio di tale motore, che genera delle forze alterne del secondo ordine e delle forze d'inerzia. Il contralbero, limitando le vibrazioni, riesce ad allungare la vita, migliorare le prestazioni del motore e il comfort del pilota.
Le vibrazioni principali del motore non sono dovute dalla combustione della miscela nei cilindri, anche nel caso in cui il monoblocco del propulsore sia particolarmente rigido e non sono causate neppure dalla rotazione dell'albero motore, che è equilibrato con appositi contrappesi o forme particolari, ma sono determinate invece dal movimento alterno dei pistoni che accelerano sotto la spinta del gas, rallentando bruscamente e riprendendo velocità invertendo il loro senso di marcia.
A ognuno di questi cambiamenti di velocità corrisponde una spinta sull'albero motore che tende a scuotere il blocco: per esempio, nella fase di combustione, il pistone, "sparato" via come un proiettile, viene richiamato indietro dal sistema biella-manovella, che sopporta il conseguente "colpo di frusta" e lo trasmette, sotto forma di spinte (dette forze d'inerzia), al complesso del motore, ecco perché il propulsore viene agganciato al corpo della vettura con supporti elastici che smorzano, ma non annullano, il disturbo delle vibrazioni.
Il pistone provoca le scosse più violente quando inverte il senso di marcia: in ogni istante del suo movimento, però disturba l'equilibrio del sistema perché non è mai fermo o a velocità costante: è infatti sempre in una fase di accelerazione o di rallentamento che genera a sua volta una spinta sul blocco.
Partendo se ad esempio dal punto morto superiore (PMS), cioè dal punto in cui il pistone arresta la sua corsa verso l'alto e supponendo che il motore giri a velocità costante, il pistone ha una fase di accelerazione intensa nel primo tratto, seguita da una fase di rallentamento più lunga, ma meno violenta. Ciò dipende dal rapporto tra le diverse lunghezze della biella e della manovella: se per assurdo, s'immaginasse che fossero di pari lunghezza (ciò che non può essere anche solo per motivi di costruzione), il pistone scenderebbe completamente nel primo quarto di giro del motore, quindi starebbe fermo per mezzo giro per poi risalire nell'ultimo quarto, di fatto il pistone percorre più strada durante il primo quarto di giro.
Questa disparità di velocità e di accelerazioni e la conseguente disuguaglianza delle forze d'inerzia rendono necessario equipaggiare con alberi speciali di equilibratura (detti appunto "controalberi") anche motori ben equilibrati come il diffusissimo "quattro cilindri in linea", in cui due pistoni salgono mentre altri due scendono: se quest'ultimi avessero lo stesso tipo di movimento nella fase di discesa e in quella di salita non vi sarebbe alcun disturbo del blocco motore, esattamente come avviene tra due squadre di tiro alla fune che, equivalendosi in ogni istante negli sforzi, non si spostano di un centimetro. Invece nella prima parte della discesa il pistone "tira" di più di quanto non faccia l'altro nella prima parte della salita, poi le parti si invertono e così il motore viene scosso alternativamente.
Il disturbo è cancellato creandone uno uguale e contrario, per esempio facendo ruotare uno o più alberi di masse eccentriche a velocità di rotazione doppia e in senso opposto a quello dell'albero motore: i contralberi, appunto.
Funzionamento [modifica]
Il contralbero per vincere le forze d'inerzia che generano vibrazioni deve ruotare alla stessa velocità e verso del motore, sfalsato di 180° rispetto alla singola unita del motore, mentre per vincere le forze alterne del 2º ordine, deve ruotare due volte più velocemente e ruotare nel verso opposto all'albero motore.
Forma [modifica]
Il contralbero non è altro che un albero che ruota tra due cuscinetti di supporto (posti alle estremità), munito di una massa eccentrica, la quale gli conferisce la funzione di albero equilibratore.
Accorgimenti [modifica]
Dato che il contralbero è posizionato nel carter e quasi sempre è a bagno nell'olio assieme al cambio, la sua forma fa si che con la rotazione, vada a sbattere e muovere l'olio, creando una dispersione d'energia e mutando la sua azione antivibrante, quindi sarà necessario vestire tale contralbero con un cilindro e chiudere le estremità, facendo rimanere l'olio al di fuori di tale rivestimento, in modo che scivolando sulla superficie del cilindro, l'olio non interferisca né con il suo ruotare ne sulla sua azione antivibrante.
Numero di masse [modifica]
Il sistema antivibrante, quando è presente, generalmente è formato da un solo elemento, che nel caso dei monocilindrici invece di ruotare nello stesso verso del motore ruota nel senso opposto, in modo da ridurre in parte le forze del second'ordine, ma in alcuni casi, come nei motori per mezzi più costosi e destinati a un acquirente attento alle vibrazioni e comfort di guida, si possono avere anche due contralberi, dove un contralbero vince le forze del 2º ordine, mentre l'altro le vibrazioni date per inerzia dei componenti a movimento lineare (pistone), volendo si possono utilizzare un numero ancora superiore di contralberi, ma risulta essere troppo costoso e con vantaggi troppo limitati.
Azionamento [modifica]
Il contralbero può essere azionato in vari modi:
* Cinghia dentata, è la maggiore silenziosità del sistema
* Catena, si ha un collegamento più flessibile, il quale permette posizioni più consone
* Cascata d'ingranaggi, risulta leggermente più complesso da utilizzare, ma garantisce maggiore sicurezza, dato che può garantire una maggiore resistenza agli sforzi
Vantaggi & Svantaggi [modifica]
La necessità di ricorrere a questo accorgimento, porta ad avere come svantaggio:
* Maggior costo
* Maggior ingombro
* Maggior peso
Mentre come vantaggi si ha:
* Comfort
* Regolarità e affidabilità all'aumentato regime di rotazione dei motori, infatti queste forze d'inerzia crescono col quadrato della velocità di rotazione del motore.
Alternative [modifica]
Il contralbero perde la sua importanza quando il motore diventa più frazionato, perché tra un numero maggiore di cilindri e meno c'è necessità di controalberi dove i pistoni sono più piccoli e perché, studiando opportunamente la disposizione e la sequenza dei loro movimenti, si può arrivare a una perfetta compensazione interna, come avviene per il "sei cilindri in linea" che non presenta questi problemi.
scusate il copia e incolla da wikipedia ma mi scocciava scrivere.
so di pajero con le cinghie dei contralberi rotte e non se ne erano mai accorti.......
Le vibrazioni principali del motore non sono dovute dalla combustione della miscela nei cilindri, anche nel caso in cui il monoblocco del propulsore sia particolarmente rigido e non sono causate neppure dalla rotazione dell'albero motore, che è equilibrato con appositi contrappesi o forme particolari, ma sono determinate invece dal movimento alterno dei pistoni che accelerano sotto la spinta del gas, rallentando bruscamente e riprendendo velocità invertendo il loro senso di marcia.
A ognuno di questi cambiamenti di velocità corrisponde una spinta sull'albero motore che tende a scuotere il blocco: per esempio, nella fase di combustione, il pistone, "sparato" via come un proiettile, viene richiamato indietro dal sistema biella-manovella, che sopporta il conseguente "colpo di frusta" e lo trasmette, sotto forma di spinte (dette forze d'inerzia), al complesso del motore, ecco perché il propulsore viene agganciato al corpo della vettura con supporti elastici che smorzano, ma non annullano, il disturbo delle vibrazioni.
Il pistone provoca le scosse più violente quando inverte il senso di marcia: in ogni istante del suo movimento, però disturba l'equilibrio del sistema perché non è mai fermo o a velocità costante: è infatti sempre in una fase di accelerazione o di rallentamento che genera a sua volta una spinta sul blocco.
Partendo se ad esempio dal punto morto superiore (PMS), cioè dal punto in cui il pistone arresta la sua corsa verso l'alto e supponendo che il motore giri a velocità costante, il pistone ha una fase di accelerazione intensa nel primo tratto, seguita da una fase di rallentamento più lunga, ma meno violenta. Ciò dipende dal rapporto tra le diverse lunghezze della biella e della manovella: se per assurdo, s'immaginasse che fossero di pari lunghezza (ciò che non può essere anche solo per motivi di costruzione), il pistone scenderebbe completamente nel primo quarto di giro del motore, quindi starebbe fermo per mezzo giro per poi risalire nell'ultimo quarto, di fatto il pistone percorre più strada durante il primo quarto di giro.
Questa disparità di velocità e di accelerazioni e la conseguente disuguaglianza delle forze d'inerzia rendono necessario equipaggiare con alberi speciali di equilibratura (detti appunto "controalberi") anche motori ben equilibrati come il diffusissimo "quattro cilindri in linea", in cui due pistoni salgono mentre altri due scendono: se quest'ultimi avessero lo stesso tipo di movimento nella fase di discesa e in quella di salita non vi sarebbe alcun disturbo del blocco motore, esattamente come avviene tra due squadre di tiro alla fune che, equivalendosi in ogni istante negli sforzi, non si spostano di un centimetro. Invece nella prima parte della discesa il pistone "tira" di più di quanto non faccia l'altro nella prima parte della salita, poi le parti si invertono e così il motore viene scosso alternativamente.
Il disturbo è cancellato creandone uno uguale e contrario, per esempio facendo ruotare uno o più alberi di masse eccentriche a velocità di rotazione doppia e in senso opposto a quello dell'albero motore: i contralberi, appunto.
Funzionamento [modifica]
Il contralbero per vincere le forze d'inerzia che generano vibrazioni deve ruotare alla stessa velocità e verso del motore, sfalsato di 180° rispetto alla singola unita del motore, mentre per vincere le forze alterne del 2º ordine, deve ruotare due volte più velocemente e ruotare nel verso opposto all'albero motore.
Forma [modifica]
Il contralbero non è altro che un albero che ruota tra due cuscinetti di supporto (posti alle estremità), munito di una massa eccentrica, la quale gli conferisce la funzione di albero equilibratore.
Accorgimenti [modifica]
Dato che il contralbero è posizionato nel carter e quasi sempre è a bagno nell'olio assieme al cambio, la sua forma fa si che con la rotazione, vada a sbattere e muovere l'olio, creando una dispersione d'energia e mutando la sua azione antivibrante, quindi sarà necessario vestire tale contralbero con un cilindro e chiudere le estremità, facendo rimanere l'olio al di fuori di tale rivestimento, in modo che scivolando sulla superficie del cilindro, l'olio non interferisca né con il suo ruotare ne sulla sua azione antivibrante.
Numero di masse [modifica]
Il sistema antivibrante, quando è presente, generalmente è formato da un solo elemento, che nel caso dei monocilindrici invece di ruotare nello stesso verso del motore ruota nel senso opposto, in modo da ridurre in parte le forze del second'ordine, ma in alcuni casi, come nei motori per mezzi più costosi e destinati a un acquirente attento alle vibrazioni e comfort di guida, si possono avere anche due contralberi, dove un contralbero vince le forze del 2º ordine, mentre l'altro le vibrazioni date per inerzia dei componenti a movimento lineare (pistone), volendo si possono utilizzare un numero ancora superiore di contralberi, ma risulta essere troppo costoso e con vantaggi troppo limitati.
Azionamento [modifica]
Il contralbero può essere azionato in vari modi:
* Cinghia dentata, è la maggiore silenziosità del sistema
* Catena, si ha un collegamento più flessibile, il quale permette posizioni più consone
* Cascata d'ingranaggi, risulta leggermente più complesso da utilizzare, ma garantisce maggiore sicurezza, dato che può garantire una maggiore resistenza agli sforzi
Vantaggi & Svantaggi [modifica]
La necessità di ricorrere a questo accorgimento, porta ad avere come svantaggio:
* Maggior costo
* Maggior ingombro
* Maggior peso
Mentre come vantaggi si ha:
* Comfort
* Regolarità e affidabilità all'aumentato regime di rotazione dei motori, infatti queste forze d'inerzia crescono col quadrato della velocità di rotazione del motore.
Alternative [modifica]
Il contralbero perde la sua importanza quando il motore diventa più frazionato, perché tra un numero maggiore di cilindri e meno c'è necessità di controalberi dove i pistoni sono più piccoli e perché, studiando opportunamente la disposizione e la sequenza dei loro movimenti, si può arrivare a una perfetta compensazione interna, come avviene per il "sei cilindri in linea" che non presenta questi problemi.
scusate il copia e incolla da wikipedia ma mi scocciava scrivere.
so di pajero con le cinghie dei contralberi rotte e non se ne erano mai accorti.......
puoi avere un nissan,un mercedes,un toyota,ma se non hai un gran motorazzo(almeno 3000)hai poco da fare......
... se è per questo ci sono persone che camminano col motore fuso e non se ne accorgono ...cicciosr ha scritto:
so di pajero con le cinghie dei contralberi rotte e non se ne erano mai accorti.......
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Ciao a tutti, e grazie per le risposte piu' che esaurienti.
Io non e' che voglio toglierli ma appunto anch'io conosco persone che al momento di fare la cinghia di distribuzione il meccanico gli ha detto che quella dei contralberi era rotta da tempo e non se ne erano mai accorti per cui penso che le vibrazioni senza contralberi in movimento siano molto poche o altrimenti queste persone accelerano molto poco.
Poi conosco una persona a cui gli si e' rotta la cinghia dei contralberi, andando in mezzo a quella della distribuzione, risultato cinghia distribuzione rotta bilancieri sopra alle valvole rotti in poche parole un 1/2 disastro, ecco spiegato il perche' ero interessato ai contralberi.
Comunque visto che adesso devo fare le cinghie della distribuzione al mio pajo, ho deciso di tenere i contralberi in movimento "visto che ce li hanno messi" e in piu' ho deciso di cambiare anche i 4 paraoli lato distribuzione.
saluti a tutti e buone infangate
Io non e' che voglio toglierli ma appunto anch'io conosco persone che al momento di fare la cinghia di distribuzione il meccanico gli ha detto che quella dei contralberi era rotta da tempo e non se ne erano mai accorti per cui penso che le vibrazioni senza contralberi in movimento siano molto poche o altrimenti queste persone accelerano molto poco.
Poi conosco una persona a cui gli si e' rotta la cinghia dei contralberi, andando in mezzo a quella della distribuzione, risultato cinghia distribuzione rotta bilancieri sopra alle valvole rotti in poche parole un 1/2 disastro, ecco spiegato il perche' ero interessato ai contralberi.
Comunque visto che adesso devo fare le cinghie della distribuzione al mio pajo, ho deciso di tenere i contralberi in movimento "visto che ce li hanno messi" e in piu' ho deciso di cambiare anche i 4 paraoli lato distribuzione.
saluti a tutti e buone infangate
MIIINNCCHHIIIIAAAAAAA!!!!!!!!!!!! Ciccio mi hai shokkato! una risposta così non poteva darla neanche un'ingegnere................... 6 stato molto chiaro, puoi fare invidia a GN71 Risposta sui contralberi con i controcazzicicciosr ha scritto:Il contralbero o albero d'equilibratura, è un componente del motore, utile per ridurre le vibrazioni del motore, provocate dallo squilibrio di tale motore, che genera delle forze alterne del secondo ordine e delle forze d'inerzia. Il contralbero, limitando le vibrazioni, riesce ad allungare la vita, migliorare le prestazioni del motore e il comfort del pilota.
Le vibrazioni principali del motore non sono dovute dalla combustione della miscela nei cilindri, anche nel caso in cui il monoblocco del propulsore sia particolarmente rigido e non sono causate neppure dalla rotazione dell'albero motore, che è equilibrato con appositi contrappesi o forme particolari, ma sono determinate invece dal movimento alterno dei pistoni che accelerano sotto la spinta del gas, rallentando bruscamente e riprendendo velocità invertendo il loro senso di marcia.
A ognuno di questi cambiamenti di velocità corrisponde una spinta sull'albero motore che tende a scuotere il blocco: per esempio, nella fase di combustione, il pistone, "sparato" via come un proiettile, viene richiamato indietro dal sistema biella-manovella, che sopporta il conseguente "colpo di frusta" e lo trasmette, sotto forma di spinte (dette forze d'inerzia), al complesso del motore, ecco perché il propulsore viene agganciato al corpo della vettura con supporti elastici che smorzano, ma non annullano, il disturbo delle vibrazioni.
Il pistone provoca le scosse più violente quando inverte il senso di marcia: in ogni istante del suo movimento, però disturba l'equilibrio del sistema perché non è mai fermo o a velocità costante: è infatti sempre in una fase di accelerazione o di rallentamento che genera a sua volta una spinta sul blocco.
Partendo se ad esempio dal punto morto superiore (PMS), cioè dal punto in cui il pistone arresta la sua corsa verso l'alto e supponendo che il motore giri a velocità costante, il pistone ha una fase di accelerazione intensa nel primo tratto, seguita da una fase di rallentamento più lunga, ma meno violenta. Ciò dipende dal rapporto tra le diverse lunghezze della biella e della manovella: se per assurdo, s'immaginasse che fossero di pari lunghezza (ciò che non può essere anche solo per motivi di costruzione), il pistone scenderebbe completamente nel primo quarto di giro del motore, quindi starebbe fermo per mezzo giro per poi risalire nell'ultimo quarto, di fatto il pistone percorre più strada durante il primo quarto di giro.
Questa disparità di velocità e di accelerazioni e la conseguente disuguaglianza delle forze d'inerzia rendono necessario equipaggiare con alberi speciali di equilibratura (detti appunto "controalberi") anche motori ben equilibrati come il diffusissimo "quattro cilindri in linea", in cui due pistoni salgono mentre altri due scendono: se quest'ultimi avessero lo stesso tipo di movimento nella fase di discesa e in quella di salita non vi sarebbe alcun disturbo del blocco motore, esattamente come avviene tra due squadre di tiro alla fune che, equivalendosi in ogni istante negli sforzi, non si spostano di un centimetro. Invece nella prima parte della discesa il pistone "tira" di più di quanto non faccia l'altro nella prima parte della salita, poi le parti si invertono e così il motore viene scosso alternativamente.
Il disturbo è cancellato creandone uno uguale e contrario, per esempio facendo ruotare uno o più alberi di masse eccentriche a velocità di rotazione doppia e in senso opposto a quello dell'albero motore: i contralberi, appunto.
Funzionamento [modifica]
Il contralbero per vincere le forze d'inerzia che generano vibrazioni deve ruotare alla stessa velocità e verso del motore, sfalsato di 180° rispetto alla singola unita del motore, mentre per vincere le forze alterne del 2º ordine, deve ruotare due volte più velocemente e ruotare nel verso opposto all'albero motore.
Forma [modifica]
Il contralbero non è altro che un albero che ruota tra due cuscinetti di supporto (posti alle estremità), munito di una massa eccentrica, la quale gli conferisce la funzione di albero equilibratore.
Accorgimenti [modifica]
Dato che il contralbero è posizionato nel carter e quasi sempre è a bagno nell'olio assieme al cambio, la sua forma fa si che con la rotazione, vada a sbattere e muovere l'olio, creando una dispersione d'energia e mutando la sua azione antivibrante, quindi sarà necessario vestire tale contralbero con un cilindro e chiudere le estremità, facendo rimanere l'olio al di fuori di tale rivestimento, in modo che scivolando sulla superficie del cilindro, l'olio non interferisca né con il suo ruotare ne sulla sua azione antivibrante.
Numero di masse [modifica]
Il sistema antivibrante, quando è presente, generalmente è formato da un solo elemento, che nel caso dei monocilindrici invece di ruotare nello stesso verso del motore ruota nel senso opposto, in modo da ridurre in parte le forze del second'ordine, ma in alcuni casi, come nei motori per mezzi più costosi e destinati a un acquirente attento alle vibrazioni e comfort di guida, si possono avere anche due contralberi, dove un contralbero vince le forze del 2º ordine, mentre l'altro le vibrazioni date per inerzia dei componenti a movimento lineare (pistone), volendo si possono utilizzare un numero ancora superiore di contralberi, ma risulta essere troppo costoso e con vantaggi troppo limitati.
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Il contralbero può essere azionato in vari modi:
* Cinghia dentata, è la maggiore silenziosità del sistema
* Catena, si ha un collegamento più flessibile, il quale permette posizioni più consone
* Cascata d'ingranaggi, risulta leggermente più complesso da utilizzare, ma garantisce maggiore sicurezza, dato che può garantire una maggiore resistenza agli sforzi
Vantaggi & Svantaggi [modifica]
La necessità di ricorrere a questo accorgimento, porta ad avere come svantaggio:
* Maggior costo
* Maggior ingombro
* Maggior peso
Mentre come vantaggi si ha:
* Comfort
* Regolarità e affidabilità all'aumentato regime di rotazione dei motori, infatti queste forze d'inerzia crescono col quadrato della velocità di rotazione del motore.
Alternative [modifica]
Il contralbero perde la sua importanza quando il motore diventa più frazionato, perché tra un numero maggiore di cilindri e meno c'è necessità di controalberi dove i pistoni sono più piccoli e perché, studiando opportunamente la disposizione e la sequenza dei loro movimenti, si può arrivare a una perfetta compensazione interna, come avviene per il "sei cilindri in linea" che non presenta questi problemi.
scusate il copia e incolla da wikipedia ma mi scocciava scrivere.
so di pajero con le cinghie dei contralberi rotte e non se ne erano mai accorti.......
dai sawo,ho fatto copia e incolla da wikipedia,solamente perche' mi scocciava a scrivere,ho notato che spesso in dei topic tecnici si trascende spesso e volentieri off-topic,ho voluto rispondere "bene"per questo motivo........
puoi avere un nissan,un mercedes,un toyota,ma se non hai un gran motorazzo(almeno 3000)hai poco da fare......
Scherzi a parte, se i controalberi ci sono è per un motivo, e sappiamo qual'è. Personalmente sono contrario alla loro esclusione (non che io sia un ingegnere o uno specialista......) poiché ritengo che il guadagno in termini prestazionali sia trascurabile, ma di sicuro -nel tempo- ti giochi i supporti motore, oltre al fatto che tutto trema di più. Sono un accanito sostenitore della affidabilità del mezzo, che preferisco alle prestazioni in senso assoluto.
Poi, se vogliamo incrementare le prestazioni, ci sono altri sistemi più intelligenti, più specifici, anche se meno rapidi.
Concordo sul fatto che molti non si accorgono neppure se hanno le ruote esagonali.....figuriamoci altro.
Per quanto riguarda i danni che può fare la cinghia dei controalberi rotta, i punti sono essenzialmente due e ciò vale per qualunque intervento sul mezzo:
- conosco persone che non fanno manutenzione al proprio veicolo, così come...
- conosco meccanici che le macchine non le guardano neanche...
Poi, se vogliamo incrementare le prestazioni, ci sono altri sistemi più intelligenti, più specifici, anche se meno rapidi.
Concordo sul fatto che molti non si accorgono neppure se hanno le ruote esagonali.....figuriamoci altro.
Per quanto riguarda i danni che può fare la cinghia dei controalberi rotta, i punti sono essenzialmente due e ciò vale per qualunque intervento sul mezzo:
- conosco persone che non fanno manutenzione al proprio veicolo, così come...
- conosco meccanici che le macchine non le guardano neanche...
Ahhh! ma io avrei tenuto il segreto del copia e incolla per il resto quotoe riquotocicciosr ha scritto:dai sawo,ho fatto copia e incolla da wikipedia,solamente perche' mi scocciava a scrivere,ho notato che spesso in dei topic tecnici si trascende spesso e volentieri off-topic,ho voluto rispondere "bene"per questo motivo........
Pippo se una cosa è stata inventata ci sarà stata anche una motivazione Poi il mondo è bello perchè è AVARIATO percui ci sarà gente sveglia, disonesta, attenta, oppure onesta, ma cosa ci possiamo fare?GN71 ha scritto: Concordo sul fatto che molti non si accorgono neppure se hanno le ruote esagonali.....figuriamoci altro.
Per quanto riguarda i danni che può fare la cinghia dei controalberi rotta, i punti sono essenzialmente due e ciò vale per qualunque intervento sul mezzo:
- conosco persone che non fanno manutenzione al proprio veicolo, così come...
- conosco meccanici che le macchine non le guardano neanche...