costa ionica calabria capo stilo vallata dello stilaro bivon

Consigli su percorsi ed itinerari.
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ciao vorrei sapere se qualche fuoristradista reggino pratica escursioni nella fascia ionica calabrese tipo: punta stilo cascate del mandrone mongiana monasterace vallata dello stilaro serra san bruno bivongi monte consolino ecc , sarei interessato a partecipare o ad organizzare raduno o itinerario grazie attendo risposta
recentemente è stato organizzato uno slalom , potrebbe essere una buona idea usare questo territorio suggestivo per manifestazioni off road , poi c'è il vino buono il pane casareccio e i salumi che sono genuini la gente è accogliente e simpatica

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ragazzi, vi invito nuovamente per visitare la costa ionica, palizzi, bova, brancaleone gerace, stilo marina di gioiosa jonica la vallata dello stilarov cascate del marmarico dove vivo, a monasterace segnalo che abbiamo anche una pista per go kart , siamo molto ospitali pertanto se volete venire a trovarci siete i benvenuti


se organizzate un raid nella zona di pazzano, monasterace bivongi, vi invito a tenermi aggiornato grazie buona pasqua
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se organizzate sulla costa jonica specialmente in estate, o ora che arriva la buona stagione fatemi sapere grazie auguri ancora per le prossime festivita, ps se organizziamo , alla fina facciamo una bella grigliata , alla prossima
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vorrei segnalare per gli amanti delle feste patronali chela 1° settimana dopo il 5 agosto si festeggia san Salvatore nella festa che dura 3 giorni e si chiama CUMPRUNTA/cunfrunta, ci sara anche un concerto bandistico e che dopo il 27 agosto sempre per 3 giorni si festeggia S Rocco Montpellier fino al 1° settembre con il concerto conclusivo della banda, siete tutti invitati a questi avvenimenti nella valle dello stilaro grazie, se magari vorreste per l'occasione organizzare un raduno o ua escursione , saremo ben felici di ospitarvi nella valle dello stilaro e sul monte stella alla prossima
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ciao ragazzi, vorrei rinnovarvi l'invito a venire a pazzano e a stilo/bivongi per fine mese c'è la festa patronale di San Rocco il protettore dei cani, ci sara intrattenimento ed anche il concerto della banda, vi aspetto tutti in piazza, andate al bar del paese e chiedete "ru Zitieddu", mi conoscono tutti, assaggeremo buon vino e le specialita del luogo ,vi aspetto numerosi in piazza , magari organizziamo un raduno o un raid nella vallata, ci sono posti fantastici , a presto saluti u zitiedu
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ragazzi fatemi sapere se intendete organizzare qualche raid qualche escursione sulla costa dei saraceni, magari a brancaleone ,o a siderno o marina di gioiosa ionica o giu di li sugli itinerari della costa dei gelsomini, l'estate non è ancora finita , il tempo è ancora ottimo, fatemi sapere
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Cascate del Marmarico – Bivongi

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Raggiungere le cascate con il fuoristrada (20 min fuoristrada + 20 min a piedi)
l tragitto non è divertentemente traballante, ma non proprio adatto a tutti: la strada dissestata e lo strapiombo a pochi passi possono non essere apprezzati da chi soffre di vertigini! Una volta arrivati all’inizio del sentiero per le cascate

[imghttp://www.labuonastrada.it/wp-content/uploads ... -legno.jpg][/img]

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http://www.vallatadellostilaro.it/wp-co ... marico.jpg

Cascata del Marmarico
La cascata del Marmarico è un esempio di bellezza naturale di estrema raffinatezza…
Si tratta della cascata più alta dell’appennino meridionale, infatti, situata nel comune di Bivongi, con i suoi 114 metri, all’interno del vallone Folea, crea un imponente cascata naturale.
Circondata da maestosi abeti bianchi, si presenta come uno spettacolo mozzafito. Il paesaggio è un ottimo nido per creature spettacolari, come delle meravigliose libellule dal colore blu.
Un nido anche nel nome, infatti il vallone Folea, nell’originale dialetto della zona che deriva dal greco ( φωλεὰ ), significa proprio “nido”. Marmarico, invece, significa lento, come lo scorrere dell’acqua una volta arrivata nel laghetto sottostante.
L’acqua è quella della fiumara Stilaro, che parte da Ferdinandea (tenuta di Ferdinando II di Borbone), per arrivare nel mar Ionio.

Gli itinerari possibili per raggiungere questa meraviglia sono 2:
Da Bivongi per arrivare alla base della cascata
Da Ferdinandea per arrivare alla cima della cascata
L’itinerario da Bivongi prevede una prima parte da fare con un fuoristrada, per circa 25 minuti, quindi un breve percorso a piedi per circa 15 minuti.
La partenza dei fuoristrada avviene dal Parco Nicholas Green di Bivongi e il percorso si arrampica per una stradina in montagna. Strada che era stata fatta tra gli anni ’60 e ’70 per poter creare la centrale idroelettrica.
Purtroppo, visto il fondo disastrato di questa strada, è fortemente sconsigliato avventurarsi con una propria vettura, a meno che non siate in possesso di un fuoristrada alto, oppure di un’auto con il 4×4.
Questo primo itinerario è percorribile anche a piedi, con un tempo di percorrenza di circa 2 ore.
Il secondo itinerario parte da Ferdinandea ed è da fare per intero a piedi: costeggia interamente la fiumara Stilaro fino alla cima della cascata

Esiste in realtà anche un terzo itinerario che parte sempre dal suddetto parco di Bivongi, costeggia la fiumara e si risale fino ai Bagni di Guida, passando poi per la centrale idroelettrica e quindi si risale fino alla cascata. La citiamo per dovizia di informazione, ma alcuni passaggi che costituivano tale percorso (in particolare alcuni ponti) sono non più praticabili e quindi la risalita è molto difficile.
La cascata si compone di 3 salti ben distinti. Il primo salto è quello dove la cascata ha inizio ed è la parte più lunga. Si tratta di un tuffo di quasi 100 metri alla fine del quale alcune rocce spezzano il getto d’acqua e formano una serie di canali su un terra-piano.
Il secondo salto è decisamente più modesto, è alto circa una decina di metri e al termine di questo si crea un laghetto naturale dove l’acqua è perennemente gelida a causa della totale assenza di luce solare. Infatti i raggi, a causa della particolare forma dell’ambiente circostante, colpiscono questo laghetto solo per poche ore al giorno, non sufficienti per scaldare l’acqua.
Il terzo e ultimo salto e alto circa 8 metri e, anche esso, crea un laghetto naturale che a differenza del primo viene colpito dal sole quasi per tutta la durata della giornata, quindi l’acqua è decisamente più calda (stiamo comunque parlando di pochi gradi).
Cosa e come vedere
L’ultima parte del percorso (primo itinerario) vi porterà sul laghetto più basso, quello più “caldo”. Da questo punto avrete la vista solo del terzo salto e di una piccolissima parte del primo.
Per ammirare completamente la forza e la bellezza della cascata dovrete salire al secondo laghetto. Il percorso è brevissimo (3 minuti a piedi) e si inerpica sulla sinistra della cascata (guardando l’acqua). Tale percorso è abbastanza comodo, eccetto l’ultimissima parte dove dovrete fare attenzione e passare su un passo veramente stretto (largo circa 40 centimetri) accompagnato da un lato dalla nuda roccia e dall’altro da un burrone che finisce nel laghetto inferiore… insomma, non è impossibile ma bisogna fare attenzione.
Superato questo ostacolo vi troverete su delle rocce che vi permetteranno di ammirare i due laghetti e l’intera cascata nella sua maestosità.

I più tenaci si potranno arrampicare ancora fino ad arrivare al livello superiore, quello dove batte la cascata più alta, quella di un centinaio di metri… fare la doccia direttamente sotto la cascata è uno spettacolo, ma è decisamente sconsigliato al 99% dei visitatori.

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http://www.locride.altervista.org/bivongi.htm

:-)welcome :-)welcome :-brind :-brind
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